mercoledì 26 febbraio 2014

Nord di Roma. ROMA-VITERBO, FERROVIA ROMA NORD: TRA SOPPRESSIONE DI CORSE FONDAMENTALI E SERVIZI IGIENICI INDECENTI PARTONO GLI ESPOSTI ALLE PROCURE DI ROMA E VITERBO.

La soppressione di corse fondamentali crea affollamenti incredibili e disumani.
 
immagineosservatorelaziale.it di Gianfranco Lelmi

Roma / Viterbo - Ennesima protesta del Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord. Come racconta il presidente del Comitato, in una lettera indirizzata ad ATAC, Comune di Roma e Regione Lazio viene evidenziata la situazione di estremo disagio nella quale vivono i pendolari di questa utilissima ferrovia.
"La soppressione di corse fondamentali crea affollamenti incredibili e disumani. Inoltre - prosegue nella lettera Fabrizio Bonanni - le condizioni igienico sanitarie delle vetture e delle stazioni sono indecenti. Cosa sta succedendo, si domanda l’autore della missiva? Il biglietto che noi pendolari paghiamo non è per avere questo tipo di trasporto pubblico, la capitale d’Italia non è degna di questo servizio, vogliamo che il gestore si adegui agli standard europei". Nella lettera si avverte che verranno informate le Procure competenti in merito allo stato della ferrovia. Successivamente  si è appreso che due esposti sono stati indirizzati alla Procura della Repubblica di Roma e di Viterbo.  


Inaugurata nel 1932, la Ferrovia Roma Nord è sempre stata simbolo di una politica demenziale. Agli sperperi sono seguiti altri sperperi. Nel 1960, la deviazione per il nuovo Cimitero Flaminio ne è la dimostrazione principale. Fu costruita completamente e poi non fu mai utilizzata.
L’interramento del binario di collegamento con le Ferrovie dello Stato, la “vandalizzazione” della stazione di Magliano Romano, lo scarso controllo sull’evasione dei biglietti nella tratta extra urbana, il mancato acquisto dei Firema “Freccia Flaminia”, la carenza perpetua di macchinisti, il totale abbandono ai vandali delle carrozze del 1932 e di quelle più moderne e via dicendo sono alcune delle incredibili vicissitudini di questa ferrovia.
Eppure, benché non siano stati spesi soldi per apportare dei miglioramenti, se non che per la tratta urbana, questa ferrovia si rivela ancora utile. Costruita dopo la ferrovia Roma Capranica Viterbo, con il fine di unire il maggior numero di paesi, permette di raggiungere Roma da Civita Castellana in minor tempo rispetto l’auto. Stesso discorso in merito al collegamento Civita Castellana Viterbo. E la demenza è sempre regnata sovrana, i sindaci dei comuni posti lungo la linea ferroviaria hanno permesso una lottizzazione selvaggia lungo il percorso del treno, senza imporre la costruzione di sottopassi o di cavalcavia, creando sempre maggior ostacoli alla velocità di marcia dei convogli. Così ne hanno risentito i pendolari e gli utenti della ferrovia.
Le promesse attraverso gli anni da parte dei vari politicanti e politici sono state infinite. Investimenti, opere ciclopiche poi più nulla. Ora si presenta all’orizzonte il raddoppio dei binari fino a Riano, poi fino a Pian Paradiso. Sono opere costosissime che forse si fermeranno nel nulla. E’ anche previsto l’allontanamento di qualche stazione dai centri abitati, creando una probabile disaffezione negli utenti della ferrovia. Insomma la demenza regna e regnerà sovrana. Ecco perché si è ritenuto opportuno accompagnare con il Concerto della demenza di Vieri Tosatti, il filmato del viaggio da Viterbo a Roma su questa ferrovia che attraversa paesi ricchi di storia e “paesaggi” di indicibile bellezza. Presto tutto questo rimarrà solo nei video girati.

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