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domenica 30 giugno 2024
VI SPIEGO COME HANNO FATTO AD ACCUMULARE TUTTO - Gianni Vacchelli e Claudio Messora sul capitalismo.
Gianni Vacchelli è un docente, un saggista, un intellettuale raffinato tra i massimi esperti di Dante di in Italia. Ha scritto "Non avrai altro Idolo all'infuori di me - 50 appunti per un esodo dalla biocrazia capitalista", un testo dove ogni cosa è da sottolineare in più colori. A cominciare dalla storia dell'accumulo di enormi risorse, avvenuto progressivamente nel corso dei secoli, da parte delle grandi famiglie capitaliste, a segnare il calendario che si può ormai definire "Capitalocene". Il quale, secondo alcuni, affonderebbe le sue radici addirittura nel Neolitico, ma che Gianni Vacchelli, di fronte a Claudio Messora per il ciclo "Mezzora con Messora", suddivide in sei fasi ben distinte, la prima delle quali si può individuare nel nuovo mercantilismo fiorentino.
Il Pogrom di Leopoli 83 anni fa.
https://t.me/donbassitalia/23285
Il 30 giugno 1941 a Leopoli fu letto il proclama “Legge sulla proclamazione dello Stato ucraino” da parte dei nazionalisti ucraini che stavano collaborando con il III Reich. Tra i primi punti:
“L’esercito ucraino, insieme all’esercito tedesco alleato, combatterà contro l’occupazione di Mosca”. Inoltre i nazionalisti ucraini dichiararono di sentirsi in comunione politica con la Germania Nazista, al cui fianco l'Ucraina indipendente avrebbe continuato a combattere.
I “patrioti dell’Ucraina indipendente” iniziarono immediatamente ad appendere striscioni con gli slogan “Gloria all’Ucraina, Heil Hitler” e altri slogan di Bandera.
CANCELLIAMO I NOSTRI DATI DAL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO.
https://t.me/bordernights/32422
Le procedure da seguire sono due.
La prima è la cancellazione dei dati anteriori al 19 maggio 2020. Si tratta di una facoltà prevista dall’art. 12 del DL 179/2012 e dai decreti attuativi (DM 7.09.2023 e 11.04.2024) che potrà essere esercitata entro il 30 giugno 2024. Non è necessario avere SPID o CIE per l’opposizione. La cancellazione si effettua accedendo a questo sito:
https://fascicolosanitario.sanita.finanze.it/FseOpposizionePregressoCittadinoFree/pages/includes/free/opposizioneRicercaFree.xhtml
Chi vuole utilizzare lo SPID o la CIE (ma non è necessario) può usare questo sito:
https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/area-riservata-cittadino
Esercitando il diritto di opposizione al pregresso si vieta l’alimentazione del fascicolo sanitario elettronico con tutti i dati anteriori al 19 maggio 2020. Per i dati successivi è necessario revocare tutti i consensi alla consultazione del fascicolo sanitario elettronico. Questa procedura si può effettuare accedendo al sito della propria regionale partendo da questa pagina:
https://www.fascicolosanitario.gov.it/fascicoli-regionali
FNEC24 - International conference Perugia
Il Convegno Internazionale “Manifesto e frontiere della ricerca per un Rinascimento economico” del 20-21 giugno 2024, vede riuniti professori ed esperti per promuovere l'approccio dell'Economia Civile e dei suoi valori all'interno delle università italiane e dei loro percorsi di studio e contribuire alla realizzazione di un nuovo paradigma economico più equo, sostenibile e inclusivo.
La 7 Coffee Break - Intervista a Jeffry Sachs
CR@P - La verità e gli invasati da salotto TV
5 minuti fa in Italia e Svizzera! Le inondazioni improvvise distruggono le attrazioni turistiche
Prime novità partiamo dall'Italia. Alluvioni tra Piemonte e Valle d'Aosta, canali d'acqua straripati. Alluvioni in corso tra Piemonte e Valle d'Aosta: forti temporali si verificano da ore nelle stesse zone, sono caduti 149 mm di pioggia a Noasca e 91 mm a Cogne. La situazione è più critica nelle valli Orco, Soana e Lanzo. Passiamo alla Svizzera. Nuovo disastro a Zermatt in Svizzera dove un forte temporale ha causato un'alluvione ieri notte, 8 giorni dopo il disastro precedente. Negli ultimi giorni le forti piogge hanno causato inondazioni in Svizzera. Puoi trovare una panoramica del meteo sul ticker.
Quattro industrie uccidono 7.400 persone al giorno in Europa.
