mercoledì 28 luglio 2021

Presidente dell’AIFA sulla variante Delta: “la letalità accertata è inferiore all’1/1000, vicina a quella dell’influenza stagionale”

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E’ cinese la società che si trova più avanti con i test sui vaccini

Quello che sta succedendo è surreale, apparentemente senza una base logica, né una base scientifica.  La scelta delle istituzioni per affrontare la pandemia, come sapete , è stata solo una, quella del vaccino. Questo  lo scenario della maggior parte dei paesi .

Eppure, ogni schema di fronte ad evidenze, si presta di per sé ad essere cambiato. In fondo, questa è la scienza. Ma questo non è il caso, il criterio di scientificità sembra estromesso: esiste una forte contaminazione tra decisioni politiche e interessi privati: questo è molto palese.

Sarebbe ingenuo pensare che la scelta del vaccino sia stata fatta liberamente e non sotto la pressione di potenti lobby, ove la stessa EMA, l’Agenzia Europea dei Medicinali è finanziata per l’85% dalle case farmaceutiche. Questo è un fatto noto (vedi qui: https://www.senat.fr/ue/pac/E8488.html ), le Big Pharma scelgono i rappresentanti nelle istituzioni e controllano il mondo scientifico, le Università, le Istituzioni.

E’ per questo motivo che nonostante studi e statistiche consiglierebbero di cambiare direzione, le istituzioni scelgono di proseguire nella loro ‘road map’, confidando sulla percezione falsata della gente costruita dopo mesi di duro lavoro, mediante la complicità interessata dei media.

Tuttavia, il buon senso cozza con la strada che le nostre istituzioni stanno ostinatamente perseguendo: i contagiati – anche nei paesi con i più alti tassi di vaccinati – aumentano più dell’anno scorso. La sola differenza è che a questo dato non corrisponde un maggior numero di ricoverati o di decessi.

Se esaminiamo però le caratteristiche della ‘variante Delta’ , essa si attaglia perfettamente a questi stessi dati, ove essendo più contagiosa gli infetti aumentano. Ma, nello stesso tempo, essendo meno letale, i casi dei decessi, diminuiscono.

Questa ultima mia affermazione a molti potrà sembrare ‘blasfema’ ma esistono dati scientifici che corroborano questa valutazione. Infatti, se prendiamo il caso della Gran Bretagna , vediamo che il rapporto contagiati tasso di mortalità attuale , è vicina a quella dell”influenza.

Tuttavia, le nostre autorità insistono sulla contagiosità per spaventare ed aumentare la corsa ai vaccini, mentre il messaggio della bassa aggressività della variante Delta, non viene neanche accennato. Questo però , in realtà, è l’unico dato interessante. Anche visto che come dimostra questo  studio francese , l’immunità  naturale acquisita dalla malattia, sarebbe ben superiore di quella acquisita con la vaccinazione.

Questo – a parere degli esperti proposti e selezionati in televisione – dovrebbe significare che i vaccini stanno facendo il loro lavoro e che quindi se ci sono pochi ricoverati e decessi, è per merito del vaccino.

In altri termini, l’obiezione è questa: “E’ merito dei vaccini se la situazione britannica evidenzia un basso numero di decessi rispetto ai contagi… ”

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Però questo non corrisponde al vero, giacché nei paesi ove si sono scelte le cure con farmaci farmaci come l’ivermectina (anziché l’uso a tappeto dei vaccini), i dati sono pressoché gli stessi. Questo a fronte di minori effetti collaterali rispetto ai vaccini ancora in fase sperimentale.

Inoltre, rappresentanti dello stesso governo inglese hanno corroborato con varie dichiarazioni questa valutazione, ove addirittura o vaccini avrebbe aumentato i contagi e non li avrebbe diminuiti: “Sappiamo che le persone che sono doppiamente vaccinate e completamente vaccinate hanno molte più probabilità di contrarre il coronavirus ”   ha affermato il Segretario di Stato per i Trasporti.

Certo, taluni potrebbero ritenere questa affermazione fuori dalla realtà, e bollarla come una delle tante esternazioni distopiche dei politici. Tuttavia, se anche questo dato fosse non vero, è indubbio che sarebbe così solo perchè ai non vaccinati è stata precluso l’uso di cure precoci, ovvero ogni altra via.

Di fronte a una malattia infettiva (questa non è la prima, ce ne sono state tante), è stato  subito vietato curare. Abbiamo smesso di curare. Abbiamo smesso di provare a curare. Tutti gli studi con farmacologia esistente sono stati bloccati, indipendentemente dal prodotto. Abbiamo inseguito chi ha curato e abbiamo costretto al silenzio chi voleva condividere i propri risultati. Proponiamo studi fraudolenti che denigrano qualsiasi trattamento, per meglio ignorare altri studi, criticando il metodo per non parlare dei risultati. Abbiamo ignorato e nascosto i risultati sul campo. Nessuna malattia, anche la più grave, nessuna epidemia, anche la più mortale, ha subito questo trattamento.

