Taglio obbligato per ridurre i costi e ripristinare la redditività. Scontro in assemblea sulla governance.
Un taglio consistente, che interesserà tutte le attività e che è la cartina di tornasole di una situazione molto difficile per la più importante banca tedesca.
Il taglio del personale si è reso di
fatto obbligato per ridurre i costi dell'istituto (con l'obiettivo di
tenerli sotto i 23 miliardi nel 201) e per ripristinare la redditività.
Alcuni indicatori spiegano bene lo stato di salute precario di Deutsche
Bank. Da gennaio le azioni hanno perso circa il 32% del loro valore.
Nel
2017 la banca ha registrato una perdita netta di 512 milioni: un rosso
superiore alle previsioni degli analisti, che avevano fissato
l'asticella a 290 milioni. Ieri il titolo ha chiuso alla Borsa di
Francoforte a 10,8 euro: un anno fa ne valeva quasi 17.
I problemi sono noti ma non per questo
meno gravi e preoccupanti: derivati, operazioni di trading di grande
portata. Poi ci si è messa anche la riforma fiscale di Trump, che ha
impedito alla banca di registrare un utile di 900 milioni.
Tutti elementi che si faranno sentire
durante l'assemblea degli azionisti che si riunisce oggi a Francorforte,
la prima con il nuovo numero uno dell'istituto, Christian Sewing, che
ha sostituito l'inglese John Cyran. Sfida alquanto difficile per Sewing e
il nuovo presidente Paul Achleitner perché i fondi premono per un
cambio dei vertici.
Non a caso, infatti, Hans-Christoph
Hirt, responsabile del fondo attivista britannico Hermes Eos, ha scritto
una lettera in cui si chiede agli azionisti della prima banca tedesca
di porre le condizioni per preparare la sostituzione di Achleitner:
"Deve dare prova di una governance più efficace alla testa del Consiglio
di sorveglianza". Il manager viene criticato da più parti per le scelte
del passato effettuate dall'investment bank, all'origine delle perdite
degli ultimi anni.
"Paul Achleitner - si legge ancora nella
lettera - non ha solo supervisionato il significativo numero di
turnover di ceo e management durante il suo mandato di sei anni ma anche
tutti i tentativi di definire e implementare una strategia di creazione
di valore per Deutsche Bank".
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