In un report l’Organizzazione mondiale della sanità accusa apertamente le multinazionali di marketing ingannevole e pressioni politiche.
labottegadelbarbieri.org Luca Pisapia (*)
Quattro prodotti che consumiamo ogni giorno, come tabacco, alimenti ultra-processati, combustibili fossili e alcool, causano ogni anno nel mondo 19 milioni di morti. Ovvero il 34% di tutti i decessi. Nella sola regione europea, allargata a 53 Stati compresa la Russia, queste industrie sono totalmente o parzialmente responsabili di 2,7 milioni di morti all’anno. Circa 7mila e 400 decessi ogni giorno. Lo dice a chiare lettere un allarmante report appena pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il primo documento a mettere sotto accusa le multinazionali, ma anche i governi nazionali e transnazionali, che a queste non sanno o non vogliono opporsi.
La farsa continua mentre la nave è in avaria
https://ilsimplicissimus2.com
Negli ultimi due giorni si è parlato quasi solo del duello elettorale americano durante il quale il capo della seconda potenza militare del pianeta e della seconda economia mondiale, è apparso a tutti in preda a una forma di demenza senile. Ed è subito scattato l’allarme rosso. Ma anche questo è un trucco dei creatori di realtà: le precarie condizioni mentali di Biden erano evidenti anche al momento della sua elezione e anche se le cose nel frattempo sono peggiorate, già all’inizio del mandato appariva confuso, smemorato e disorientato. E’ stato fatto un gigantesco sforzo mediatico per nascondere queste condizioni e affermare con sfacciata sicumera che qualsiasi accenno alla demenza senile del presidente era “propaganda russa” e/o una “teoria del complotto”. Infatti proprio la situazione personale del vecchio Joe, era l’elemento del chiave per portarlo alla Casa Bianca: chi altri se non lui avrebbe potuto essere manovrato a volontà? Benché Trump non fosse poi così diverso dal suo rivale e di fatto è all’origine del conflitto in Ucraina – tanto per dirne una – era però troppo inaffidabile per i gusti dell’élite globalista che stava giocando la sua partita Covid – guerra – clima e aveva bisogno di un eccezionale spazio di manovra e libertà di menzogna.
"Ma Draghi e Letta?"
Ogni mattina compulsiamo spasmodicamente ogni articolo sui negoziati europei a caccia di un indizio, una traccia, un segnale, una frase, un monosillabo, un cenno, un ammicco, un qualcosa purchessia che ci rassicuri sull’esito più naturale per i vertici dell’Ue: la carta Draghi e l’opzione Letta (nel senso di Enrico).
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano)
A furia di leggerne sui giornaloni, ci abbiamo fatto la bocca. E gli elettori sono stati chiarissimi. Un sol coro dall’Italia al Baltico, dal Nord Europa alla Penisola iberica ai Balcani: “Mai più senza Draghi e Letta!”.
Chi volete che avessero in mente gli italiani che hanno premiato la destra, i francesi che han votato Le Pen, i tedeschi arrapati dai popolari e dai neonazi, gli ungheresi filo-Orbán e gli altri popoli devoti ai sovranisti contro i tecnocrati di Bruxelles? Draghi e Letta. Anche Renzi, in tandem con la Bonino, era stato chiarissimo: “Voglio Draghi alla guida dell’Ue”, “Vorrei la maggioranza Mario”. E pure la Boschi: “Draghi al posto di Ursula”. E Calenda, perentorio: “Draghi presidente Ue? Io ci credo”. Il Corriere, sempre informatissimo, non aveva dubbi: “Draghi, un piano per l’Europa”, “Bene la svolta di Draghi per l’Ue”, “Opzione Draghi”, “La sveglia di Draghi”, “Sondaggio nella Ue, Draghi batte Ursula”. Anche in Scandinavia, per dire, il culto mariano faceva impazzire tutti. Il Tempo: “Tutti sognano Draghi”. Repubblica non stava più nella pelle: “Ue, si tratta su Draghi”. “Road map Ue, Draghi da von der Leyen”, “Il ruolo di Michel potrebbe liberare la casella per Draghi”, “L’Europa secondo Draghi”, “La carta Draghi”, “Porta aperta di Meloni a Draghi”, “A chi può giovare il fattore Draghi”, “Per Giorgetti, Draghi è la scelta migliore per l’Ue”, “Palazzo Chigi studia se indicare l’ex Bce”, “La lezione di Draghi”. Era fatta. Lui faceva sapere di non essere interessato, ma la Stampa mica ci cascava: “Fattore Draghi”, “Draghi vede Macron e i commissari Ue. Le tentazioni europee sull’ex premier”, “Draghi scende in campo”, “La scossa di Super Mario all’Ue bella addormentata”, “Torna l’ipotesi Draghi al Consiglio Ue”, “La scossa di Draghi”, “Il manifesto di Draghi”. Il Sole 24 ore aveva notizie di prima mano: “Draghi come sostituto di Michel è la soluzione super partes per rompere gli schemi”. Per il prestigioso Libero di Sechi l’opzione Draghi era una pura formalità: “SuperMario prenota una poltrona al Consiglio Ue”, “Il piano Draghi e il ritorno della storia”, anche perché, non bastando Renzi, Boschi, Bonino e Calenda, anche “Gentiloni lo sostiene”, e sono sempre soddisfazioni. L’autorevole Giornale di Sallusti tagliava la testa al toro: “Torna Draghi e fa un pensierino all’Europa”, “Draghi, carte coperte. Ma nessuno crede che farà solo il nonno”.
