“Sciopero Generale perché in 30 anni gli stipendi italiani sono rimasti fermi mentre quelli tedeschi sono cresciuti del 33 per cento. Parte il corteo dei lavoratori dalle piazze italiane. E arriva a Berlino”.
Francesca Fornario Giornalista e autrice satirica
E no, editorialisti che ignorate lo sciopero, non menatecela con la meritocrazia che chi vuole se studia e si applica. I laureati in Italia guadagnano in media 30mila euro contro i 53 della Germania. Avanti così e sul barcone di migranti diretti in Albania ci saranno i laureati in Scienze politiche.
Gli stipendi sono bassi e mangiati dall’inflazione innescata da guerre e speculazioni, i due motori dell’economia mondiale che hanno lo stesso innesco. Per rilanciare l’economia – intesa come arricchimento dei ricchi – al centro dell’agenda della Commissione Ue votata da Fdi, FI e Pd (Il fuoricampo largo) ci sono l’invio di armi e la corsa al riarmo. Al rischio di scatenare un conflitto nucleare. Svezia e Germania hanno già inviato ai residenti le istruzioni per geolocalizzare i rifugi antiaerei. Ma niente panico, siamo in democrazia: i cittadini potranno far sentire la loro voce recensendo i rifugi su Tripadvisor.
Gli stipendi si riducono anche per al sistema fiscale che toglie ai poveri per dare ai ricchi, voluto dal partito che si professa populista e fa la Flat Tax: gli scaglioni che erano 32 per garantire la progressività fiscale sono oggi 4, con la promessa di ridurli a 2. Risultato? In Italia, dove i poveri sono triplicati in 20 anni, la concentrazione della ricchezza è cresciuta più che nel resto d’Europa: l’1% della popolazione detiene il 14% del reddito nazionale. Chi è questo uno su 100? Uno che paga la pubblicità sui giornali che ignorano lo sciopero o ne detiene la proprietà. Altro avviso agli editorialisti: non menatecela con l’ascensore sociale bloccato. È stato progettato per andare solo in discesa e funziona benissimo. Mica per niente al segretario della Lega lo hanno fatto ministro delle infrastrutture.
* Chiaro adesso chi è che blocca il paese?
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