Il nero si fece bianco, la luna rischiarò e anche le acque, dapprima limacciose, presero il colore della luce. La dimensione taumaturgica di Mario Draghi, e non c’è dubbio che di miracoli l’Italia abbia un grande bisogno, già produce effetti nella pubblicistica più avanzata dei commentatori esperti.
infosannio.com Antonello Caporale – Il Fatto Quotidiano)
Il potere più grande e invidiato del super Mario è di far cogliere, rispetto alla realtà fattuale, un rinnovato spirito di osservazione e un differente punto di vista.
È persino banale considerare che il Recovery plan, questa rinascita nella quale tutti confidiamo, lo scriverà di suo pugno e nessuno, proprio nessuno, chiederà di leggere, figurarsi! Sembrerebbe un atto di superbia, un inutile segno dell’arroganza della politica, già miseramente fallita, voler sindacare sul lavoro al quale Lui è chiamato per salvarci dalle tenebre. E mentre ci salverà, chino sulla calcolatrice, tra gli assi e le ascisse, diagrammi, curve Istat e curve Pil, e sfornerà progetti inchiavardandoli tra gli Appennini e il mare, i problemi quotidiani che prima affannavano gli “incompetenti”, e mettevano ansia e dolore e rabbia e polemiche e creavano tempeste di parole, avranno un corso più regolare, più neutro, più addomesticato.
Non sappiamo se Domenico Arcuri, il nome più attaccato e l’uomo forse più odiato, continuerà a gestire la struttura commissariale dell’emergenza. Sappiamo però che difficilmente il corso della vaccinazione subirà uno scatto di tipo israeliano. Andrà avanti o resterà boccheggiando ferma al palo, ubbidendo alla consistenza degli invii che, come sappiamo, sono nelle mani delle case farmaceutiche alle quali l’Unione europea degli eccellenti ha concesso ogni sorta di insindacabilità. Quindi se rimarrà al suo posto perfino Arcuri, beato lui!, godrà di un atteggiamento compassionevole. Se neanche super Mario sarà riuscito a vaccinarci tutti in un mese, Arcuri quale colpa avrà?
E così il reddito di cittadinanza, se come presumiamo rimarrà al suo posto, non sarà il bersaglio di nessuno. Sarà derubricato al minimo tributo offerto ai Cinquestelle e tutti felici e contenti.
Capiamoci: il governo dei migliori sostenuto dal Parlamento dei peggiori godrà del gotha dei ministri. Il peggiore di quest’ultimo governo sarà migliore del predecessore. Per via del diverso punto di vista sospettiamo che se per caso si confermerà l’allungamento del blocco dei licenziamenti, per non far esplodere nelle piazze il Paese, lo intesteremo all’anima socialista (che pure c’è anche se non si vede) del liberale Draghi, e saranno applausi.
E i sussidi, questa miriade di bonus, la linea assistenzialistica del Conte II, saranno registrati come debito cattivo oppure buono? E se persino super Mario dovesse rinunciare al Mes, sempre per ragioni di opportunità, quale Renzi gli si scaglierà contro? E se dovesse star fermo sulla prescrizione giacché i Cinquestelle tirano di qua e Forza Italia di là, chi si permetterà di negare che un governo di tutti debba per forza godere di un equilibrio più avanzato e senza moto?Diremo che il super lodato super Mario, naturalmente “in sintonia col Vaticano” (mentre quello di prima era sostenuto dalla “rete oscura dei cardinali”) una cosa davvero dovrà fare: il Recovery.
A noi interessa solo quello e già ora possiamo dire che sarà bellissimo.
Cambiato il punto di vista, cambia la prospettiva. Certo, ci sarà sempre il malandrino che domanderà: ma mica sarà un effetto ottico? Gli risponderemo: vattelapesca.
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