Carne da cannone e teste di minchia
https://ilsimplicissimus2.com
Forse il Pentagono è costruito con materiali di estrema durezza, ma mai quanto la faccia tosta di chi si aggira per quei corridoi e per quegli uffici: un comunicato bizzarro che giunge da questo fortilizio di ipocrisia, annuncia che le truppe coreane eventualmente mandate sul fronte ucraino “sarebbero carne da cannone”. Ovviamente la Russia non ha alcuna intenzione di servirsi di truppe alleate sul fronte ucraino e questa invenzione riflette solo la rabbia impotente dopo la visita di Putin a Pyongyang e dimostra come gli americani capiscano ormai molto poco di ciò che succede nel mondo o facciano finta di non capire tutto ciò che dimostra il loro declino. Tuttavia è intollerabile che dopo aver bruciato intere generazioni di ucraini per i loro porci interessi accusino gli altri della loro stessa nequizia, inventandosi le solite favole.
Ma per un attimo facciamo finta che queste fesserie abbiano qualche aggancio con la realtà: perché le truppe coreane dovrebbero essere carne da cannone? Forse in quell’edificio non ricordano più le batoste che negli anni ’50 i coreani del nord insieme ai cinesi inflissero alle truppe americane, pur essendo a quel tempo di gran lunga inferiori per mezzi a quelle degli Usa e degli altri 17 alleati? Non ricordano la ritirata di 500 chilometri e l’accerchiamento dei marines ? E men che meno ricordano come gli Usa pur in una guerra combattuta tra eserciti regolari riuscirono a fare quasi 2 milioni di morti e feriti tra i civili con i loro bombardamenti? Nemmeno hanno più presente che meditavano di usare le armi atomiche per togliersi di impaccio e che solo la potenza dell’Unione Sovietica impedì loro di farlo. Alla faccia di tutti gli asini che parlano del pericolo costituito da Pyongyang.
sabato 29 giugno 2024
Oggi nel giorno del primo turno delle elezioni presidenziali, l'Iran ha mandato un avvertimento ad Israele.
https://t.me/terzaroma/8756
"Qualsiasi aggressione da parte del regime sionista contro il Libano porterà all'intervento dell'Iran e dei suoi alleati regionali". Ha detto il rappresentante iraniano alle Nazioni Unite.
Zelensky: persi l’80% di produzione di energia elettrica a causa di attacchi russi, durante l’inverno ci saranno 12 ore di blackout al giorno
https://www.fattieavvenimenti.it/
L’Ucraina ha perso circa l’80% dell’energia termica e un terzo di quella idroelettrica a causa degli attacchi russi
Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando un attacco di ieri contro la città di Dnipro. Zelensky ha detto che si tratta di un promemoria per gli alleati dell’Ucraina che il paese ha bisogno di più sistemi di difesa aerea. L’aeronautica ucraina oggi ha dichiarato che durante la notte ha abbattuto 10 droni russi. “Per questo motivo ricordiamo costantemente a tutti i nostri partner che solo una quantità sufficiente di sistemi di difesa aerea di alta qualità e una quantità sufficiente di determinazione da parte del mondo intero possono fermare il terrore russo”, ha detto.
Che Dio ce la mandi buona
https://ilsimplicissimus2.com
Che Dio ce la mandi buona. Con un imperatore dell’occidente che si è palesato, coram populo, in preda alla demenza senile senza peraltro aver dato prova di particolare intelligenza nei suoi cinquant’anni di politica attiva e con un duello elettorale che ha chiarito quanto sia basso il livello politico americano, infarcito di discussioni ridotte a offese personali, retorica ad hominem e ogni forma di atteggiamento squalificante, ci sono tutti gli ingredienti per un passo falso che ci porti all’inferno. Fa venire i brividi perché adesso, tra l’altro, conosciamo la sostanza della conversazione telefonica di mercoledì scorso tra il ministro della difesa russo Belousov e il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin che si è precipitato a telefonare al suo omologo per la prima volta in quindici mesi, conscio che l’attacco terroristico americano sulla Crimea viola qualsiasi regola internazionale oltre a qualsiasi senso dell’onore. Ed è di fatto una entrata in guerra diretta. Immaginiamoci per un attimo se fossero state colpite le spiagge della Florida cosa sarebbe successo, quale sarebbe stata l’indignazione e come immediatamente sarebbe scoppiata la guerra planetaria. Ma questi sinedri di variegati imbecilli, pensano che gli altri si piegheranno sempre pur avendo avuto la palmare dimostrazione del contrario.
