sabato 20 giugno 2015

Ventimiglia cambia pelle

Ventimiglia cambia pelle
CONTROPIANO LORENZO BEDIN

Sono venuti in centinaia, da tante città, spontaneamente. A manifestare solidarietà attiva con i migranti e i rifugiati da giorni assediati, respinti, inseguiti a Ventimiglia, dai gendarmi francesi e dalla polizia italiana, rinchiusi in una sorta di terra di nessuno dopo aver attraversato l'inferno ed essere riusciti ad uscirne vivi.

Un tam tam era risuonato nei giorni scorsi e tante persone, individualmente o collettivamente, si sono detto "Io vado a Ventimiglia". Per riscattare la vergogna di un paese che non riesce e non vuole dare protezione a chi ha sfidato il mare, la morte o mille vessazioni per chiederla. Per denunciare una Unione Europea che ha prodotto il vergognoso Trattato di Dublino, che è andata a saccheggiare, bombardare, sostituire presidenti, imporre accordi disuguali all'Africa e al Medio Oriente e adesso si dice impaurita delle conseguenze delle sue azioni. E a Ventimiglia le persone sono arrivate per stare insieme a migranti e rifugiati che da giorni chiedono di poter passare, di potersi rincongiungere con i parenti già arrivati negli altri paesi europei. Chi è arrivato in treno, chi in pullman, chi in macchina ed alcuni additittura in barca. La stazione di Ventimiglia è stata blindata dalla polizia. I manifestanti non sono stati autorizzati a dirigersi verso il confine francese dove, si intravedono già schierati plotoni della Gendarmerie e i corpi antisommossa.
La manifestazione è stata aperta alle 14, dalla Coalizione internazionale sans-papiers, migranti, rifugiati e richiedenti asilo.  Il portavoce della Coalizione, Aboubakar Soumahoro, ha detto che “al governo francese di François Hollande che ha tradito e violato, con la complicità dell’Unione europea e Italia compresa, il significato della parola Liberté, Égalité e Fraternité, noi rispondiamo Ouvrez les frontières!”.
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