domenica 3 gennaio 2021

Le democrazie sono insostenibili? Il new Great Reset

 https://www.attivismo.info

di Ettore Gotti Tedeschi

Negli Usa sembra che  qualcuno stia pensando di contrapporsi  al vincente dirigismo totalitario cinese, inventandosi una forma di dirigismo totalitario  occidentale, con la scusa del Covid e l’opportunità di attuare un altro nuovo GreatReset. Detto new Great Reset sembra proporsi obiettivi altamente umanitari, giusti, buoni, salvifici. Esattamente come se li proponeva 50 anni fa l’old GreatReset, cioè il Nuovo Ordine Mondiale di Kissinger , un po’ utopistico  e un po’ contrario  a leggi naturali. Pertanto fallito. E nonostante il suo fallimento,  invece di  pensare a perché è successo, viene oggi   proposta  una versione aggiornata, ma pressoché  identica, di nuovo-nuovo ordine mondiale .

Questo nuovo progetto di Reset si propone di ripensare la finanza, privilegiando  la società (cioè gli  stakeholders) verso i capitalisti azionisti (gli shareholders), imponendo un nuovo modello economico sostenibile ambientalisticamente. Esattamente come il NOM di 50anni fa, stavolta agevolato dal  digitale, dalla intelligenza artificiale, dal  5G , ecc. . Ma  stavolta anche  con la “minaccia” di nuove pandemie, se non si realizzasse tutto ciò in una forma di cooperazione globale. Ora, tutto ciò potrebbe anche andar bene, se non fosse che dimentica che ciò che è successo fino ad oggi è proprio dovuto  agli errori  del primo  Reset, cioè  al  fallimentare old Great Reset di 50 anni fa . E’ questo infatti che  ha provocato una  innaturale ed insostenibile crescita economica, iper-consumismo e delocalizzazone delle produzioni in Cina , che han  creato il problema ambientale, il maxi debito e infinite bolle. La delocalizzazione ha anche però creato il gigantesco potere cinese che spaventa. Per fronteggiarlo ora  si pensa al Reset n° 2. Che lascia intendere  una proposta di  un totalitarismo occidentale al posto della vecchia democrazia, inefficace e perdente.

Il sospetto che fa nascere il progetto di GreatReset è duplice.

Il primo si riferisce al sogno del capitalista “nudo”, cioè  “statalizzarsi” per controllare il mercato. Ciò diventa possibile grazie al Covid che, creando una serie di paure (di morire, impoverirsi), giustifica e  fa accettare ogni soluzione ed accelera le implementazioni .

Il secondo, e conseguente sospetto, è che con questo Reset si stia concependo un nuovo sistema capitalistico occidentale per contrastare quello orientale, trasformando il capitalismo liberista  occidentale (perdente ) in capitalismo dirigista socialista,  in grado di contrapporsi a quello cinese totalitario (e vincente). Infatti il modello capitalistico  autoritario cinese ha   dimostrato di esser vincente  verso quello democratico, in un momento come quello attuale di crisi economico finanziaria , sociale, sanitaria, politica, ecc. Perché appunto è autoritario.

In questi ultimi mesi si direbbe che l’autoritarismo  pragmatico funzioni meglio  (ohimè) di democrazie mature, stanche  e un po’ “anarchiche”, come è stato dimostrato in Europa, ma anche negli USA, da da almeno un decennio, ma soprattutto  negli ultimi 9 mesi, grazie alla pandemia.

Cosicché  chi ha immaginato detto nuovo Reset, con la scusa di volere realizzare una solidarietà distributiva, altruistica, concepita dai nuovi benefattori dell’umanità, sta probabilmente concependo, con una astuta manovra, la strategia di adattamento del capitalismo al modello competitivo necessario in questi tempi.

Certo per convincere tutti  aveva bisogno di un “rating etico“, di una legittimazione morale  da parte della  massima autorità morale al mondo. E con il Covid   è  più facilmente imponibile, senza discussioni  e senza più  eccessive riserve morali.

Tra occidente ed oriente potrebbe ora iniziare  una nuova “guerra fredda”, ma stavolta,  differentemente da quella USA – URSS  (dal dopoguerra  al crollo del muro di Berlino), dove si confrontò il dirigismo economico pianificato sovietico (che perdette ), con la libertà di  mercato americano (che vinse), oggi il confronto potrebbe essere  tra un dirigismo economico totalitario cinese, già sperimentato, con un neo-modello sperimentale, dirigistico economico-sanitario american-europeo. Tutto fondato su sistemi, modelli, struttura tecnologie ecc. e per  nulla fondato sull’uomo che dovrebbe usarli.
Poveri  Papi san Giovanni Paolo II e Benedetto  XVI. Quante  raccomandazioni sprecate …


Tratto da:
http://www.rinascimentoeuropeo.org/democrazie-insostenibili-di-ettore-gotti-tedeschi/

 

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