Dopo oltre sessant'anni è caduto il regime di #Assad, ma occhio a esultare senza guardare a chi subentra.
Nel caso della #Siria, i ribelli jihadisti che hanno preso Damasco, promettono un governo non integralista, ma sono solo parole da chi permette di farsi intervistare unicamente da donne col velo.
Poi c'è la questione degli interessi celati dietro il regime change siriano, nonché vincitori e vinti, anche se è un gioco che è lontano dal vedere la fine.
I vincitori indiscussi sono Stati Uniti e Turchia, ma anche Netanyahu gongola e non per propaganda.
Perché strategicamente si tratta di un avvenimento che resterà nei libri di Storia, e che vedrà - in questo caso - soccombere Putin.
Il Cremlino aveva in Assad un alleato fondamentale, uno sbocco sul mediterraneo, senza contare che il Porto di Tartus è l'unico presidio russo ampiamente al di fuori dei confini. "Putin le sue garanzie sul porto le ha, ma perdere la Siria ha rilevanza", commenta l'ex ambasciatrice #ElenaBasile.
Nessun commento:
Posta un commento