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di Marta Fana*
Ripenso alle parole di Figliuolo, quel siamo disposti ad
aspettare i saldi del Black Friday per un capo firmato ma non abbiamo
pazienza per i tamponi.
A parte la sciatteria che mi manda in bestia, nessuna
postura istituzionale, penso all'insulto implicito: voi morti di fame
che dovete aspettare i saldi per comprarvi un giubbotto di marca, magari
di qualità. Perché questo è un fatto vero in un paese con un terzo
delle famiglia a rischio povertà. E loro hanno la spocchia di usarlo
come insulto. Ma soprattutto, come se di fronte a un tasso di contagi
del genere uno dovrebbe mettersi lì ad aspettare senza ansia ché tanto
il tampone sia come un qualsiasi bene di consumo.
Una società a cui non è garantito il diritto alla salute
a causa dell loro incapacità, del non aver saputo gestire tracciamento,
produzione e distribuzione gratuita di tamponi.
Potevano investire in sanità invece hanno preferito
ridurre le tasse a chi sta meglio. Potevano assumere infermieri e
addetti ai tamponi nel SSN invece hanno preferito dare ancora mld di
incentivi alle imprese.
Hanno scelto di rafforzare i privilegi di pochi invece che garantire diritti dei molti.
*Autrice di "Basta salari di Fame" e "Non è lavoro, è sfruttamento" editi da Laterza. Post Facebook del 27 dicembre 2021
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