domenica 27 settembre 2020

LONDRA NON SI PIEGA ALLA DITTATURA SANITARIA: MANIFESTAZIONE IMPONENTE CONTRO IL LOCKDOWN

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Si sono dati appuntamento oltre 15 000 persone nel centro di Londra per esprimere, in maniera pacifica, il proprio dissenso contro le nuove misure di lockdown che il Governo inglese ha posto in essere dallo scorso 24 settembre.

Al grido di “We do not consent” (“Noi non lo permettiamo”) una manifestazione imponente ha certificato la presenza di una base solida della cittadinanza inglese che non tollera l’introduzione di nuove misure volte a restringere alcune tra le libertà fondamentali degli individui.

Il mainstream insulta i manifestanti

I manifestanti sono già stati etichettati dai canali di informazione mainstream come complottisti, no mask, no vax, negazionisti e altri aggettivi che hanno l’evidente obiettivo di delegittimare l’intera manifestazione. L’elevato numero di persone presenti oggi a Trafalgar Square, tra cui anche Piers Corbyn fratello di Jeremy Corbyn leader del partito laburista, dovrebbe però portare i media tradizionali ad una maggiore prudenza di giudizio.

La presenza di 15 000 manifestanti dovrebbe infatti far scattare una qualche forma di riflessione circa la correttezza o meno delle misure di stretta quarantena che il Governo di Londra ha da poco reintrodotto. Si tratta effettivamente dell’unica via possibile per limitare la diffusione del Covid-19?

Manganelli contro chi protesta per la libertà

Cartelli come “Is this freedom?” (“è questa la libertà?”) oppure “End the crazy rules” (“basta con regole folli”), come quelli visti oggi a Londra, non possono essere il pensiero partorito solo dalla mente di qualche complottista (termine che di questi tempi è molto in uso).  Ma esprimono forse il sentimento autentico di cittadini sfiniti, schiacciati ormai da oltre sei mesi di restrizioni?!

La polizia inglese è intervenuta per cercare di disperdere la manifestazione, non disdegnando l’utilizzo della forza e dei manganelli. E sui giornali tutto questo viene descritto come la giusta punizione per sedare una folla di irresponsabili. Sembra che il mondo si stia abituando troppo velocemente a misure liberticide, come il divieto di assembramento e quello di manifestazione, l’essenza di una vera democrazia.

A Londra hanno deciso di opporre resistenza. In Italia, invece, come verrebbe affrontato un nuovo lockdown?

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