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Il fatto che Windows 10 sia un sistema operativo "eterno" significa soltanto che Microsoft, per il prevedibile futuro, non ha intenzione di rilasciare un Windows 11; non significa che un'installazione fatta anni fa sia supportata a tempo indefinito.
Il 12 novembre 2019 il supporto terminerà anche per la versione 1803, rilasciata nella primavera dello scorso anno. Se qualcuno pensasse di continuare a usarla dopo quella data, rischierebbe di adoperare un sistema che, a causa della mancanza di patch, può essere vulnerabile agli attacchi.
Per evitare un tale scenario, Microsoft ha preso una decisione unilaterale:
a partire dalla fine di giugno, applicherà a forza un aggiornamento a tutti coloro che ancora usano Windows 10 1803 o addirittura una versione precedente.
L'operazione non è priva di rischi. Ogni importante aggiornamento di Windows 10 ha finora portato con sé la propria dose di malfunzionamenti, incompatibilità e sciagure assortite: nulla garantisce che installazioni perfettamente funzionanti, per quanto obsolete, dopo l'update continuino a operare senza problemi.
La decisione di Microsoft sembra peraltro contraddire la politica adottata ultimamente: l'azienda di Redmond ha infatti iniziato a lasciare maggior potere decisionale agli utenti per quanto riguarda l'installazione degli aggiornamenti.
È probabile, però, che questa politica non riguardi chi si ostina a usare edizioni vecchie di Windows 10: per costoro c'è solo l'aggiornamento coatto.
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