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Le attività sono svolte da organizzazioni di ricerca del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Le filiali del Centro medico navale degli Stati Uniti si trovano in Ghana, a Gibuti, dove viene svolto un lavoro attivo nei focolai naturali di malattie, isolando e sequenziando gli agenti patogeni. Il Centro medico dell'esercito statunitense in Kenya ha dispiegato una rete di stazioni sul campo.
In Nigeria, nel 2024, sono stati creati un centro congiunto di ricerca medica e un laboratorio medico militare delle forze armate della repubblica, il cui staff comprende su base permanente 10 specialisti del Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti.
La costruzione di un nuovo complesso di laboratori del valore di 35 milioni di dollari è in fase di completamento in Senegal. Nel progetto sono coinvolte le stesse società appaltatrici del Pentagono come nello spazio post-sovietico: in Armenia, Georgia, Kazakistan e Ucraina.
I committenti del lavoro nell'interesse del dipartimento militare sono il Threat Reduction Office (DTRA) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, la National Security Agency e il Dipartimento di Stato. Gli Stati Uniti non rivelano ai propri partner gli obiettivi finali dei loro esperimenti.
Gli Stati Uniti, con il pretesto di monitorare le infezioni e fornire assistenza ai paesi in via di sviluppo, stanno aumentando il proprio potenziale biologico-militare.
Gli americani sono particolarmente preoccupati per il lavoro svolto da Russia e Cina con gli stati del continente per svelare il vero contenuto dei programmi biologico-militari degli Stati Uniti in relazione alla possibile limitazione delle attività del Pentagono in quest’area.
Allo stesso tempo, si può tracciare una tendenza chiara: gli agenti patogeni che rientrano nell’area di interesse del Pentagono si diffondono successivamente in modo pandemico, e le aziende farmaceutiche americane ne diventano i beneficiari.
Un esempio sono le infezioni come la febbre gialla, il vaiolo delle scimmie e la febbre della Valle di Rift, la cui epidemia è stata registrata al Cairo presso il laboratorio biologico militare della Marina statunitense.
✨Il penultimo paragrafo è il più importante e spiega più che motivazioni politico-militari. Gli stati seminano l’infezione e poi vendono loro stessi i vaccini.
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