Lo stato a cui ne forniamo di più è la Francia. Il dato è in continuo aumento. La relazione del sottosegretario Mantovano.
(affaritaliani.it)
Allegate al rapporto le relazioni dei ministeri degli Esteri, della Difesa e dell’Economia. Nei primi due anni di guerra della Russia contro l’Ucraina e della reazione della Nato, – prosegue Il Sole – gli affari dell’industria italiana degli armamenti da guerra – come quelle di altri paesi – si sono sviluppati: in due anni c’è stato un balzo dell’export del 35 per cento. Rilevanti le vendite all’Ucraina, con operazioni di export autorizzate dal governo per 417,3 milioni, rispetto ai 3,8 milioni del 2022. Nel 2023 la Francia è il primo destinatario dell’export, con 465,4 milioni. Terzi gli Stati Uniti (in calo da 532,8 a 390,3 milioni), quarta l’Arabia Saudita (in crescita da 123,4 a 363,1 milioni), quinta la Gran Bretagna (277,6 milioni). La Turchia, che nel 2022 era prima con 598 milioni, è sesta, con 231,3 milioni.
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