In probabile uscita Bonafede, Lamorgese, Catalfo, De Micheli e Spadafora. Possibile ritorno per Orlando. Si allontana l'ipotesi di un ministero per Di Battista.
repubblica.it Matteo Pucciarelli
In chiaro c'è la discussione sul programma tra le forze politiche della (ex) maggioranza. Nel dietro le quinte - a dimostrazione che il Conte ter sembra avere buone possibilità di nascere - fervono le trattative per la rosa dei ministri. Si parte dai punti fermi, intanto: Roberto Gualtieri all'Economia, blindato da Pd e dal Colle e anche da Confindustria, anche perché in questi mesi ha impostato il lavoro sul Recovery fund e c'è bisogno di continuità. Assai quotate le conferme di Luigi Di Maio agli Esteri, di Roberto Speranza alla Salute (dicastero che pareva marginale e invece con la pandemia è diventato un ruolo di primo piano, il rapporto tra il segretario di Articolo 1 e il premier è ottimo) e di Vincenzo Amendola agli Affari Europei.Con Conte presidente, nella squadra potrebbero restare anche Federico D'Incà ai Rapporti con il Parlamento, un 5 Stelle con buone capacità di mediazione e molto vicino a Roberto Fico; così anche Stefano Patuanelli, che adesso era allo Sviluppo economico ma considerato "versatile", per lui si parla anche di Interni o di un posto da sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Lo stesso per Giuseppe Provenzano della sinistra Pd, oggi ministro per il Sud, e Dario Franceschini alla Cultura.
Il borsino dei ministri a rischio, invece. Alfonso Bonafede alla Giustizia oltre a essere nel mirino di Renzi è sacrificabile anche per i 5 Stelle, però potrebbe essere dirottato altrove come compensazione (anche quella del sottosegretario alla presidenza Riccardo Fraccaro è una casella non inamovibile). Cambiamenti possibili e anzi forse probabili al Lavoro (Nunzia Catalfo), alle Infrastrutture (Paola De Micheli, Pd), alla Scuola (Lucia Azzolina), agli Interni (Luciana Lamorgese), allo Sport (Vincenzo Spadafora) e Innovazione (Paola Pisano, vicina a Davide Casaleggio che è in rotta col Movimento).
Chi potrebbe entrare, invece? Si parla del vicesegretario pd Andrea Orlando alla Giustizia, e per lui sarebbe un ritorno. Anche se non è escluso un ruolo da sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Per i dem ci sono delle possibilità anche per Goffredo Bettini e Graziano Delrio alle Infrastrutture. Iv ha una priorità: Maria Elena Boschi, forse allo Sport, in alternativa Ettore Rosato. Per placare l'opposizione interna i 5 Stelle avevano pensato ad Alessandro Di Battista, l'ipotesi sembra allontanarsi ma in lizza c'è anche Nicola Morra. E poi ci sono i tecnici, come Enrico Giovannini, ex presidente Istat, magari al Lavoro e Paola Severino, nel caso non andasse Orlando alla Giustizia.
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