venerdì 28 giugno 2024

La sera dell’orrore

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Il dibattito fra Trump e Biden, valeva la pena di essere ascoltato per capire fino in fondo il dramma occidentale che si condensa comunque in discorsi da bar : un vecchio confuso, stizzoso, bugiardo ad ogni costo e un candidato probabilmente ignaro del resto del mondo che però è riuscito miracolosamente a non sembrare prepotente, ma invece più presidenziale del presidente. Che il confronto sarebbe stato disastroso per Joe era già stato messo in conto tanto che il dibattito si è tenuto all’inizio della campagna e non alla fine, nella speranza che il pubblico finisca per dimenticare la figura di un Biden senile, smarrito e balbettante incline ad ogni momento a fare passi falsi e a mentire sulla situazione reale. Ma forse l’unico scopo di questo duello organizzato dalla Cnn e dunque dai democratici, era quello di dimostrare che il vecchio Joe è ancora in grado di stare in piedi per una novantina di minuti, sia pure con una lunga pausa nel mezzo. Che appanna lo specchio, che è ancora vivo insomma. Ma vale la pena più che ascoltare le chiacchiere del duello, vedere il dibattito per rendersi conto dell’espressione stuporosa di Biden che sembra uno perso nel parcheggio del supermercato e non ricorda più dove ha lasciato la macchina.

Nel complesso un disastro, uno spettacolo dell’orrore per i democratici che si condensa nel grafico qui sotto in cui si vede come questo dibattito abbia ulteriormente allargato la forbice tra i due almeno secondo un sondaggio istantaneo.

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Difficilmente essi accetteranno un secondo dibattito in vicinanza delle urne. E a questo punto si riapre con più urgenza il problema della sostituzione del presidente o quanto meno quello di trovare un altro nome, anche se ogni giorno che passa si fa sempre più ardua un’operazione del genere. Il fatto è che gli altri possibili personaggi da spendere per la Casa Bianca, Gavin Newsom, Kamala Harris, Michelle Obama, tanto per fare qualche nome, hanno percentuali che si possono pesare solo con il bilancino del farmacista: il dramma è che in realtà non sono candidati credibili in giro o comunque non disponibili a fare da Biden di riserva, ossia da mera interfaccia dei poteri reali. Tuttavia ciò che ci interessa da vicino è che nessuno dei duellanti nel dibattito di ieri ha dato l’impressione di avere una qualche idea di come risolvere le terribili situazioni che si sono create e di fatto entrambi si sono azzannati sull’unico piano disponibile al momento negli Usa, ovvero come mantenere la posizione di eccezionalità degli Stati Uniti, come se il resto del mondo non fosse che una colonia. In ogni caso la posizione di comando non viene considerata in qualche modo contrattabile nonostante i segni evidenti di un declino di cui il livello del dibattito stesso è uno specchio.

Il vero orrore è alla fine proprio questo.

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