venerdì 1 gennaio 2021

L’OMS ha appena modificato la definizione di immunità di gregge. Adesso si acquisisce solo con la vaccinazione

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Jeffrey A. Tucker
aier.org

Non avete a volte la sensazione che stia succedendo qualcosa di sospetto? Sullo stesso argomento, voglio dire. Se non è una cosa è un’altra.

Il coronavirus sopravviveva sulle superfici e poi no. Le mascherine prima non funzionavano, poi funzionavano di nuovo e poi hanno smesso di funzionare. C’è una trasmissione asintomatica, solo che non c’è. I lockdown sono efficaci per controllare il virus, solo che non lo sono. Tutti i positivi sono malati asintomatici ma, ops, i test PCR sono assolutamente inattendibili perché non erano mai stati intesi come strumenti diagnostici. Tutti sono in pericolo per il virus, ma non lo sono. Si diffonde nelle scuole, ma anche no.

Si diffonde. Ogni giorno. Non c’è da stupirsi che così tanta gente abbia smesso di credere a ciò che dicono le “autorità sanitarie pubbliche.” Insieme ai governatori e agli autocrati che eseguono i loro ordini, queste stesse autorità hanno deciso di toglierci la libertà e i diritti umani e si aspettano che noi le ringraziamo per averci salvato la vita. Ad un certo punto, quest’anno, (per me era stato il 12 marzo) la vita ha iniziato a sembrarmi come un qualunque romanzo distopico di vostra scelta.

Bene, ora ho un’altra prova da aggiungere al mucchio delle cose che puzzano. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, per ragioni sconosciute, ha improvvisamente cambiato la sua definizione di un concetto fondamentale dell’immunologia: quello dell’immunità di gregge. Questa scoperta era stata una delle maggiori conquiste della scienza del XX secolo: la teoria era gradualmente emersa negli anni ’20, per poi farsi sempre più raffinata nel corso del XX secolo.

L’immunità di gregge è un fenomeno affascinante che si può analizzare in termini strettamente biologici o statistici, a seconda dell’approccio preferito. (Non è certamente una “strategia,” quindi ignorate qualsiasi fonte mediatica che la descrive come tale). La prima cosa che, sulla base delle osservazioni empiriche, ci insegna l’immunità di gregge è che i virus respiratori sono o diffusi e per lo più lievi (quello del comune raffreddore) o molto gravi e di breve durata (Ebola).

Come mai? Perchè quando un virus uccide il proprio ospite, quando cioè un virus sovraccarica la capacità dell’organismo di integrarlo, il virus muore con l’ospite e perde la capacità di replicarsi. Più questo accade, meno il virus si diffonde. Se il virus non uccide il suo ospite, può infettarne altri con tutti i mezzi consueti. Quando si viene infettati da un virus l’organismo reagisce e il sistema immunitario codifica l’informazione in modo da creare immunità nei suoi confronti. Quando questo succede in un numero sufficiente di persone (e ogni caso è diverso, per cui non è possibile dare delle percentuali precise, soprattutto visto il grandissimo numero di immunità crociate) il virus perde la sua caratteristica pandemica e diventa endemico, cioè prevedibile e gestibile. Ogni nuova generazione incorpora questa informazione attraverso una continua esposizione.

Questo è ciò che si potrebbe chiamare una lezione introduttiva alla Virologia/Immunologia. È ciò che si legge in ogni libro di testo. È un concetto che viene insegnato da almeno ottant’anni nelle ore di biologia delle medie superiori. Osservare il funzionamento di questo fenomeno evolutivo è una cosa meravigliosa perché ci fa toccare con mano come l’organismo umano si sia adattato alla presenza di agenti patogeni, in modo efficace e senza razioni spropositate.

La scoperta di questa affascinante dinamica della biologia cellulare è uno dei motivi principali per cui la medicina è diventata così efficiente nel XX secolo. Abbiamo mantenuto la calma. Abbiamo gestito i virus con  un approccio professionale medico-paziente. Abbiamo evitato la tendenza medievale a farsi prendere dal panico e abbiamo usato razionalità e intelligenza. Anche il New York Times riconosce che l’immunità naturale è una potente difesa nei confronti del Covid-19, il che non è per nulla sorprendente.

Finché, un giorno, quella strana istituzione chiamata Organizzazione Mondiale della Sanità (un tempo gloriosa per il suo ruolo nell’eradicazione del vaiolo) ha improvvisamente deciso di cancellare una nozione riportata da tutti i testi di virologia. Ha letteralmente cambiato la scienza con un approccio tipicamente sovietico. Con il tasto “Canc” ha eliminato dal proprio sito web ogni riferimento all’immunità naturale. Come se non bastasse, ha anche descritto in modo errato la struttura e il funzionamento dei vaccini.

Per chiarezza, cercherò di essere il più preciso possibile. Ecco il sito web dell’OMS come si presentava il 9 giugno 2020. Potete vederlo qui su Archive.org. Dovete spostarvi in fondo alla pagina e cliccare sulla domanda riguardante l’mmunità di gregge. Vedrete quanto segue.

