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“Stamattina ho aperto Repubblica e ho letto l’appello al voto utile di Nardella” scrive Francesca Conti, candidata di Potere al Popolo per la Regione dentro la lista Toscana a Sinistra. Quello di Nardella è un appello rivolto a chi voterà Toscana a Sinistra, e non posso fare a meno di rispondere punto per punto”.
1) Nardella afferma che in fondo le anime di Toscana a Sinistra e la coalizione di Giani sono contigue perché “abbiamo fatto tante battaglie insieme con la sinistra, dalle case popolari, alle tramvie, all’ambiente”. Mi è venuto istintivamente da ridere, se non vi fosse da piangere, perché quasi mai, negli ultimi vent’anni, le nostre proposte sono state accolte. Penso al censimento degli immobili pubblici vuoti, nostra battaglia storica per l’edilizia popolare, che il partito di Nardella e di Giani ha bocciato in consiglio comunale con i voti favorevoli della Lega.
Penso alle nostre proposte sulla costruzione di una metropolitana di superficie che unisca tutta la vastissima area metropolitana fiorentina, riutilizzando le vecchie ferrovie e raddoppiando i binari, mai presa in considerazione. Penso all’arretratezza del nostro attuale sistema di trattamento rifiuti, su cui abbiamo portato avanti proposte innovative, dal porta a porta ai centri di recupero e riciclo, cui ci è stato risposto con il solito mantra degli inceneritori, ieri a Case Passerini, oggi a Stagno.
Anche sull’antifascismo, formula spesso abusata, Giani ha avuto il demerito di affidare la prolusione della giornata del ricordo al giornalista neofascista e noto revisionista Roberto Menia, nonostante le proteste. La collaborazione di cui parla Nardella è evidentemente una formula da campagna elettorale.
2) Nardella ha notato che “il Pd ha rimesso al centro temi cruciali come sanità pubblica e lavoro“. Ci spieghi il sindaco dove lo ha fatto. Se parliamo di politiche regionali, la sanità toscana è gestita con gli stessi criteri di un’azienda, è stata infatti ampiamente privatizzata, e sono stati tagliati tanti presidi territoriali fondamentali per le comunità montante e periferiche, lontane dalle città . Si parla tanto di lavoro, ma quello che fa il Pd, anche a Firenze, è regalare soldi a pioggia agli imprenditori, anche a quelle imprese bollite, che vivono ormai da tempo di sovvenzioni, a debito. Manca totalmente un sostegno nei confronti dei lavoratori – lo abbiamo visto quando abbiamo chiesto il raddoppio del contributo affitto per i lavoratori in difficoltà a causa della crisi da Covid – e una politica industriale pubblica seria.
3) Infine il tema del voto utile: Nardella chiede “di votare Giani per non regalare la Toscana a Salvini”. Ancora una volta si fa leva su una paura creata da sondaggi poco attendibili. Ma non è a noi che Nardella deve parlare. La base di Toscana a Sinistra è composta per la maggior parte di persone che, senza Tommaso Fattori e le realtà che compongono la sua coalizione, non voterebbe.
Pensiamo a un movimento come Potere al Popolo: la maggior parte dei suoi voti derivano dall’astensione, quell’astensione giovanile che altrimenti non avrebbe votato. Ed è qui il vero problema: Nardella si chieda perché in tante e tanti non si sentono rappresentate da Giani e dalla sua coalizione, perché molti e molte si sentono delusi dalle politiche del centrosinistra. Smettiamola di utilizzare l’antifascismo come fosse il jolly in un mazzo da poker.
L’antifascismo – che in sé porta valori di uguaglianza e giustizia sociale – è una cosa seria, e non può diventare la trovata elettorale di un centrosinistra che, è il caso di dirlo, è ormai uno dei volti che la destra, il partito dei potenti, ha assunto nel nostro paese. Ne va dell’antifascismo stesso, ne va dei valori fondanti di questo paese.
*Potere al Popolo, candidata nella lista Toscana a Sinistra
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