mercoledì 17 aprile 2024

Il Meccanismo: come l'"ordine" basato su regole inventate sta degradando verso la barbarie

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17.04.2024

The awful shadow of some unseen Power

Floats tho’ unseen amongst us, -visiting

This various world with as inconstant wing

As summer winds that creep from flower to flower.-

Like moonbeams that behind some piny mountain shower,

It visits with inconstant glance

Each human heart and countenance;

Like hues and harmonies of evening,-

Like clouds in starlight widely spread,-

Like memory of music fled,-

Like aught that for its grace may be

Dear, and yet dearer for its mystery.

Shelley, Hymn to Intellectual Beauty

 

Libera traduzione:

L'ombra terribile di un potere invisibile

fluttua invisibile in mezzo a noi, visitando

questo mondo vario con un'ala incostante

Come i venti estivi che si insinuano di fiore in fiore.

Come i raggi di luna che dietro a qualche montagna spinosa fanno la doccia,

visita con sguardo incostante

ogni cuore e volto umano;

Come le sfumature e le armonie della sera.

Come le nuvole alla luce delle stelle, ampiamente diffuse.

Come il ricordo di una musica che fugge

Come tutto ciò che per la sua grazia può essere

Caro, e tuttavia più caro per il suo mistero.

Shelley, Inno alla bellezza intellettuale

Mentre l'Organizzazione del Terrore del Nord Atlantico festeggia di fatto il suo 75° compleanno, portando il motto di Lord Ismay a livelli sempre più alti («tenere gli americani dentro, i russi fuori e i tedeschi sottomessi»), quella spessa lastra di legno norvegese che si spaccia per Segretario Generale ha proposto un'allegra "iniziativa" per creare un fondo di 100 miliardi di euro per armare l'Ucraina nei prossimi cinque anni.

Tradotto, per quanto riguarda il fronte cruciale dello scontro NATO-Russia: uscita parziale dell'Egemone - già ossessionato dalla prossima guerra per sempre, contro la Cina; entrata in scena dell'eterogenea ciurma di chihuahua europei straccioni e deindustrializzati, tutti profondamente indebitati e la maggior parte impantanati nella recessione.

Qualche QI superiore alla media della temperatura ambiente nel quartier generale della NATO a Haren, a Bruxelles, ha avuto la sfacciataggine di chiedersi come si possa trovare una tale fortuna, dato che la NATO non ha alcuna leva per raccogliere fondi tra gli Stati membri.

Dopo tutto, gli europei non saranno mai in grado di replicare la collaudata macchina di riciclaggio del denaro degli Egemoni. Per esempio, supponendo che il pacchetto di 60 miliardi di dollari proposto dalla Casa Bianca per l'Ucraina venga approvato dal Congresso degli Stati Uniti - e non lo sarà - non meno del 64% del totale non arriverà mai a Kiev: sarà riciclato all'interno del complesso industriale-militare.

La situazione, però, si fa ancora più distopica: il Norwegian Wood, con sguardo robotico e braccia che si agitano, crede davvero che la sua proposta non implicherà una presenza militare diretta della NATO in Ucraina o nel Paese 404; qualcosa che è già un dato di fatto sul terreno da un bel po', a prescindere dalle crisi guerrafondaie di Le Petit Roi a Parigi (Peshkov ha detto: «Le relazioni Russia-NATO sono scese in un confronto diretto»).

Ora, allo spettacolo dei Looney Tunes letali sul fronte della NATOstan, si aggiunge l'esibizione delle portaerei dell'Egemone in Asia occidentale, che porta il suo progetto di massacro/soffocamento su scala industriale a Gaza a livelli indescrivibili - l'olocausto meticolosamente documentato e osservato in un contorto silenzio dai "leader" del Nord globale.

