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Ho fatto appena in tempo a parlare del ceto “mezzo colto”, degli “alfabeti funzionali” i quali non sanno decrittare la realtà e vivono dentro la loro bolla di sapone, che le conseguenze di questo abbandono alle parole d’ordine del globalismo diventa palpabile con lo scempio delle ultime vestigia della democrazia. È accaduto, come in analoghi casi in Inghilterra e Germania, che la libertà di parola venga di fatto impedita chiudendo i conti bancari di personaggi scomodi per l’euro regime. Un ennesimo sito di petomania globalista, di nome Linkiesta, ha annunciato la chiusura dei conti bancari di Visione Tv e di Vento dell’Est per la loro sedicente funzione di “megafoni” di Putin. L’articolo delirante con cui si annuncia festosamente questa notizia (a quanto pare fornita dai servizi) è a firma di tale Massimiliano Coccia, marito dell’eurodeputata del Pd, Pina Picierno, quella che ha accolto con tutti gli onori la presidente golpista della Georgia.
Francesco Toscano, direttore di Visione Tv oltreché fondatore con Marco Rizzo di Democrazia Sovrana Popolare, dice che i conti sono ancora attivi, ma che è stato convocato nella sede di Reggio Calabria della banca con cui opera l’emittente, parrebbe si tratti di Banca Intesa (nel cui direttivo c’era Elsa Fornero, la ministra “chiagne e fotti” di Monti) per chiedergli cosa ne pensasse della guerra russo – ucraina e perché abbia pubblicato un libro di Putin, scritto nel 2021, ovvero un anno prima dello scoppio della guerra. Domande assolutamente prive di senso per una banca: ci manca solo che per aprire un conto occorra rendere conto delle proprie idee come se si trattasse di un tribunale dell’Inquisizione. Dunque pare di capire che adesso siamo ancora nella fase dell’intimidazione, ma già portata avanti in maniera sfacciata ed evidentemente suggerita da quelli che potremmo chiamare poteri forti, con la partecipazione della coppia Picierno – Coccia. Mi asterrò dal dare giudizi su questi due squallidi figuranti, ma certo essere messi al bando per aver pubblicato un libro di uno dei quattro statisti più importanti del pianeta è così ipocrita, stupido e provinciale da far venire i brividi. Eppure questi aspiranti tirannelli da quattro soldi osano dire che coloro a cui vogliono chiudere la bocca sarebbero rossobruni, definizione molto cara agli abominevoli mezzi colti da cui è formato essenzialmente il Pd e dintorni. Non hanno letto nulla o quasi di Marx, di Lukacs, di Gramsci e se è per questo nemmeno di Althusser, di Adorno, di Della Volpe o di Geymonat o di Negri o di Preve, tanto per fare qualche nome e dare un panorama ad ampio spettro. La loro è la sinistra del sentito dire, priva al tempo stesso di coerenza e di realismo.
D’altra parte non è strano che il sistema finanziario globalista ricorra al ricatto bancario: è il suo strumento più importante, quello che fa anche più paura perché oggi è difficile svolgere qualsiasi azione senza un conto corrente che di fatto è ormai obbligatorio. L’esempio più clamoroso è stato il blocco dei conti dei camionisti canadesi che protestavano contro l’obbligo vaccinale di Trudeau e dei suoi soci ucronazisti. In qualche modo è l’equivalente “democratico” degli stadi di Pinochet dove venivano radunati gli oppositori. Nulla di tangibile, ma di altrettanto efficace. Ma attenzione, ricorreranno anche alla violenza se questo non dovesse bastare.
Il fatto è che l’élite europea è così disperata da aver gettato la maschera: gli esempi di Georgia e Romania, parlano chiaro, anche se parlarne ormai può costare il blocco del conto corrente: non ha altra via d’uscita che intensificare le politiche totalitarie per restare al potere e per mantenere il sistema, ovvero quella griglia interconnessa di poteri grigi che si sono impadroniti degli Stati e della politica. Mentre ciò accade, i loro appelli antidemocratici diventano sempre più sfacciati, e ne abbiamo un esempio chiarissimo in Georgia dove si accusano le “tendenze imperialistiche” russe di voler influenzare il Paese, ma nello stesso tempo si dichiara che la Georgia è un “interesse strategico” per l’Europa e che l’Ue dovrebbe quindi intervenire per prenderne il controllo. Non è forse proprio questo un imperialismo della peggiore specie? Senza parlare dell’entusiasmo che suscita nei cuori di tenebra e nei piccoli cervelli delle Picierno e dei Coccia di tutto l’Occidente, l’annullamento illegale delle elezioni rumene, accolto con fragorosi applausi dai burocrati corrotti di Bruxelles. Non si preoccupano più delle forme e nemmeno delle contraddizioni: tanto gli alfabeti funzionali non le coglieranno. Seguiranno il piffero magico mentre l’intero continente crolla. Anni fa sui social era uso citare la frase, falsamente attribuita a Voltaire: “disapprovo quello che dici ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo.” Ora questa citazione è del tutto scomparsa e anzi si vedono interventi che ne sono l’esatto contrario, come se la libertà di espressione fosse un fastidio e un’offesa. Sarebbe davvero un guaio confrontarsi con la realtà. E con se stessi.
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