venerdì 12 giugno 2015

L'albergo sociale esiste. E non costa nulla. Un letto, un pasto caldo e tutto il conforto che serve.

Offrono un letto e un pasto caldo senza chiedere un euro. È l'albergo sociale di Piacenza, sempre aperto per le persone in difficoltà.

Offrono un tetto e un letto a chiunque ne abbia bisogno, a costo zero o a prezzi stracciati. Così, come racconta un articolo del Corriere Sociale, Paolo Groppelli e la moglie Silvana Marenghi aiutano le persone in difficoltà mettendo a disposizione un piccolo appartamento ricevuto in eredità.Da edificio degradato a luogo confortevole, composto di nove appartamenti interamente arredati. Dopo il restauro, sostenuto interamente a spese proprie, marito e moglie hanno aperto le porte del proprio "albergo sociale". Dalla mattina alla sera, rispondono al telefono per accogliere i nuovi arrivati. Quando serve, prendono anche la macchina per andarli a cercare in giro per la città.
Tra gli ospiti, inoltre padri divorziati la cui alternativa a un certo punto era dormire in auto, o persone che si sono ritrovate all’improvviso a non avere nemmeno un tetto dove andarsi a riparare per la notte, e poi – a prezzi agevolati – diversi pellegrini.
L'aiuto dato, hanno spiegato i coniugi Groppelli al Corriere Sociale, si aggiunge alle iniziative già presenti delle Opere di Carità, ma si distingue per lo spirito laico. Attivo dal gennaio scorso, l'albergo sociale è ora gestito dall'associazione no-profit "Piacenza Viva" e funziona 24 ore su 24 senza finanziamenti pubblici.

In futuro, però, contributi esterni potrebbero rendersi necessari. Paolo e Silvana, infatti, vanno avanti grazie ai canoni degli appartamenti dati in affitto a prezzo agevolato. Spesso, però, devono mettere mano al proprio portafoglio. Una soluzione per la futura continuità del servizio potrebbe venire, allora, da fondi europei. Tra gli obiettivi, poi, il collegamento con la rete dei servizi socioassistenziali. Ma, molto prima dei finanziamenti e dell'organizzazione, quel che conta quotidianamente è il conforto che i due pensionati di Piacenza vogliono e sanno dare.
"Pensate all’angoscia che possono provare le persone che vengono fin qui per assistere un ammalato: sono sole, non conoscono nessuno. Le aiutiamo per ogni esigenza e nell’emergenza un piatto caldo non manca mai. Stiamo pensando di allestire uno spazio per la colazione del mattino e presto forniremo servizi come la parrucchiera per le signore anziane".

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