mercoledì 24 aprile 2024

Tumori, affari e avvertenze

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La medicina padronale, ovvero quella che antepone il profitto alla salute e che quindi è del tutto inaffidabile in scienza e coscienza, sta compiendo grandi progressi. La Pfizer produttrice del più famoso siero a mRna contro (o per ) il Covid, ha comprato per 43 miliardi di dollari la società biotecnologica Seagen che si occupa della cura del cancro. Com’è noto dopo le campagne vaccinali i casi di cancro sono aumentati in maniera mai vista prima d’ora e si tratta di tumori molto aggressivi e che colpiscono ad un’età inferiore alla media degli anni precedenti: dunque ecco un metodo per speculare sui propri errori, ammesso che fossero solo tali.

Nel frattempo però la  Food and Drug Administration (Fda) statunitense richiede che sui nuovi farmaci anticancro che Pfizer attraverso l’azienda acquisita si appresta a vendere, compaia obbligatoriamente un avvertimento nel quale si dice che questa “cura” può provocare tumori secondari. Come probabilmente molti sapranno le cure anticancro hanno enormi effetti collaterali che a loro volta creano necessità di altri farmaci: ora si aggiunge anche qla posibilità che siano alcune cure contro il cancro a diffondere il cancro.  

Ad ogni modo l’avvertenza che la Fda richiede riguarda la terapia con cellule Car T. Car sta per Chimeric Antigen Receptor ed è un’immunoterapia antitumorale che utilizza cellule T geneticamente modificate (le cosiddette cellule T CAR) con recettori sintetici antigene-specifici. Innanzitutto, le cellule T vengono prelevate dal sangue del paziente e geneticamente modificate in laboratorio in modo che formino sulla loro superficie recettori chimerici per l’antigene (CAR) diretti contro le proteine ​​di superficie specifiche delle cellule tumorali. Le T Car modificate vengono reinfuse nel paziente, dove idealmente dovrebbero moltiplicarsi e provocare una reazione immunitaria forte e duratura contro il cancro. Tuttavia a quanto pare ci sono forti rischi di sviluppare tumori maligni secondari a cellule T. Sono interessate tutte e sei le terapie CAR-T disponibili in commercio. E ora sarà obbligatorio che questo rischio sia segnalato sia ai pazienti che ai prescrittori. Anzi la Fda consiglia che i pazienti e i partecipanti agli studi clinici che ricevono questi prodotti dovrebbero anche essere monitorati “per tutta la vita” per il possibile sviluppo di tumori secondari a cellule T.

Visto che insieme ai vaccini le cure anticancro sono le più lucrose per le aziende farmaceutiche nel loro complesso, la domanda è se  si troverà mai una cura o una serie di cure efficace destinata a mettere fine a questo ricco e perenne mercato. Francamente non credo, non nel contesto di una scienza medica che per la ricerca dipende quasi esclusivamente dai soldi delle aziende farmaceutiche. Non nel contesto di questo sistema neoliberista nel quale la parte pubblica non conta più niente. Almeno adesso tutto questo comincia ad essere visibile anche per i ciechi, salvo quelli che lo sono per non voler vedere.

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