Ciao, sono Lisa, una bimba russa ammazzata lo scorso 23 giugno mentre giocavo sulla spiaggia di Sebastiopoli.
https://t.me/infodefITALY/17340
Ad uccidermi assieme ad altri due bimbi e due grandi, un MISSILE STATUNITENSE GUIDATO DA UN DRONE PARTITO DALLA BASE DI SIGONELLA, SICILIA, ITALIA.
L'Italia, parte in guerra, è responsabile della mia - non accidentale - morte.
Nyt chiede a Biden di ritirarsi ma lui non molla: “Intendo vincere”. Obama lo difende: “Brutte serate nei dibattiti capitano”
https://www.fattieavvenimenti.it
Dopo la debacle del primo faccia a faccia in diretta tv contro Donald Trump, il New York Times chiede a Joe Biden di ritirarsi dalla corsa per la riconferma alla Casa Bianca nelle elezioni di novembre, ma lui non intende mollare e sostituirlo senza il suo consenso non è possibile
Secondo il Nyt, sospendere la campagna elettorale sarebbe “il miglior servizio che Biden possa rendere a un Paese che ha servito nobilmente per così tanto tempo”. Ma dopo la figuraccia mondiale di giovedì sera in diretta tv, Jor Biden ha dichiarato di essere il candidato con le migliori possibilità di affrontare la minaccia di tirannia e sconfiggerla, rimarcando di avere già battuto Trump nel 2020. “Per servire il suo Paese il presidente Biden dovrebbe lasciare la corsa – si legge nel contributo del comitato editoriale – Questo non è più un motivo sufficiente per cui Biden dovrebbe essere il candidato democratico di quest’anno”.
In effetti il presidente è apparso affaticato, a tratti assente, incapace di tenere testa ad un avversario più pimpante, tanto che spesso balbettava. e più di una volta ha faticato ad arrivare alla fine di una frase.
Produci, Consuma e Crepa in fretta. Venezia, quarto morto sul lavoro in un giorno: operaio 21enne trovato a terra dissanguato. Una scheggia di vetro gli ha reciso l’arteria
C’è un’altra vittima nella giornata nera per le morti sul lavoro che è stata venerdì 28 giugno.
ilfattoquotidiano.it
L’Agenda Strategica della UE: cinque anni di guerra economica e guerra guerreggiata.
La nomina dei nuovi vertici della UE si è risolta velocemente, con la von der Leyen che ha ottenuto la riconferma per un secondo mandato. Ora però bisogna attendere la votazione del Parlamento Europeo.
contropiano.org Gigi Sartorelli
Lì la situazione rimane in bilico: ricordiamo che nel 2019 la ‘maggioranza Ursula’ vide ben 75 franchi tiratori, e la politica tedesca divenne presidente solo grazie ai voti dei pentastellati. Quello che invece è già scritto nero su bianco è l’Agenda Strategica 2024-2029.
Si tratta di un documento adottato dal Consiglio Europeo, che ha il compito proprio di indicare gli indirizzi politici generali. In esso vengono dunque stabilite le priorità politiche per il quinquennio che aspetta i nuovi organi, dopo ogni elezione europea.
All’inizio del documento viene subito indicato il contesto a cui dovrà far fronte la prossima UE: “il panorama politico globale è stato rimodellato dalla competizione strategica, dalla crescente instabilità globale e dai tentativi di minare l’ordine internazionale basato su regole”.
La competizione globale ha portato all’ondata di sanzioni contro la Cina, ad esempio, che sono tuttavia in trattativa perché, innanzitutto, è contraria la Germania. Mentre l’ordine internazionale basato su regole è una farsa che serve a nascondere la proiezione egemonica occidentale.
Libro. L’ignoranza attiva. “Ignoranza, una storia globale”, Peter Burke, Raffaello Cortina Editore.
Il termine “ignoranza attiva”, nel senso di resistenza a nuova conoscenza o nuove idee, fu coniato dal filosofo austriaco Karl Popper e impiegato per indicare l’opposizione di alcuni fisici alle “sconvolgenti” opinioni di Albert Einstein.
