giovedì 26 dicembre 2024

L’UE HA IMPORTATO PIU’ GNL RUSSO QUEST’ANNO CHE NEL 2022 E 2023

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Secondo i dati aggregati da Bruegel, i 27 hanno importato più gas naturale liquefatto russo tra gennaio e novembre 2024 che nello stesso periodo del 2022 e 2023. Tuttavia, il 2025 potrebbe segnare una rottura definitiva con il GNL russo, con l’entrata in vigore di nuove sanzioni a marzo e la potenziale attuazione di nuove misure più severe a gennaio.

Secondo i dati aggregati dal think tank Bruegel, tra gennaio e novembre l’Unione Europea ha importato dalla Russia 19.298 milioni di metri cubi di gas naturale liquefatto (GNL), più che nel 2022 (18.949 milioni di metri cubi) e nel 2023 (17.801). Finora, i 27 Stati membri hanno ignorato in gran parte il gas russo nell’ambito delle sanzioni volte a limitare la capacità della Russia di finanziare la sua guerra contro l’Ucraina.

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Durante la conferenza stampa di fine anno il presidente russo Vladimir Putin ha confermato che l’accordo di transito del gas naturale tra la Russia e l’Ucraina non verrà rinnovato: scadrà, come previsto, il prossimo 31 dicembre. …

Il mancato rinnovo dell’accordo di transito tra Russia e Ucraina era atteso da tempo. L’opinione più diffusa tra gli analisti, quindi, è che potrebbe contribuire a un aumento dei prezzi europei del gas ma senza compromettere la sicurezza energetica del Vecchio continente, visto che paesi europei si sono dotati di infrastrutture per ricevere il combustibile liquefatto (Gnl). Lo scenario potrebbe però aggravarsi se l’inverno si rivelerà rigido.

Quanto alle ripercussioni sulla Russia, un’analisi su Carnegie Endowment spiegava che non esistono mercati equivalenti a quello europeo per il gas proveniente dal giacimento siberiano Yamal.

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