martedì 28 dicembre 2021

Rabbia e orgoglio

Difficile descrivere l’incubo che stiamo vivendo. Siamo fondamentalmente un gregge di pecore lasciate libere per festeggiare il Natale e il nuovo anno che arriva senza alcuna certezza, ma in nome dell’economia. Il virus avanza, dunque la natura fa il suo corso e noi, poveretti, seppur in gran parte vaccinati, siamo vittime di contagi che si moltiplicano, con conseguenti quarantene e vuoto delle istituzioni.

(DI CINZIA MONTEVERDI – ilfattoquotidiano.it)

Mi viene naturale pensare a un grande film: Il Dormiglione di Woody Allen, dove chi cercava modestamente un senso nella vita – il nostro Woody e la meravigliosa Diane Keaton – era considerato un rivoluzionario e tutti gli altri erano robot che applicavano procedure quotidiane prestabilite fino ad arrivare all’orgasmometro. Sembriamo un po’ così. Dei robot che inseguono i tamponi rapidi (inaffidabili, perché ormai è chiaro che i falsi negativi sono tantissimi) e ogni ogni tanto cerchiamo disperatamente di farci un molecolare. Che è ormai un miraggio e, quando per miracolo lo raggiungiamo, lo vediamo come se incontrassimo Stephen Hawking e Rita Levi Montalcini in persona.

Intanto, se solleviamo (o abbassiamo) lo sguardo sulla politica, non abbiamo la più pallida idea se – in base a promesse o a desideri – il nostro presidente del Consiglio sarà ancora al governo o diventerà presidente della Repubblica. In mezzo alla guerra dei tamponi che non funzionano, siamo in attesa di capire chi ci guiderà e la decisione è dettata da un altro gregge, quello che siede in Parlamento. Siamo messi bene? Non mi pare proprio. Siamo forse convinti di esserlo. Siamo solo pecore.

Io credo fortemente nella scienza. Sono vaccinata già con terza dose, anche se per un errore di registrazione ancora non mi è arrivato il Green pass aggiornato: poca cosa. Però registro code infinite per il tampone rapido (ripeto: inaffidabile) al costo di 10 euro (come minimo) e per il tampone molecolare privato al costo di 90-100 euro. Ma cosa stiamo facendo? Stiamo ingrassando un sistema che non ha la minima idea di dove va e dove ci porta. I tamponi molecolari arrivano palesemente in ritardo. C’è un plotone di gente positiva che vaga in giro festeggiando sui rapidi falsi negativi. E gente positiva al rapido che attende giorni e giorni una chiamata delle istituzioni per capire la procedura da seguire (e spesso continua a esibire il Green pass che nessuno le revoca).

Il governo e il supercommissario Figliuolo non hanno la più pallida idea di che diavolo ci sta capitando e ci capiterà: annunciano piani straordinari che resteranno lettera morta. Il presidente del Consiglio non sa neppure chi sarà e cosa farà a febbraio. Nel contempo la Sanità è al collasso: se vi sembra giusto che i medici curanti non rispondano o facciano diagnosi da remoto, vuol dire che siamo già nel film Il Dormiglione.

La Sanità è al collasso, ma non per colpa dei professionisti che ci lavorano e molto spesso sono eccellenze. Bensì per colpa di chi non ha investito come si sarebbe dovuto nonostante il Covid. Una banda di incompetenti (altro che Migliori) ci sta portando all’esasperazione. Ditecelo che ci dobbiamo ammalare tutti, così smettiamo di fare la fila per tamponi inutili, pagandoli uno sproposito, senza che il governo pensi neppure a calmierarne il prezzo. E la guerra ai no-vax come pensano di combatterla? Io non li tollero: seguo pedissequamente ogni indicazione della Scienza. Ma come pensano di convincerne qualcuno, in questo casino? Cosa gli dicono, senza uno straccio di dato serio che dimostri che hanno torto? Io lo so che sbagliano: ma come pensano i politici di dimostrarlo? Assicurando che gli ambienti riservati ai titolari di Green pass sono “sicuri” dai contagi e poi imponendo i tamponi anche ai vaccinati con Green pass e tripla dose per partecipare a eventi oppure per entrare o rientrare in Italia? La gestione dei tamponi è in mano al business. Quelli rapidi fatti in casa fanno ridere: non siamo medici o infermieri, non ce la facciamo a infilarci un tampone fino alla fronte. Eppure ce lo vendete, anziché investire su molecolari più diffusi, riducendo tempi e costi per i cittadini. Ma è molto meglio lasciare libera l’economia, cioè gli affari dei privati, farci ammalare tutti e lasciare che la natura faccia il suo corso. Vero?

Nessun commento:

Posta un commento