Ma oggi c’è un altro aspetto che è per tutti, vaccinati e non: la variante Delta aumenta ogni giorno e in molti hanno detto che è molto più contagiosa, quindi prenderà ovunque il sopravvento.
Non c’è bisogno di inondarsi di tanti esempi o grafici, nessuno lo nega, i numeri sono pubblicati sui siti della sanità e il dato è stato affermato dallo stesso presidente dell’AIFA:

“In Inghilterra, nonostante la variante Delta rappresenti oltre il 95% dei casi di infezione, l’efficacia dei vaccini è estremamente elevata nel prevenire sia le forme gravi che le ospedalizzazioni da COVID-19 e la letalità accertata è inferiore all’1/1000, vicina a quella dell’influenza stagionale, 11 volte più bassa rispetto all’anno precedente in assenza di vaccinazione. È però cruciale effettuare una stretta sorveglianza”. (Giorgio Palù – presidente dell’AIFA, l’agenzia del farmaco e scienziato di fama internazionale)

In altri termini, ci stiamo rapidamente muovendo verso la variante delta, quindi presto raggiungerà il 90-100% e prenderà il sopravvento, prima di variare ancora in quella successiva, probabilmente ancora meno pericolosa.

Come potete osservare, il presidente dell’AIFA ha comunicato tre dati importanti;

  • la variante Deltà è molto più contagiosa dell’originale
  • però la variante Delta è 1000 meno letale dell’Alfa
  •  anche in assenza di vaccinazione, la variante Delta è 11 volte meno letale rispetto all’anno precedente

Questi sono dati molto importanti perchè dimostrano che anche i non vaccinati corrono 11 volte meno rischi. Quindi i giovani che già correvano bassi rischi , ora corrono quasi zero rischi.

Eppure, in evidente contraddizione, egli afferma di vaccinare anche i giovani e che i vaccini sono importanti per “prevenire sia le forme gravi che le ospedalizzazioni“. Questo non si sposa affatto con la sua affermazione ove egli ammette chela letalità accertata è inferiore all’1/1000, vicina a quella dell’influenza stagionale, 11 volte più bassa rispetto all’anno precedente in assenza di vaccinazione”, 

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Palù ci ha fornito anche un punto di discrimine per giudicare quando si parla di successive ‘ondate’: la variante Delta è un coronavirus ormai mutato, probabilmente sempre meno virulento, e le esperienze precedenti lasciano pensare che dopo 2-3 anni diventerà endemico, ovvero un virus variante emergerà qua e là, ma quasi come con l’influenza stagionale.

Questi sono i dati dell’AIFA. Eppure ‘h24’ la televisione e i maggiori giornali,  eludono questi punti centrali, che dovrebbero invece costituire notizie da ‘prime time. Invece si continuerà a parlare della variante Delta e di tutto il resto , secondo la nota agenda, cambiando le carte in tavola fino all’inverosimile , fino a capovolgere completamente la realtà.

Del resto le parole del prof Palù sono state così riportate: ” Palù: “I vaccini sono efficaci. I giovani devono immunizzarsi, un gesto per la comunità”.

In tutti i casi l’informazione cruciale non è stata ripresa: la variante Delta in Gran Bretagna ed in tutta Europa è meno aggressiva dalla precedente Alfa, la sua “letalità accertata è inferiore all’1/1000″ rispetto alla sua prima versione Alfa.

In tutti i modi Palù è stato molto coraggioso ed astuto: ha unito una notizia con una di prammatica (quando ha invitato a vaccinare i giovani), ciò è abbastanza normale  per uno che ricopre quel posto.

Peraltro non si può neanche giustificare di vaccinare i giovani ‘per tutelare gli altri’ perchè –  come ha detto il presidente degli ordini di medici – perchè anche i vaccinati contagiano:

“I vaccinati contaminano quanto i non vaccinati”

Ed i giovani, anche se si ammalano, non vanno incontro a forme gravi. Inoltre, gli eventi avversi ai vaccini sono superiori al pericolo di decesso per COVID dai 40 anni in giù. Questa affermazione si basa sui dati relativi alle segnalazioni di effetti avversi raccolte dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e pubblicate nel suo sesto Rapporto sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19, aggiornato al 26 giugno 2021.

Concludendo, la comunicazione ogni tipo di stratagemma per tenere il clima di terrore per  realizzare i propri obiettivi e tocca a noi coglierne le discrasie.

Questo è un lavoro che dobbiamo fare, perchè rimane ancora possibile una cosa in occidente: i documenti scientifici e politici sono pubblicati. E osservandoli, tutti raccontano un’altra storia.

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Osservare e cogliere la verità è già una conquista, a prescindere dall’esito.

Riguardo all’esito, non credo che i target di vaccinazione non saranno raggiunti, nonostante i gravi problemi che affliggono i vaccini (di cui non conosciamo ancora quelli che saranno a lungo termine). E’ chiaro che l’Unione Europea ci ha posto in una situazione di ricatto, ove i fondi promessi del Recovery, saranno subordinati alle campagne vaccinali.

Indispensabile comunque lottare in tutte le sedi legali e istituzionali. E, per chi ha fede –  facendo riferimento in una visione di realtà piena e non vacua -, giocarsi nella sfida odierna che è epocale,

patrizioricci by @vietatoparlare

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