 
L’immunità di gregge è la protezione indiretta da una malattia infettiva, si verifica quando una 
popolazione diventa immune tramite vaccinazione o immunità acqusita da previa infezione. 
Questo significa che anche persone non infette o in cui l’infezione non ha indotto una risposta 
immunitaria sono comunque protette, perchè le persone immuni intorno a loro possono fare da 
tampone fra loro e gli infetti. La soglia per l’instaurazione dell’immunità di gregge per il 
Covid-19 non è ancora chiara.

Nel complesso, è una descrizione piuttosto accurata. Anche l’affermazione che la soglia “non è ancora chiara” è corretta. Ci sono immunità crociate fra il Covid e gli altri coronavirus e c’è la memoria delle cellule T che contribuisce all’immunità naturale.

Alcune stime della soglia sono basse, anche meno del 10%, il che è ben lontano dalla stima prevista del 70% di popolazione immune ai virus, che è lo standard in campo farmaceutico. La vita reale è molto più complicata dei modelli, economici o epidemiologici. La vecchia definizione dell’OMS è abbastanza precisa, anche se “popolare.”

Tuttavia, in uno screenshot del 13 novembre 2020, leggiamo la seguente nota, che farebbe presumere che gli esseri umani non abbiano affatto un sistema immunitario, ma che si debbano interamente affidare a Big Pharma e farsi iniettare nel sangue i suoi intrugli.

L’immunità di gregge, conosciuta anche come immunità di popolazione è un concetto usato 
nelle vaccinazioni, secondo cui una popolazione può essere protetta da un certo virus se viene 
raggiunta una determinata soglia di vaccinazione. L’immunità di gregge si consegue proteggendo
 la gente da un virus, non esponendola ad esso.

In pratica, questa nota dell’Organizzazione Mondiale della Sanità cancella di colpo migliaia di anni di coesistenza fra esseri umani e agenti patogeni. Da questo si può solo dedurre che tutti noi non siamo altro che  tabule rase senza alcuna possibilità di miglioramento, su cui l’industria farmaceutica appone la propria firma.

In effetti, questo cambiamento dell’OMS ignora e addirittura spazza via 100 anni di progressi medici in virologia, immunologia ed epidemiologia. È un passo assolutamente non scientifico, un vero e proprio regalo all’industria dei vaccini, esattamente quello che, secondo i teorici della cospirazione, l’OMS ha fatto fin dall’inizio di questa pandemia.

Ancora più strana è l’affermazione che un vaccino proteggerebbe le persone da un virus, piuttosto che esporle ad esso. In realtà un vaccino funziona proprio stimolando il sistema immunitario attraverso l’esposizione [al virus o a parti di esso]. Le motivazioni di un’affermazione del genere non riesco francamente a comprenderle. Questo concetto è noto da secoli. Semplicemente, non c’è modo per la scienza medica di sostituire completamente il sistema immunitario umano. Si può solo cercare di stimolarlo, attraverso quella che una volta si chiamava inoculazione.

Traete voi le votre conclusioni. È un segno dei tempi. Da quasi un intero anno, i media ci dicono che la “scienza” ci impone di rispettare i suoi dettami, che vanno contro ogni principio del liberalismo e contro ogni aspettativa di poter vivere in mondo moderno liberamente e con la certezza dei propri diritti. Poi la “scienza” ha preso il sopravvento e i nostri diritti vengono soppressi. E ora la “scienza” sta di fatto cancellando la sua stessa storia, passando un tratto di penna sopra le sue stesse scoperte scientifiche per sostituirle con qualcosa di fuorviante, nel migliore dei casi, o di palesemente falso nel peggiore.

Non so dire perché l’OMS abbia fatto questo. Dati gli eventi degli ultimi nove o dieci mesi, è comunque ragionevole supporre che la decisione sia stata politica. Fin dall’inizio della pandemia, quelli che patrocinavano il lockdown e soffiavano sul fuoco dell’isteria da coronavirus si erano opposti all’idea dell’immunità di gregge, insistendo invece sul fatto che avremmo dovuto vivere in isolamento fino allo sviluppo di un vaccino.

Ecco perché la Grande Dichiarazione di Barrington, scritta da tre dei più autorevoli epidemiologi del mondo, che sosteneva l’opportunità di abbracciare il fenomeno dell’immunità di gregge come modo per proteggere i più vulnerabili e ridurre al minimo i danni alla società era stata accolta con tanto astio. Ora vediamo anche l’OMS soccombere alle pressioni politiche. Questa è l’unica spiegazione razionale per la modifica della definizione di immunità di gregge, così com’era nota fin dal secolo scorso.

La scienza non è cambiata, solo la politica. Ed è proprio per questo che è pericoloso e mortale delegare la gestione dei virus alle forze della politica. Alla fine, anche la scienza si piega alla doppiezza di una politica asservita a Big Pharma.

Quando gli attuali libri di testo, quelli che gli studenti usano all’università, contraddicono le ultime dichiarazioni ufficiali delle autorità politiche, nel bel mezzo di una crisi in cui la classe dirigente sta chiaramente tentando di assumere un potere permanente, allora abbiamo un problema.

Jeffrey A. Tucker

fonte: aier.org
Link: https://www.aier.org/article/who-deletes-naturally-acquired-immunity-from-its-website/

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