Può essere esteso alla consuetudine di “ignorare” qualunque cosa non vogliamo sapere, spesso con serie conseguenza.
Pensate, ad esempio, alla storia dei coloni britannici nel Nord America, in Australia e in Nuova Zelanda, i quali cercarono di ignorare l’esistenza dei popoli che già vivevano in quelle terre, perlomeno le rivendicazioni che questi gruppi sollevavano per quel territorio.
I coloni trattarono la terra come se fosse deserta o posseduta da nessuno.
In modo analogo la Balfour Declaration del 1917, che rese la Palestina “la casa nazionale” del popolo ebraico, ignorò che gli arabi che già si trovarono lì creando, in questo modo, problemi che rimangono irrisolti più di un secolo dopo.
La domanda di lord Curzon “Cosa ne sarà della gente di questo Paese?” rimane senza risposta.
L’espressione “ignoranza attiva” può anche riferirsi a quel che pensiamo di sapere.
Cosa rischia chi protesta con la “norma anti-Gandhi” voluta dalla Destra.
La norma approvata da due commissioni prevede fino a due anni di carcere per chi blocca il traffico. E gli emendamenti della maggioranza potrebbero persino peggiorare le cose. Associazioni e opposizioni in allarme: «Si rischia di creare un effetto deterrente sull’esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali da parte delle persone».
(Chiara Putignano – lespresso.it)
Il corpo è politico? Per la Destra è criminale. Da mesi bersaglio del governo, le proteste non violente degli eco-attivisti rischiano di essere punite con il carcere. Giovedì c’è stato l’ok delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera ai primi 11 emendamenti del “pacchetto sicurezza”. L’ultimo, l’undicesimo, la cosiddetta “norma anti-Gandhi”, che punisce con la sanzione carceraria da sei mesi a due anni, senza l’alternativa della pena pecuniaria, chi “impedisce la libera circolazione su strada ordinaria o ferrata ostruendo la stessa con il proprio corpo, se il fatto è commesso da più persone”. Respinti tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione che denuncia una «deriva illiberale».
Caporalato: da Nord a Sud, le 405 località dove lo sfruttamento è sistematico.
Dai due maxighetti della Capitanata con ottomila persone, alle campagne di Ragusa dove tuttora, nonostante inchieste e arresti, le braccianti rumene vivono in condizioni di totale sfruttamento, lavorativo e sessuale; dal Friuli Venezia Giulia dove la Flai-Cgil raccoglie decine di denunce contro i caporali, alla Piana di Gioia Tauro.
(Luisiana Gaita – ilfattoquotidiano.it)
La definisce “una bomba a orologeria” Jean René Bilongo, presidente dall’Osservatorio Placido Rizzotto della Flai-Cgil, che della situazione del caporalato in Italia conosce i numeri e, soprattutto, le storie.
Tutte diverse, tutte difficili. La verità è che poteva accadere anche altrove la vicenda di Latina, dove il bracciante indiano Satnam Singh è stato abbandonato davanti casa dopo aver perso un braccio in un incidente sul lavoro ed è morto dissanguato. Sarà presentato il prossimo autunno il VII Rapporto Agromafie e caporalato, ma già la scorsa edizione ha fornito una vera e propria mappa del caporalato in Italia, individuando 405 tra località e aree in cui lo sfruttamento è sistematico.
Fascicolo Sanitario Elettronico Opposizione al pregresso
Il servizio di opposizione al pregresso consente all'assistito di opporsi al caricamento, nel Fascicolo sanitario elettronico, dei dati e documenti digitali sanitari generati da eventi clinici, riferiti alle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, antecedenti al 19 maggio 2020.
E' possibile opporsi inserendo il codice fiscale, il numero della tessera sanitaria e la data di scadenza o, alternativamente, per cittadini in possesso di codice STP, inserendo il codice STP, la regione e la data di rilascio del codice.
Il servizio è disponibile fino al 30 giugno 2024.
Dopo la sera degli orrori, rivolta democratica contro Biden
https://ilsimplicissimus2.com
Sono costretto a riprendere brevemente il post di stamattina perché la prestazione di Biden durante il duello con Trump è stata così penosa da aver innescato una rivolta dentro il partito democratico che in 90 minuti ha visto affondare il presidente dentro la sua confusione mentale: “questo non era un dibattito, era un’emergenza medica” ha scritto il Telegraph. E adesso insistenti voci parlano di un vertice del gotha democratico per convincere il vecchio Joe a ritirarsi : ci dovrebbero essere Nancy Pelosi, Chuck Schumer e Barack Obama. Pare anche che si stia cercando di spingere la moglie del presidente Jill a consigliargli di rinunciare.
