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In Francia c’è chi vuole introdurre come obbligatoria la vaccinazione Covid per gli adulti tra i 24 e i 59 anni.
La proposta è arrivata dal medico e senatore socialista Bernard Jomier,
che ha chiesto al governo di pronunciarsi senza indugio, entro metà
luglio, sull’eventuale attuazione di tale obbligo. Jomier ha scritto
anche al primo ministro, Jean Castex, di convocare la
conferenza nazionale sulla salute per discuterne. Sull’introduzione
obbligatoria della vaccinazione negli adulti, il Senato richiederà un
parere al Consiglio Superiore della Sanità Pubblica.
Secondo il senatore socialista, una vaccinazione obbligatoria aiuterebbe
a trasformare la quarta ondata, data per certa in autunno, in un’ondina
e a raggiungere l’immunità della popolazione.
Queste affermazioni sono però in controtendenza con diversi dati
disponibili. I contagi sono infatti in aumento proprio nei Paesi dove i
tassi di vaccinati sono più alti, come Regno Unito e Israele.
Didier Raoult, uno dei più titolati infettivologi al
mondo, ha dichiarato che nell’ospedale di Marsiglia in cui lavora, la
maggior parte dei nuovi ricoveri riguarda proprio persone vaccinate:
circostanza che costituirebbe un’ulteriore prova che i sieri Covid non
danno immunità sterilizzante, il che significa che i vaccinati possono
contagiare e contagiarsi.
Lo stesso Raoult è inoltre concorde con il premio Nobel Luc Montagnier
sulla tesi per cui l’insorgenza di varianti del virus sarebbe favorita
proprio dalla vaccinazione di massa eseguita nel corso dell’epidemia. Il
virus riuscirebbe infatti ad adattarsi alla situazione esistente,
compresi i vaccini, mutando in nuove varianti.
Il professor Raoult si è pronunciato anche sulla possibilità
dell’introduzione dell’obbligo vaccinale per tutti. Nella trasmissione
televisiva “La Matinale” dell’emittente televisiva Cnews ha dichiarato: “se
ci si diverte a rendere questo vaccino obbligatorio, avrete una
rivoluzione, non è il caso di farlo. Non è un’urgenza, si avrebbe una
rivoluzione, non sappiamo se questi vaccini sono pericolosi e se
funzionano, renderli obbligatori sarebbe una follia”.
Il clima di frattura sociale non sembra però preoccupare alcuni esponenti del governo francese. Con nonchalance, Gabriel Attal, portavoce del governo Castex, ha dichiarato all’emittente televisiva LCI: “temo che una forma di frattura tra coloro che saranno stati vaccinati e i non vaccinati sia certa”. Secondo il giovane politico la maggior parte dei nuovi contagi riguarderebbe persone non vaccinate. “Se si avessero nuove restrizioni in autunno per colpa dei non vaccinati, ciò creerebbe difficoltà tra le persone che hanno scelto di vaccinarsi”, ha dichiarato Attal.
Intanto il primo ministro Castex ha scritto ai senatori per sondare la loro disponibilità a una legge che introduca in Francia la vaccinazione Covid come obbligatoria per il personale sanitario.
Secondo il capo del governo francese il tasso di vaccinati tra il
personale sanitario delle EHPAD, i centri di assistenza per gli anziani,
l’equivalente delle nostre RSA, è ancora molto basso.
Nella lettera Castex ha definito il pass sanitario “uno strumento utile contro la propagazione del virus e di libertà ritrovata per le persone vaccinate“.
Si prospetta un autunno caldo nella nazione che ha inserito dalla Rivoluzione francese la libertà nel suo motto repubblicano. Chissà se i francesi, che ha innato dentro di loro lo spirito rivoluzionario, saranno in grado di difendere la loro libertà di scelta sul proprio corpo.
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