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Questa mattina sotto impulso dell’ indignazione per il vergognoso arresto di Dana Lauriola, che segue di pochi mesi quello di Nicoletta Dosio, sono andato a cercare immagini della lunga lotta NoTav, alla quale mi onoro di appartenere.
Mi sono così imbattuto in questa foto di una manifestazione in Valle Susa di almeno una decina di anni fa. Io ero appena intervenuto contestando la logica stessa delle Grandi Opere, di cui il TAV Torino Lione è una delle più infami.
Le Grandi Opere non portano lavoro, ma devastazione ambientale, spreco di danaro pubblico e corruzione e poi repressione violenta di chi giustamente si oppone ad esse. Il lavoro vero è quello che costruisce ospedali, scuole, case, che risana l’ambiente e il territorio, che non toglie diritti ma li dà. E la politica cambierà solo quando chi governa capirà e farà tutto questo, cioè quando si romperà la catena che unisce nella stessa politica degli affari centro destra e centro sinistra.
Questo più o meno avevo detto allora e subito dopo di me era intervenuto Beppe Grillo. Il quale cominciò il suo intervento dicendo che quanto avevo affermato era interamente contenuto negli scopi e nell’azione del Movimento Cinquestelle. Da qui la mia risata un poco sorpresa che si vede nella foto.
Dopo poco più di dieci anni, un governo di cui i cinque stelle sono parte fondamentale manda avanti il TAV Torino Lione, nonostante oramai tanti organismi nazionali ed internazionali abbiano classificato negativamente l’Opera. Anzi Conte ha fatto del TAV uno dei primi punti sui quali spendere i soldi del Recovery Fund.
Questo stesso governo continua e persino aggrava la repressione poliziesca contro i NOTAV, mentre la magistratura torinese usa contro di essi i metodi del Codice Rocco, ministro silente della giustizia il cinquestelle Bonafede.
Confesso che dopo quel suo intervento pensai che forse Beppe Grillo e i cinque stelle avrebbero potuto essere una forza di cambiamento. Mi ero proprio sbagliato, non era vero. Il governo attuale di cui Grillo è entusiasta estimatore fa in Valle Susa, e non solo lì, la stessa sporca politica dei suoi predecessori.
Signor Grillo ora lei non mi fa più ridere.
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