“Biden sta per affrontare un crescendo di richieste di farsi da parte”, ha detto al New York Times uno spin doctor sostenitore di Biden , mentre un altro democratico lo ha detto in modo ancora più netto al Washington Post: “Siamo fottuti. Non riesce proprio a dire una sola battuta”. David Plouffe – uno stratega di campagne elettorali che ha lavorato alla campagna di Barack Obama nel 2008 – ha sostenuto che Trump e Biden sembravano avere “30 anni di differenza”, nonostante una differenza effettiva di età sia i soli tre anni.
Gli yemeniti si sono nuovamente schierati a favore di Gaza, inscenando manifestazioni di un milione di persone nella capitale Sana'a.
https://t.me/Russia_Nato_Israele_Palestina/27567
venerdì 28 giugno 2024
Andrea Zhok. Cosa pensa il nuovo capo della politica estera Ue sul conflitto in Ucraina.
La premier estone Kaja Kallas, neonominata responsabile per la politica estera dell'UE al posto di Josep Borrell, in un discorso a fianco dell'uscente presidente della Nato Stoltenberg, si è espressa così sul conflitto russo-ucraino.
lantidiplomatico.it Andrea Zhok*
"Dobbiamo definire la vittoria come il nostro obiettivo in guerra, perché non si può vincere una guerra se la vittoria non è definita come l'obiettivo".
Dal che evinciamo, nel caso a qualcuno fosse sfuggito, che siamo già in guerra con la Russia, solo non lo avevamo dichiarato.
La premier estone, capo del Partito Riformatore Estone (liberale), non ha peraltro mai fatto mistero delle proprie posizioni.
Un paio di mesi fa si era espressa a favore dello smembramento della Russia.
Jeffrey Sachs - Salvare l'Ucraina dall'ingerenza americana
L'Ucraina può essere salvata solo al tavolo dei negoziati, non sul campo di battaglia. Purtroppo, questo punto non viene compreso da politici ucraini come Oleg Dunda, membro della Rada, che recentemente ha scritto un articolo su questo sito contro il mio appello ripetuto ai negoziati.
lantidiplomatico.it Jeffrey D. Sachs* | 27 giugno 2024 | The Hill
Dunda crede che gli Stati Uniti salveranno l'Ucraina dalla Russia. È vero il contrario. L'Ucraina deve essere salvata dagli Stati Uniti.
Kiev incarna il famoso aforisma di Henry Kissinger: "Essere nemici dell'America può essere pericoloso, ma esserne amici è fatale".
Trent'anni fa, l'Ucraina è stata abbracciata dai neoconservatori americani, convinti che fosse lo strumento perfetto per indebolire la Russia. I neoconn sono i sostenitori ideologici dell'egemonia americana, cioè del diritto e della responsabilità degli Usa di essere l'unica superpotenza mondiale e il poliziotto globale (come descritto, ad esempio, nel rapporto del 2000 del Project for a New American Century, "Rebuilding America's Defenses").
Kenya: “lottare a testa alta o vivere in ginocchio”. Il governo ritira la legge.
Il presidente keniota Wiliam Ruto ha annunciato il ritiro della legge finanziaria per il 2024-25.
contropiano.org Giacomo Marchetti
L’annuncio, avvenuto il 26 giugno, è senz’altro una vittoria della pressione popolare inedita esercitata nel paese in un contesto di rapidi e radicali cambiamenti politici nel continente africano che stanno minando gli interessi occidentali nella regione.
Una vittoria inedita dopo la sconfitta lo scorso anno delle proteste guidate dall’opposizione ufficiale contro l’allora finanziaria “lacrime e sangue” varata il 26 giugno scorso, e che aveva previsto tra l’altro un aumento del 16% del prezzo della benzina.
La situazione sembra tutto meno che pacificata ed indirizzata verso nuovi binari rispetto alla vita politica del paese.
Innanzitutto questa innegabile vittoria delle classi popolari keniote di cui un terzo vive sotto la soglia della povertà e dove la maggioranza assoluta della popolazione è composta da giovani per metà disoccupati, è stata raggiunta con un notevole tributo di sangue.
Ancora all’oggi è impossibile quantificare il numero dei morti, dei feriti e degli arresti arbitrari avvenuti il 25 giugno.
Francia. “La guerra civile è già iniziata”.
Due sociologi e due filosofi, questa è la banda dei quattro che, il 15 maggio 2023 su Le Monde, ci ha esposto un anno fa, dal fondo di un pozzo di indifferenza, un’idea sotto forma di bomba.
contropiano.org Jaques-Marie Bourget*
Un’esplosione che nessun intellettuale ha sentito, troppo preoccupato per l’apprendimento forzato della scrittura inclusiva, si intitolava: “Macron e la guerra civile in Francia”.
