mercoledì 24 febbraio 2021

19-20 febbraio l’atto di vendita e nel 1674, Nieuw Amsterdam diventa New York

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Ieri 19 febbraio l’atto di vendita e da oggi 20, ma del 1674, Nieuw Amsterdam diventa New York

Questo giugno New York City eleggerà un nuovo sindaco. Tanti democratici vogliono succedere a De Blasio. Nella metropoli americana più nota e forse amata al mondo, Trump è una parolaccia. La squadra di pretendenti è grande e variopinta. Tra i possibili sindaci, Raymond McGuire di Wall Street, che potrebbe essere il secondo sindaco di colore di NYC. Al centro della campagna elettorale di fatto già in corso, ci sono la pandemia, i problemi razziale interni e un piano di ripresa economica per la ‘Grande mela’.
Perché New York, per nascere come tale, 347 anni fa è costato un mucchio di soldi.

Le guerre anglo-olandesi

Il 19 febbraio 1674 viene siglato il trattato di Westminster che pone fine alla III guerra anglo-olandese. L’origine dei conflitti risaliva al 1651, a quando l’Inghilterra era ancora governata da Oliver Cromwell.

La piccola colonia sul fiume Hudson

I primi a raggiungere l’attuale territorio di New York furono gli olandesi nel primo decennio del XVII secolo. La principale ricchezza il cui commercio in Europa era particolarmente lucroso era la pelle di castoro e ben presto si sviluppò un piccolo insediamento militare e commerciale. Dieci anni dopo ad interessarsi della zona furono anche i ‘pellegrini’ inglesi approdati con il «Mayflower», ma per difficoltà nella navigazione preferirono fermarsi più a sud, a Cape Cod e nella zona dell’attuale Boston. Tuttavia, per la posizione strategica alla foce del fiume, per le condizioni climatiche favorevoli (cioè l’assenza di ghiaccio nei mesi invernali) e per il fatto che la baia poteva ospitare numerose navi e pontili di scarico, un certo interesse rimase.
Per difendersi quindi sia dai nativi e sia dagli inglesi, gli olandesi tra il 1625 e il 1628, costruirono due piccole fortificazioni per controllare la baia e l’accesso al fiume. In quegli anni fu anche concluso il primo trattato tra i nativi americani (ossia la tribù dei Lenape) e i coloni europei: fu pagata ai nativi una piccola somma di denaro per la concessione dei terreni, ma dal fatto nacque anche la leggenda che l’isola di Manhattan fosse stata scambiata con perline o altri oggetti di scarso valore.

Prima la conquista militare poi i soldi

Nel 1664 però una piccola flotta inglese penetrò nel porto di Nieuw Amsterdam provocando lo scoppio della II guerra anglo-olandese che si sarebbe conclusa nel 1667 con la cessione agli olandesi di parti di territorio indonesiano e delle Molucche e l’occupazione della foce dell’Hudson, America.

Nieuw Amsterdam, Nieuw Orange e poi New York

III guerra anglo-olandese, nel 1673 gli olandesi ripresero possesso di Nieuw Amsterdam, che era stata occupata dagli inglesie da loro ribattezzata New York. Il nuovo nome olandese divenne allora Nieuw Orange e la città, che in precedenza era stata solo un territorio amministrato dalla Compagnie delle Indie, divenne a tutti gli effetti suolo olandese con la nomina ufficiale di un governatore. In un certo senso troppo tardi, perché alla fine della guerra la città tornò nuovamente inglese, mentre l’Olanda mantenne invece i suoi possedimenti in Estremo Oriente e in Sud America.
Già dal 1625 però, esattamente un secolo dopo che il navigatore italiano Giovanni da Verrazzano aveva compiuto le prime esplorazioni nella baia, una città di concezione europea era stata comunque fondata nel Nuovo continente ed era diventata in breve tempo un centro commerciale e strategico della massima importanza, tanto da essere contesa a lungo da due potenze. Soprattutto, in momento in cui l’’Europa era messa a ferro e fuoco dalle guerre di religione e dall’intolleranza, stava nascendo un modello nuovo di convivenza sociale che ancora esercita attrazione.

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