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Nella narrazione mainstream, l’ipotesi che il denaro possa essere creato dallo Stato non viene mai preso in considerazione da nessuno, siano essi politici, esperti economici o semplici giornalisti.
La risposta alla domanda “di chi è la sovranità monetaria?”, cioè individuare chi oggi in Italia ha il diritto/potere di creare moneta, non è trascurabile, ma anzi è dirimente, perché delle due l’una:
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- se la sovranità monetaria ce l’ha lo Stato italiano, allora non si capisce per quale strano motivo non viene utilizzata quando ce n’è bisogno, ad esempio quando c’è un terremoto o una alluvione, per risarcire le popolazione, ricostruire edifici e territori, ma soprattutto metterli in sicurezza perché non si ripetano questi eventi catastrofici;
- se invece la sovranità monetaria è stata ceduto a qualcun altro, ci devono spiegare con quale legge e a chi è stata ceduta, ma soprattutto perché non siamo stati interpellati visto che, fino a prova contraria, la sovranità appartiene al popolo, secondo l’articolo 1 della Costituzione, e può essere solo limitata, secondo il successivo articolo 11, ma mai ceduta.
In entrambi i casi, comunque, i politici hanno una grande responsabilità, di cui dovranno rendere conto agli italiani.
Visto che fino ad oggi, su questo tema specifico, i politici hanno fatto orecchie da mercante, abbiamo deciso di fare una istanza di accesso agli atti amministrativi ai sensi dell’art.5 comma 2, del D.Lgs. 33/2013, come modificato D.Lgs. 97/2016, nonché ai sensi della L. 241/90. Con questa istanza – alla quale le istituzione DEVONO rispondere entro 30 giorni a partire da sabato 14 settembre 2024, quindi entro il 14 ottobre 2024 – chiediamo espressamente di chi è la sovranità monetaria e perché non troviamo alcuna valutazione sulla convenienza dell’utilizzo di strumenti permessi dalla attuali norme come le monete metalliche da collezione, i biglietti di stato, la moneta elettronica (art.114bis del TUB), le banche pubbliche, la moneta fiscale e i conti correnti di risparmio.
Ovviamente nella nostra lettera abbiamo cercato di evidenziare tutti i riferimenti giuridici che permetterebbero allo Stato di risolvere qualsiasi problema di carattere finanziario, ma senza gravare sui cittadini e sulle imprese. Ma per evitare incomprensioni, abbiamo anche deciso di fare un evento pubblico a Roma, il 23 settembre 2024 alle ore 17:00, dal titolo “Un Mondo Positivo – Immaginare e realizzare il futuro che vogliamo”, dove spiegherò nel dettaglio tutte le argomentazioni che abbiamo a sostegno delle nostre tesi e proposte.
Se addirittura anche Mario Draghi è arrivato a scrivere nero su bianco nel suo Report che il credito d’imposta cedibile è una buona soluzione per sostenere gli investimenti, credo che siamo pronti per un radicale cambio di paradigma che metta al centro degli obiettivi della Repubblica, il pieno sviluppo della persona umana (articolo 3 della Costituzione) e la tutela del risparmio degli italiani.
Ne parlo anche in questa intervista con l’amico Stefano Molinari su Radio Radio.
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