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A proposito di manifestazioni e di minimizzazioni offensive della stampa di regime globalista: non lo sapevamo, ma è in atto una causa proposta dall’editore di Rubikon una rivista online fuori del coro contro il gruppo Stern / Bertelsmann, vale a dire il maggior conglomerato informativo tedesco e non solo visto che attraverso fusioni e accorpamenti è anche il maggior editore in lingua inglese, possedendo perfino il New York Times. La vicenda riguarda la famosa manifestazione di Berlino del 1 agosto dell’anno scorso alla quale hanno partecipato circa un milione di persone come le immagini mostrano in maniera inequivocabile. Tuttavia le testate del gruppo Bertelsmann citarono la presenza di appena 10 – 20 mila persone, nonostante il corteo si sviluppasse per oltre cinque chilometri. La ragione di questo assurda minimizzazione era che i manifestanti dovevano essere fatto passare non per gente contraria a misure sanitarie senza senso, non per gente che rivendicava le libertà costituzionali, ma per nazisti e negazionisti e dunque non si poteva dire che fossero un milione, occorreva farli passare come una sorta di sparuta minoranza.
In realtà come prova del gigantesco numero dei partecipanti non ci sono le foto e le riprese sia da terra che aere, ma anche le comunicazioni della polizia che ha un certo punto della mattinata ha dovuto far chiudere linee di trasporto pubblico perché già attorno a mezzogiorno le perone avevano raggiunto un numero stimato da parte delle forze dell’ordine di 800 mila persone. Naturalmente la potenza del gruppo Stern / Bertelsmann si è fatta sentire visto che su You tube sono scomparse quasi tutte le riprese e le interviste, ma in un aula di tribunale queste documentazioni non possono essere cancellate perché violano le fantasiose regole della community. E almeno i mentitori globali, la notizia dei ventimila partecipanti è comparsa in tutto il mondo, hanno buone probabilità di essere riconosciuti come tali.
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