giovedì 18 febbraio 2021

Chi sono i misteriosi faccendieri che propongono fiale di vaccino a mezzo mondo, compreso Zaia?

Un milione di dosi di purissimo AstraZeneca offerti da un intermediario brasiliano all’ ufficio del commissario all’emergenza Domenico Arcuri. 

infosannio.com (Marco Bresolin Fabio Poletti – la Stampa)

Un’altra offerta pronta per il Pirellone in Lombardia assai consistente. Spiega l’intermediario che giura di avere società in Svizzera e in Italia: «Volete Pfizer, ce l’ho! AstraZeneca in questo momento ho qualche problema. Però se Ema lo autorizzasse ho pronto anche lo Sputnik. Ho già i contratti».

Poi ci sono le 27 milioni di dosi, in due tranche da 12 e 15 milioni, che il Governatore veneto Luca Zaia giura di poter comperare in un amen e per cui ha chiesto autorizzazione a Roma. «Ce le hanno offerte intermediari di un’azienda che collabora già con noi, fornendoci altri medicinali», assicurano da Palazzo Balbi.

Senza sprofondare nel dark web sembra che ci siano vaccini ovunque, basta chiederli.

Un mercato parallelo che vorrebbe saltare alla giugulare di Stati e Regioni che fanno fatica a trovare vaccini. Ma questi intermediari sono veramente affidabili? Le case farmaceutiche prendono le distanze e l’ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) ha aperto un’ inchiesta dopo aver ricevuto una serie di denunce da parte delle autorità pubbliche di diversi Stati Ue.

Sotto la lente dell’ Olaf ci sono offerte per circa 250 milioni di dosi con richieste di denaro che superano i 2 miliardi di euro. «Si tratta di truffe» ripetono dagli uffici di Bruxelles dell’Olaf. Vaccini contraffatti o, nella stragrande maggioranza dei casi, millanterie: spediscono qualche campione del vaccino, chiedono il versamento di un acconto, poi spariscono.

E in effetti vien da chiedersi come sia possibile che sul mercato europeo, dove nel primo trimestre di quest’ anno arriveranno tramite i canali ufficiali 100 milioni di dosi, ci sia una così ampia disponibilità di fiale sottobanco. Il mediatore “lombardo”, non senza qualche lacuna ha una sua spiegazione: «Io li compero dai rivenditori. Anche a Dubai. Certo i prezzi lievitano. C’è la logistica e una filiera. Da me il vaccino Pfizer costa 75 euro (quasi 4 volte tanto, ndr). Ma in una settimana, massimo 10 giorni, posso darvi tutto quello che volete».

L’intermediario aveva agganciato l’ex sondaggista Luigi Crespi e il commercialista Alessandro Arrighi, ritenendo che avessero rapporti in Regione. Loro sono filati da Piazza Pulita su La7 e ora dicono: «Magari non ci saranno reati ma è immorale e disgustoso».

L’intermediario insiste e giura di giocare a carte scoperte: «Le aziende produttrici dopo che hanno onorato l’accordo con la Ue possono vendere a chiunque. Non so se le Regioni possono comperare…».

AstraZeneca, dalla sede centrale di Basiglio alle porte di Milano, smentisce e teme che si tratti di vaccini contraffatti. Spiega la responsabile dei rapporti coi media Ilaria Piuzzi: «Abbiamo sentito anche noi le dichiarazioni del governatore veneto. Per quanto ci riguarda è impossibile. Non esistono mercati paralleli. Non ci sono intermediari. Non possiamo vendere a privati, singoli Stati o enti locali. Ci sono vincoli precisi nel contratto con la Ue. Per tutelarci abbiamo fatto un esposto al Nas dei carabinieri».

Sulla stessa linea anche Pfizer: «Non stiamo fornendo il nostro vaccino al mercato privato in questo momento – spiega a “La Stampa” una portavoce dell’ azienda americana -.

Durante le pandemia, i nostri contratti sono con i governi. È importante che i vaccini rimangano all’ interno della catena di fornitura stabilita». Ma allora da dove arrivano i vaccini sventolati da Zaia? Il governatore ha parlato di «due diversi lotti» da altrettante società che hanno già ottenuto il via libera dall’ Ema. Che al momento sono tre: Moderna, Pfizer/BioNTech e AstraZeneca.

Due su tre smentiscono l’ esistenza di questi canali e Moderna ha appena annunciato all’ Ue un rallentamento delle consegne a febbraio in seguito a una serie di problemi.

Nei giorni scorsi il premier ceco Andrej Babis ha rivelato in Parlamento di aver ricevuto (e rifiutato) un’ offerta per acquistare il vaccino di AstraZeneca da un intermediario basato a Dubai. Alla firma del contratto chiedeva un acconto pari al 50%. Prendi i soldi e scappa.

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