L'Huffington Post
Gli organizzatori, che non sono riusciti a controllare l'ala più dura degli oppositori al progetto battezzato polemicamente 'Ayraultport', sono finiti sotto accusa, come anche i Verdi, da sempre contrari al nuovo scalo caldeggiato in prima persona da Ayrault, il cui governo non ha una posizione unanime. La ministra responsabile per gli alloggi, la verde Cecile Duflot, si è sempre detta vicina ai manifestanti "con il cuore".
La segretaria del partito Europe Ecologie, Emmanuelle Cosse, pur condannando le violenze di ieri, rilancia auspicando che il governo sarà capace di mantenere i propri impegni ambientali, in particolare di diminuire la percentuale di energia nucleare in Francia, dal 75% della produzione elettrica attuale al 50% promesso nel 2025.
Il premier Ayrault risponde chiedendo ai Verdi di "uscire dall'ambiguità" in quanto non si può essere al governo e appoggiare gli squatter dell'area dell'aeroporto, ai quali sono state attribuite le violenze di ieri. Ayrault, insieme con il ministro degli Interni Manuel Valls, ha condannato con fermezza le violenze. "In democrazia - ha detto il premier - il diritto di protestare e di manifestare contro un progetto è legittimo. Ma tali violenze sono inaccettabili, e nulla potrà giustificarle".
L'aeroporto del Grand Ouest o di Notre-Dame-des-Landes mira a sostituire il piccolo scalo Nantes Atlantique, ed è osteggiato da numerosi attivisti locali secondo i quali è costoso, inutile e minaccia due aree protette di centinaia di ettari.