mercoledì 27 gennaio 2021

Il giorno della memoria… e non dei falsi

Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa dell’Unione Sovietica liberava il campo di sterminio di Auschwitz. Per questo oggi è il giorno nel quale ricordiamo lo sterminio degli ebrei, ma anche dei rom e di tutti i popoli e le persone che il nazismo considerava sua nemiche o semplicemente inutili al suo progetto di dominio sull’umanità. 



Oggi è il Giorno della Memoria e ricordare significa prima di tutto chiedersi come sia stato possibile che un progetto criminale, mostruoso fin dai suoi primi intenti, come quello nazista, come abbia potuto conquistare il cuore dell’Europa e espandersi fino ai suoi confini.

Bisogna ricordare l’infame imbroglio di chi si presentò come voce del popolo e deformando e stravolgendo parole che sembravano giuste, come ci ricordava Brecht, negò la vita a milioni di persone e con esse negò ogni principio di giustizia e solidarietà umana.

Non genericamente l’odio , ma un progetto politico razzista reazionario sostenuto dai grandi padroni, che voleva riprodurre in Germania il fascismo che già schiacciava l’Italia, questo bisogno ricordare del nazismo.

E ricordare significa ringraziare l’Armata Rossa e l’Unione Sovietica per aver dato il contributo determinante alla sconfitta del nazifascismo in Europa. “Non basteranno il tempo e le persone per ringraziare l’Armata Rossa“, scrisse Hemingway.

Se non ci fosse stata la resistenza al prezzo di venti milioni di morti del popolo sovietico, Hitler avrebbe probabilmente vinto la guerra e in ogni caso dominato l’Europa per un tempo tale che l’orrore di Auschwitz sarebbe stato infinitamente più vasto.

Quando le SS rastrellavano una popolazione la prima cosa che intimavano era: fuori gli ebrei ed i comunisti, che poi venivano assieme trucidati. Furono i comunisti le prime vittime politiche, ma anche gli indomabili avversari del nazifascismo. Il voto del Parlamento Europeo che equipara comunismo e nazismo, vittime e carnefici, è un insulto alla memoria e alla verità ed una miserabile operazione negazionista.

Thomas Mann scrisse che chi equipara comunismo e nazifascismo “puό presentarsi come democratico ma, in verità e nel profondo del cuore, egli è già fascista e di sicuro combatterà il fascismo in apparenza ed ipocritamente, ma con tutto l’odio soltanto per il comunismo.

Il rigurgito di fascismo e razzismo oggi in Europa è anche figlio dell’anticomunismo che da decenni si diffonde e afferma, proprio nel continente che ottenne la sua liberazione grazie anche all’ Armata Rossa e alle lotte partigiane.

Ecco perché oggi Giorno della Memoria bisogna ricordare e combattere i falsi che hanno hanno cancellato la verità e ridato forza ai mostri del passato.

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