La relatrice speciale dell'ONU Francesca Albanese ha riassunto correttamente il tutto: l'entità dalla psicopatologia biblica «ha intenzionalmente ucciso i lavoratori della WCK in modo che i donatori si ritirassero e i civili di Gaza potessero continuare ad essere affamati tranquillamente. Israele sa che i Paesi occidentali e la maggior parte dei Paesi arabi non muoveranno un dito per i palestinesi».

La "logica" dietro l'attacco deliberato di tre colpi al convoglio umanitario chiaramente firmato di operatori che alleviavano la fame a Gaza era di sviscerare dalle notizie un episodio ancora più orrendo: il genocidio all'interno di un genocidio dell'ospedale al-Shifa, responsabile di almeno il 30% di tutti i servizi sanitari a Gaza. Al-Shifa è stato bombardato, incenerito e ha visto l'uccisione a sangue freddo di oltre 400 civili, in diversi casi letteralmente schiacciati dai bulldozer, tra cui medici, pazienti e decine di bambini.

Quasi contemporaneamente, la banda della psicopatologia biblica ha completamente sventrato la Convenzione di Vienna - cosa che nemmeno i nazisti del passato avevano mai fatto - colpendo la missione consolare/residenza dell'ambasciatore iraniano a Damasco.

Si è trattato di un attacco missilistico contro una missione diplomatica, che gode dell'immunità, sul territorio di un Paese terzo, contro il quale la banda non è in guerra e, per di più, uccidendo il generale Mohammad Reza Zahedi, comandante della Forza Quds dell'IRGC in Siria e Libano, il suo vice Mohammad Hadi Hajizadeh, altri cinque ufficiali e un totale di 10 persone.

Traduzione: un atto di terrorismo, contro due Stati sovrani, Siria e Iran, equivalente al recente attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca.

La domanda inevitabile risuona in tutti gli angoli delle terre della Maggioranza Globale: come possono questi terroristi de facto farla franca con tutto questo, ancora e ancora?

I nervi del totalitarismo liberale

Quattro anni fa, all'inizio di quelli che in seguito ho definito i Raging Twenties [i “ruggenti Anni Venti”, titolo dell’omonimo libro dell’Autore, in uscita in Italia nel mese di Aprile 2024, N.d.T.], iniziavamo ad assistere al consolidamento di una serie di concetti intrecciati che definivano un nuovo paradigma. Stavamo acquisendo familiarità con nozioni come circuit breaker, ciclo di feedback negativo, stato di eccezione, necropolitica e neofascismo ibrido.

Con l'avanzare del decennio, la nostra situazione potrebbe essere stata almeno alleviata da un duplice barlume di speranza: la spinta verso il multipolarismo, guidata dalla partnership strategica Russia-Cina, con l'Iran che gioca un ruolo chiave, e il tutto unito alla totale rottura, in diretta, dell'ordine internazionale basato sulle regole. Tuttavia, affermare che la strada da percorrere sarà lunga e tortuosa è la madre di tutti gli eufemismi.

Quindi, per citare Bowie, l'ultimo, grande esteta: Where Are We Now? Prendiamo questa analisi molto acuta del sempre coinvolgente Fabio Vighi dell'Università di Cardiff e modifichiamola ulteriormente.

Chiunque applichi il pensiero critico al mondo che ci circonda può percepire il collasso del sistema. Si tratta di un sistema chiuso, facilmente definibile come totalitarismo liberale. Cui bono? Lo 0,0001%.

Non c'è nulla di ideologico in questo. Seguite i soldi. Il ciclo di feedback negativo che lo definisce è in realtà il ciclo del debito. Un meccanismo criminalmente antisociale tenuto in piedi da - che altro - una psicopatologia, acuta quanto quella esibita dai genocidi biblici in Asia occidentale.

Il meccanismo è applicato da una triade.

1. L'élite finanziaria transnazionale, le superstar dello 0,0001%.

2. Subito sotto, lo strato politico-istituzionale, dal Congresso degli Stati Uniti alla Commissione Europea (CE) di Bruxelles, nonché i "leader" delle élite comprador del Nord e del Sud del mondo.