Riprendendo un’analisi di Michel Foucault, i nostri ragionati Ravachols, Pierre Dardot, Haud Guégen, Christian Laval e Pierre Sauvestre (1) avevano messo nero su bianco sulla pagina, l’unica e profonda verità, l’unica ragione dell’esistenza del macronismo: abbattere con tutti i mezzi ciò che si frappone al neoliberismo.
Il quartetto ha poi parlato di una “guerra civile” condotta dall’Eliseo. Un casino di caccia dove tutti i finanzieri del pianeta tengono d’occhio i loro giri, che non sono solo tovaglioli. Una battaglia mortale, tra l’altro combattuta a colpi di pistola. Ma per mezzo di leggi canaglia, per parlare la lingua del diciannovesimo secolo, dal momento che la politica “malvagia” è tornata.
Produci, Consuma e Crepa in fretta. Carrello elevatore travolge un operaio di 21 anni: morto. Cantiere sotto sequestro
Si trovava vicino a un carrello elevatore che improvvisamente si è sbilanciato e lo ha travolto. È morto così un operaio di 21 anni, Angelo Giardina, mentre stava lavorando in un capannone di un’impresa edile che produce manufatti in calcestruzzo di Canicattì, nell’Agrigentino.
ilfattoquotidiano.it
Stando alle prime ricostruzioni il mezzo si sarebbe sbilanciato a causa dell’inclinazione del materiale che stava trasportando, travolgendo così il ragazzo che stava operando vicino.
Pfas in Piemonte, ad Alessandria il 100% delle persone sottoposte al biomonitoraggio ha veleni nel sangue oltre i limiti – Tutti i risultati
A poche settimane dalle diffide inoltrate dalla Provincia di Alessandria alla Solvay (oggi Syensqo) con cui si intimava allo stabilimento chimico di rispettare i limiti di legge consentiti per gli scarichi di Pfas, sostanze poli e perfluoroalchiliche note come inquinanti eterni, imponendo il fermo delle produzioni per trenta giorni, arrivano anche i risultati di un biomonitoraggio indipendente effettuato ad alcuni residenti del Comune.
ilfattoquotidiano.it Luisiana Gaita
Di Battista: “Fate presto, prima che sia troppo tardi”.
Una volta i giornali italiani cercavano a tutti i costi la pace, oggi i media alimentano i conflitti e nascondono le atrocità.
(ALESSANDRO DI BATTISTA – ilmillimetro.it)
Fate presto, per salvare chi è ancora vivo, per aiutare chi non ha più nulla. Così aprì Il Mattino di Napoli il 26 novembre del 1980. Tre giorni prima, il 23 novembre, un violentissimo terremoto aveva colpito l’Irpinia. I morti furono quasi 3000, gli sfollati 280.000. Allora la stampa, giustamente, cercava di far pressione sui politici italiani affinché si muovessero celermente.
L’allora Capo dello Stato Sandro Pertini, il miglior Presidente della Repubblica della storia del nostro Paese, visitò immediatamente le zone colpite e, non appena tornato al Quirinale, rivolse un messaggio alla Nazione con il quale attaccò duramente la macchina degli aiuti e i politici che non avevano mai approvato i decreti attuati relativi alle leggi sulle calamità. Ecco una parte del suo discorso.
La sera dell’orrore
https://ilsimplicissimus2.com/
Il dibattito fra Trump e Biden, valeva la pena di essere ascoltato per capire fino in fondo il dramma occidentale che si condensa comunque in discorsi da bar : un vecchio confuso, stizzoso, bugiardo ad ogni costo e un candidato probabilmente ignaro del resto del mondo che però è riuscito miracolosamente a non sembrare prepotente, ma invece più presidenziale del presidente. Che il confronto sarebbe stato disastroso per Joe era già stato messo in conto tanto che il dibattito si è tenuto all’inizio della campagna e non alla fine, nella speranza che il pubblico finisca per dimenticare la figura di un Biden senile, smarrito e balbettante incline ad ogni momento a fare passi falsi e a mentire sulla situazione reale. Ma forse l’unico scopo di questo duello organizzato dalla Cnn e dunque dai democratici, era quello di dimostrare che il vecchio Joe è ancora in grado di stare in piedi per una novantina di minuti, sia pure con una lunga pausa nel mezzo. Che appanna lo specchio, che è ancora vivo insomma. Ma vale la pena più che ascoltare le chiacchiere del duello, vedere il dibattito per rendersi conto dell’espressione stuporosa di Biden che sembra uno perso nel parcheggio del supermercato e non ricorda più dove ha lasciato la macchina.
