venerdì 31 dicembre 2021

Bollette, arriva la stangata. A gennaio +55% per la luce e +41,8% il gas.

L’annunciata maxi-stangata sulle bollette è arrivata. Il rally senza precedenti dei prezzi all’ingrosso dell’energia, e in particolare del gas, fanno schizzare dal primo gennaio le tariffe in vigore per i prossimi tre mesi nel mercato tutelato: per l’elettricità ci sarà una maggiore spesa del 55%, mentre per il gas il rincaro sarà del 41,8%.

 

(DI PATRIZIA DE RUBERTIS – Il Fatto Quotidiano)

Gli aumenti comunicati dall’Autorità dell’Energia (Arera) generano un impatto devastante sulle famiglie e sulle imprese. In termini di effetti finali, queste percentuali si tradurranno per la bolletta elettrica in una spesa annua per la famiglia-tipo di circa 823 euro (+68% rispetto ai 12 mesi precedenti) corrispondente a un incremento di circa 334 euro l’anno. Mentre per la bolletta del gas serviranno 1.560 euro (+64%), pari a un aumento di 610 euro l’anno.

Il governo per evitare questa mattanza dopo due mesi di tavoli, confronti e annunci ha stanziato in manovra, a fatica, 3,8 miliardi. Una somma a cui è arrivato dopo aver pescato tra i fondi non spesi, il tesoretto fiscale e accordi raggiunti nei vari Consigli dei ministri. Nonostante il pressing dei 5 Stelle e della Lega nel richiedere più soldi per contenere il caro-bollette, a più riprese il premier Mario Draghi ha fatto intendere che non si sarebbero trovate altre risorse “perché la crisi energetica è un fenomeno strutturale e non temporaneo”. In altre parole, anche nei prossimi mesi si dovranno fare i conti con i rialzi record dei prezzi dei prodotti energetici trainati anche dalle tensioni geopolitiche. A pesare sono le incognite sui rapporti tra Russia e Ucraina e le sorti del gasdotto Nord Stream 2 dopo che la Germania ne ha bloccato il via libera.

Intanto l’impiego dei 3,8 miliardi, come più volte è stato raccontato su queste pagine, rappresenta un pannicello tiepidissimo. Tant’è che l’importo stanziato dal governo è riuscito a contenere del 30% il rincaro del gas che altrimenti sarebbe stato del +59,2% e di appena il 15% quello dell’elettricità che avrebbe segnato il +65%. Ma era abbondantemente noto che sarebbero serviti fino a 9 miliardi per frenare il record al rialzo dei prezzi dei prodotti energetici all’ingrosso (quasi raddoppiati nei mercati spot del gas naturale e dell’energia elettrica nel periodo settembre-dicembre 2021) e dei permessi di emissione di Co2. Insomma, una mazzata senza precedenti che va ad aggiungersi a quelle già registrate negli ultimi sei mesi. A fine settembre, nonostante 3,5 miliardi messi dal governo, la bolletta della luce è aumentata del 29,8%, mentre il gas del +14,4%. Nel terzo trimestre con 1,2 miliardi stanziati, una famiglia ha pagato il +9,9% per la luce e il +15,3% per il gas.

Ora l’Autorità con i fondi stanziati ha confermato con 2,3 miliardi l’annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta e potenziato con 812 milioni il bonus sociale alle famiglie in difficoltà. L’Iva sul gas solo per il prossimo trimestre è poi stata ridotta al 5% per 29 milioni di famiglie e 6 milioni di micro-imprese. Si tratta delle stesse due misure già usate lo scorso trimestre. Per 2,5 milioni di nuclei familiari aventi diritto, in base all’Isee, ai bonus sociali per l’elettricità e per 1,4 milioni che fruiscono del bonus gas, gli incrementi tariffari sono stati sostanzialmente compensati potenziando i bonus con 200 euro a famiglia di 3-4 componenti per l’elettricità e 400 euro per il gas. Mentre a costo zero per lo Stato, c’è la possibilità per famiglie che dovessero trovarsi in condizioni di morosità di rateizzare le bollette di elettricità e gas emesse da gennaio ad aprile 2022, per un periodo massimo di 10 mesi e senza interessi. Il miliardo messo a disposizione arriva attraverso un meccanismo di anticipo della Cassa per i servizi energetici e ambientali. Per il presidente dell’Arera Stefano Besseghini, che nelle ultime settimane aveva già spiegato che in assenza di ulteriori correttivi del governo si sarebbe profilato un’ulteriore stangata, si tratta di “una situazione senza precedenti” e ora si appella a famiglie e imprese: “Come già avvenuto nel lockdown, sarà determinante l’azione responsabile dei consumatori”. Tradotto: meglio consumare di meno.

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