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1/02/2021 – In questi giorni i popoli europei sono tutti uniti nel segno della protesta. Da Parigi a Vienna, da Madrid a Praga, passando per la città simbolo dell’Unione Europea, Bruxelles.
Che cosa chiedono i manifestanti? La cancellazione delle restrizioni che i governi dei singoli paesi impongono ormai da mesi e che stanno portando alla catastrofe economica e sociale fasce sempre più consistenti di popolazione. Ricordiamo che in numerosi Stati le attività commerciali lavorano con orari ridotti e vige il coprifuoco dalle 22/23 fino alle 5 del mattino. Nei Paesi Bassi il coprifuoco non veniva istituito dai tempi della Seconda guerra mondiale.
In Belgio centinaia di persone sono scese per le strade della capitale Bruxelles per gridare il loro disappunto nei confronti delle misure anti-covid. Più di 400 persone sono state trattenute dalle forze dell’ordine. Nei giorni scorsi le proteste erano scoppiate anche nei Paesi Bassi, provocando la reazione violenta della polizia.
In Austria circa 5mila persone si sono ritrovate nei pressi del palazzo imperiale Hofburg e la residenza del cancelliere Sebastian Kurz, brandendo cartelli con scritto “Kurz muss weg” (Kurz deve andarsene). Tra i manifestanti anche simpatizzanti dell’FPO, partito fortemente critico nei confronti delle misure restrittive del governo. Anche in questo caso polizia è intervenuta per disperdere i manifestanti.
A Parigi i cittadini sono scesi in piazza per manifestare non solo le restrizioni anti-Covid19 anche per chiedere la cancellazione di una legge che impedirebbe la registrazione di immagini riguardanti l’operato della polizia. La legge viene contestata anche perché, se dovesse essere approvata, potrebbe garantire l’impunità alla brutalità delle forze dell’ordine. Secondo il ministero dell’Interno in tutta la Francia hanno manifestato oltre 32mila persone, anche se per gli organizzatori delle proteste la partecipazione sarebbe stata più alta. Sulla controversa legge in Francia, Byoblu24 ha realizzato un’intervista esclusiva al regista e giornalista indipendente David Dufresne.
In Danimarca, nella città di Aahrus, numerose persone hanno espresso la loro contrarietà alle decisioni del governo relative al lockdown gridando “Libertà per la Danimarca, ne abbiamo abbastanza”.
Sempre più persone scendono in piazza, ma quando la loro voce sarà ascoltata?
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