giovedì 20 febbraio 2014

Mafia, condannato Lombardo 6 anni e otto mesi di reclusione


Con le lacrime agli occhi e il viso in fiamme. Così Raffaele Lombardo visibilmente teso ed emozionato aveva lasciato alle 12,30 l'aula al piano terra del palazzo di giustizia di Catania dopo aver reso spontanee dichiarazione al giudice Marina Rizza.

"E' l'epilogo naturale di questo processo, me lo aspettavo. Stamane, poi, l'avevo detto anche a mia moglie. Ma non finisce qui seguiremo tutte le strade legali per dimostrare la mia innocenza", ha dichiarato Lombardo.

Rinviato a giudizio il fratello dell'ex governatore della Sicilia, Angelo Lombardo, ex deputato nazionale del Movimento per l'autonomia, per concorso esterno all'associazione e voto di scambio. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 4 giugno.

"Ho voluto dire al giudice quello che sentivo di dire nonostante il parere contrario dei miei avvocati  -  ha detto Lombardo uscendo dall'aula  -  e ora aspetto il verdetto che naturalmente rispetterò qualsiasi esso sia". Poi l'emozione gli ha impedito di continuare. "Al giudice  -  ha spiegato l'avvocato Ziccone  -  il presidente, con l'orgoglio che ha sempre contraddistinto la sua attività, ha detto di tutte le volte in cui gli sarebbe bastato muovere un dito per aiutare chi non avrebbe dovuto e non lo ha mai fatto e le volte in cui invece ha mandato in fumo interessi colossali e lo ha fatto". Accompagnato dalla moglie, che gli è sempre stata accanto, Lombardo si è quindi allontanato con i suoi legali in attesa della sentenza.

Dopo la sentenza, Lombardo ha affermano: "Sono di una serenità infinita. Mi aspettavo questa sentenza, non ne aspettavo una diversa perché non pensavo che una persona, il giudice, oltre che onesta, perbene, imparziale ed indipendente, potesse avere un coraggio sovrumano da schierarsi con una sentenza di assoluzione, che pure sarebbe stata aderente ai fatti, contro la procura, contro la grande stampa che chiaramente ha determinato un giudizio preventivo dell’opinione pubblica, contro un sistema politico i cui interessi forti ho intaccato".

"Siamo fiduciosi — ha aggiunto — anche se i miei avvocati sono dispiaciuti perché non si aspettavano questa sentenza, avendo condotto una difesa veramente straordinaria dal punto di vista professionale. Io invece sono stato molto più realista anche perché conosco un po’ di più il ‘contesto’, per rifarci a Sciascia. Man mano che la tensione si attenuerà — ha concluso Lombardo — nei passaggi successivi affermeremo la verità anche perché i reati che mi vengono contestati sono assurdi, ridicoli ed è profondamente ingiusto, appunto, che mi vengano addebitati".

Il procuratore Salvi. "Abbiamo fatto un lavoro importante", con una "procura unita che ottiene un bel risultato sul piano" di quanto fatto. Così il procuratore di Catania, Giovanni Salvi, sulla condanna all'ex governatore Raffaele Lombardo. "Oggi
è avvenuto un fatto storico - aggiunge il magistrato - si ha per la prima volta la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa per un presidente della Regione Siciliana. Frutto di un lavoro importante che ha avuto anche collaboratori importanti a sostegno dell'accusa".

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