giovedì 22 luglio 2021

Green Pass falsi, vi spieghiamo come funziona la rete di vendita sul Dark Web

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Le reti di vendita di Green Pass falsi sono sempre più frequenti all’interno del Dark Web. Il meccanismo attraverso cui i criminali fanno circolare Certificazioni verdi contraffatte è principalmente basato sull’applicazione di messaggistica istantanea come Telegram ed ha come obiettivo quello di aumentare il proprio giro di business illegale attraverso la condivisione di link. Scopriamo, quindi, come funziona questa rete di vendita sul Dark Web e quali siano le strategie che vengono adottate per contrastare questo fenomeno.

Green Pass falsi in vendita sul Dark Web

Il meccanismo di Certificazione verde europeo permette ai cittadini di spostarsi fuori dai confini nazionali, oltre a poter partecipare a eventi sia di natura pubblica che privata. Disponibile per tutti coloro che hanno ricevuto il ciclo completo di vaccinazione contro il COVID-19, il Green Pass ha catturato l’attenzione generando una serie di truffe online, fino ad arrivare alla vendita illecita di Green Pass falsi.

La Guardia di Finanza ha scoperto dieci canali Telegram al cui interno erano iscritte centinaia di migliaia di persone. I canali in questione avevano come principale obiettivo quello di reindirizzare gli utenti verso il Dark Web, luogo in cui si effettuava la compravendita di Green Pass contraffatti. La scoperta di questi canali è stata possibile grazie a nuovi strumenti di investigazione che comprendono sia Bot che Avatar. Un vero e proprio sistema dinamico e innovativo che effettua un monitoraggio in tempo reale delle minacce presenti in rete.

Come vengono creati i Green Pass falsi

I Green Pass falsi sono al centro di questo nuovo business criminale e, come le versioni originali, riportano dati identificativi del vaccinato con relativo QR Code, appositamente generato, nonché il numero che contraddistingue il lotto di origine della prima ed eventuale seconda dose del vaccino. Ovviamente, nel caso dei Green Pass sul Dark Web tutti i dati sono falsi e in caso di eventuale controllo la persona coinvolta rischia una vera e propria denuncia penale, alla quale può seguire una causa in tribunale.

Trattandosi di Dark Web, i certificati digitali generati dai cyber criminali possono essere recapitati anche a chi risiede nei paesi extra UE come Stati Uniti, Regno Unito e Svizzera senza nessun problema. A livello di pagamento, invece, sono generalmente richieste criptovalute come Bitcoin ed Ethereum.

Come accedere e comprare nel Dark Web

Per accedere al Dark Web è necessario utilizzare strumenti appositi come il browser Tor (The Onion Router). Una volta installato nel computer è possibile utilizzare un motore di ricerca come DuckDuckGo oppure Torch per accedere ai contenuti disponibili nel Surface Web, l’Internet che visitiamo quotidianamente, o in alternativa a contenuti non indicizzati presenti nel Deep Web.

Per accedere ai siti in cui vengono venduti Green Pass falsi è necessario visitare il Dark Web, una frazione molto piccola del web. Una sezione separata difficilmente accessibile basata su Darknet, ovvero reti chiuse. Tor è la rete Darknet più popolare e conosciuta e utilizzata in tutto il mondo basata su un network decentralizzato costituito da alcune migliaia di server sparsi per il mondo.

Per vedere i siti presenti nel Dark Web è necessario, generalmente, avere un link che termina con l’esatto dominio .onion. Proprio per questo motivo, la maggior parte dei collegamenti ipertestuali viene condivisa attraverso piattaforme di messaggistica istantanea come Telegram, in quanto non indicizzate da nessun motore di ricerca.

Effettuato l’accesso al link, la piattaforma di compravendita davanti agli occhi dell’utente è una sorta di negozio online in cui è possibile dialogare con il venditore e concludere la transazione. In questi negozi illegali presenti nel Dark Web si trovano in vendita prodotti o servizi come i Green Pass falsi.

Concordato il prezzo e tutte i dettagli, il pagamento avviene attraverso l’utilizzo di criptovalute. Per garantire il totale anonimato, gli utenti sono soliti procedere alla creazione di un nuovo portafoglio per ogni transazione con strumenti come Electrum, senza ovviamente aggiungere informazioni reali. La transazione, a questo punto, può avvenire entrando nel proprio account del negozio e aggiungendo fondi di Bitcoin o altra criptovaluta. Dopo che sono stati aggiunti i fondi necessari per procedere all’acquisto, l’utente può completare l’acquisto come avviene in un classico marketplace.

Non solo Green Pass falsi, ma anche vaccini

Ricordiamo, inoltre, che in aggiunta al Green Pass falso, i cybercriminali si sono preparati anche per quanto concerne i vaccini. Tra i canali bloccati dalla Guardia di Finanza vi erano link che permettevano di acquistare fiale dei vaccini Pfizer-​BioNTech, Moderna, Astrazeneca, Johnson & Johnson e Sinopharm e Sputnik V con prezzi tra 65 e 85 euro a fiala. Per coloro che alla ricerca di un servizio “all-inclusive”, i cyber criminali garantivano anche tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerata e certificato di avvenuta vaccinazione.

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