Cnn, Dem preoccupati per la performance di Biden “siamo fottuti”
https://www.imolaoggi.it
I democratici sono “preoccupati” dalla performance di Joe Biden dopo il dibattito tv contro Donald Trump. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn parlando di “forte panico” nel partito. Qualcuno avrebbe persino commentato “siamo fottuti” e qualcun altro avrebbe ventilato l’ipotesi che il presidente si faccia da parte. (ANSA)
Media e analisti americani sono pressoché concordi: nel primo duello presidenziale tv, Joe Biden è andato male.
Voce debole e roca (per un raffreddore, ha spiegato tardivamente a metà
dibattito la sua campagna), balbuzie più frequenti del solito, frasi
confuse o ripetute meccanicamente, sguardo nel vuoto.
Tanto che tra i dem è già “forte panico” per la prestazione che rischia
di affondarlo nei sondaggi.
"Molto triste. Il presidente borbotta, balbetta e si immobilizza durante il dibattito contro Trump.
https://t.me/c/1895007072/42999
Abbiamo assistito alla fine della presidenza di Biden": La stampa americana seppellisce Biden.
Nel dibattito di ieri gli americani hanno sentenziato la sconfitta di Biden.
https://t.me/terzaroma/8749
❗️Noi sinceramente pensavamo che poteva andare anche molto peggio, ma il giudizio degli americani è stato più duro, il 67% ha sentenziato che Biden ha perso il confronto.
❗️Cosa si inventerà il Deep State per rimanere al potere? Una nuova epidemia, una megatruffa elettorale, oppure semplicemente arresteranno Trump?
❗️GUARDATE IL BREVE VIDEO E GIUDICATE VOI STESSI.
https://t.me/terzaroma/8747
Secondo Israele la distruzione di Gaza ha colpito solo il 16% del suo patrimonio abitativo.
▪️Tel Aviv ha contestato le statistiche delle Nazioni Unite secondo cui fino al 70% degli edifici residenziali nella Striscia di Gaza sono stati distrutti o gravemente danneggiati dai bombardamenti israeliani.
▪️Israele ha affermato che la distruzione ha interessato solo il 16% del patrimonio abitativo e degli edifici amministrativi.
Francesca Albanese: “In Italia si fa disinformazione su Gaza. Rai e La7 non mi vogliono perché accuso Israele di genocidio”.
“L’Olocausto non ci ha insegnato niente: abbiamo sconfitto Hitler ma non le su idee razziste. In Occidente c’è una forte lobby pro-Israele, un sistema di suprematismo bianco che intimidisce e punisce chiunque osi criticare lo Stato ebraico. E in Italia questo sistema è particolarmente forte: nei miei confronti c’è una conventio ad excludendum. Vi spiego perché quello di Israele è un genocidio e quello di Hamas no”. Intervista alla Relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati.
(Enrico Mingori – tpi.it)
Francesca Albanese, 44 anni, originaria della provincia di Avellino, dal 2022 è Relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati. Laureata in Giurisprudenza a Pisa, si è specializzata fra Londra e Amsterdam in diritti umani e in diritto internazionale dei rifugiati. TPI l’ha intervistata per parlare dell’offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza e del modo in cui il conflitto viene raccontato in Occidente.
Albanese, in cosa consiste il suo lavoro di Relatrice speciale Onu per i territori palestinesi occupati?
«Il
mio lavoro è sostanzialmente cambiato dallo scorso 7 ottobre. Prima
c’era, sì, una violazione costante dei diritti umani nella Palestina
occupata, ma non era tanto esasperata quanto adesso. La situazione è
stata sempre grave, certo, ma ora è in atto un vero e proprio assalto
costante nei confronti della popolazione sotto occupazione. Il mio
lavoro consiste nella documentazione delle violazioni che hanno luogo a
Gaza, ma sto raccogliendo informazioni anche su quello che succede in
Cisgiordania e a Gerusalemme. Israele, infatti, sta approfittando del
fatto che in questo momento l’attenzione è tutta rivolta su Gaza per
accelerare con l’annessione di terre palestinesi in Cisgiordania, dove
intere comunità pastorali sono state scacciate: fino a una decina d’anni
fa incontrare tali comunità, incluso beduini nell’Area C della
Cisgiordania (60% della terra che Israele controlla interamente) era un
fatto comune, mentre oggi sta diventando sempre più difficile.
Addirittura è documentata la vendita di proprietà e di terre palestinesi
a compratori occidentali, con maggioranza di statunitensi o canadesi. È
tutto abbastanza surreale».