Non vorremmo disturbare i festeggiamenti per la nuova “Rivoluzione francese” dell’astuto Macron che, almeno secondo Repubblica, avrebbe salvato la Francia e l’Europa e decapitato la Le Pen.
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano)
Ma, se importare la Francia in Italia è impossibile, qualcuno vorrebbe importare l’Italia in Francia. Fini pensatori macroniani ci invidiano i governi tecnici di Monti e Draghi. Tant’è che, per uscire dallo stallo, Macron medita di rifilare ai francesi un’ammucchiata all’italiana che ribalti le elezioni tenendo fuori i vincitori e dentro gli sconfitti: si emargina Mélenchon, si staccano dal Fronte i socialisti, li si accrocca coi macronisti e i gollisti superstiti e si spera che passi ’a nuttata, cioè che gli elettori si rassegnino a un governo senza il popolo, anzi contro il popolo. Tanto, ricorda Houellebecq, i ceti popolari anti-élite sono solo “sdentati” (lo disse Hollande) e “miserabili” (Hillary Clinton). Lo diceva anche Napolitano: se il popolo vota “male”, è colpa del suffragio universale. Infatti, quando cadde B. nel 2011, non ci mandò alle urne, sennò il popolo bue avrebbe votato 5Stelle: allestì il governissimo Monti. Purtroppo nel 2013 il M5S vinse lo stesso. Allora si fece rieleggere per lasciare al potere quelli che avevano perso: Pd, Centro e FI (governo Letta). Restarono fuori 5Stelle, Lega e i neonati Fratelli d’Italia: i partiti che poi stravinsero le Politiche del 2018, le Europee del ’19 e le Politiche del ’22. Pensavamo che, morto lui, gli apprendisti stregoni fossero finiti. Non avevamo calcolato Macron.
Nessun commento:
Posta un commento