3. L'ex intellighenzia, ora essenzialmente hacker a pagamento, dai media al mondo accademico.

Questa iper-mediatizzazione istituzionalizzata della realtà è, di fatto, il Meccanismo.

È questo meccanismo che ha controllato la fusione della "pandemia" prefabbricata - completa di ingegneria sociale hardcore spacciata come "blocco a carattere umanitario" - in, ancora una volta, guerre per sempre, dal Progetto Genocidio a Gaza all'ossessione della russofobia/cultura del cancello insita nel Progetto Guerra per procura in Ucraina.

Tale è l'essenza della Normalità Totalitaria: il Progetto per l'Umanità delle "élite" dell'Occidente collettivo, spaventosamente mediocri e autoproclamatesi Grandi Reset.

Ucciderli dolcemente con l'intelligenza artificiale

Un vettore chiave dell'intero meccanismo è l'interconnessione diretta e viziosa tra l'euforia tecno-militare e il settore finanziario iper-inflazionistico, ora in preda all'IA.

Si tratta, ad esempio, di modelli di IA come Lavender, testati sul campo nel laboratorio del campo di sterminio di Gaza. Letteralmente: intelligenza artificiale che programma lo sterminio degli esseri umani. Ciò sta accadendo, in tempo reale. Chiamatelo Progetto Genocidio AI.

Un altro vettore, già sperimentato, è insito nell'affermazione indiretta della Medusa tossica Ursula von der Lugen: essenzialmente, la necessità di produrre armi come vaccini Covid.

Questo è il fulcro di un piano per utilizzare i finanziamenti dell'UE da parte dei contribuenti europei per «aumentare il finanziamento» di «contratti congiunti per le armi». Si tratta di una conseguenza della spinta della von der Lugen a produrre i vaccini Covid - una gigantesca truffa legata alla Pfizer per la quale sta per essere indagata e probabilmente smascherata dalla Procura dell'UE. Nelle sue stesse parole, a proposito della proposta di truffa sulle armi: «L'abbiamo fatto per i vaccini e il gas».

Chiamatela altrimenti "Armonizzazione dell'ingegneria sociale 2.0".

In mezzo a tutta l'azione in questa vasta palude di corruzione, l'agenda dell'Egemone rimane abbastanza palese: mantenere la sua egemonia militare, in diminuzione, prevalentemente talassocratica, a prescindere da tutto, come base per la sua egemonia finanziaria; proteggere il dollaro statunitense; proteggere quei debiti incommensurabili e impagabili in dollari statunitensi. Questo ci porta al pacchiano modello economico del turbocapitalismo, venduto dai media collettivi dell'Occidente: il ciclo del debito, il denaro virtuale, preso in prestito senza sosta per affrontare l'"autocrate" Putin e l'"aggressione russa". Questo è un sottoprodotto chiave della cruda analisi di Michael Hudson sulla sindrome FIRE (Finance-Insurance-Real Estate).

L'Uroboro interviene: il serpente si morde la coda. Ora la follia intrinseca del meccanismo porta inevitabilmente il capitalismo dei casinò a ricorrere alla barbarie. Una barbarie senza limiti, come quella del Crocus City Hall e del Progetto Genocidio di Gaza. Ed è così che il Meccanismo genera istituzioni - da Washington a Bruxelles ai centri del Nord globale fino alla genocida Tel Aviv - ridotte allo stato di assassini psicotici, alla mercé della Grande Finanza/Fuoco (oh, che favolose opportunità immobiliari sul mare disponibili nella Gaza "libera").

Come possiamo sfuggire a questa follia? Avremo la volontà e la disciplina di seguire la visione di Shelley e di evocare, in "questa vasta valle di lacrime", lo Spirito trascendente della bellezza, dell'armonia, dell'equanimità e della giustizia?

Fonte

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

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