lunedì 15 aprile 2024

Strage Suviana: "In ogni impianto le aziende tendono a spendere il meno possibile"


“Dal 2018 le concessioni idroelettriche sono andate in capo alle Regioni. Prima erano in capo allo Stato e questo assicurava un approccio unitario. Nel momento in cui scadranno le concessioni non c’è né la garanzia degli investimenti né la garanzia dell’occupazione. Pertanto più si avvicina la scadenza e meno le aziende tendono a investire”. Ilvo Sorrentino, segretario nazionale Filctem-Cgil, parla della tragedia dei morti sul lavoro nella centrale idroelettrica Enel di Suviana. “Questo contesto determina una minor attenzione delle aziende alla manutenzione, che è sempre meno ordinaria e sempre più straordinaria. Il tema del lavoro in questo paese non è più centrale”, dice il sindacalista. “Quando parlo di manutenzione ordinaria e straordinaria - afferma Sorrentino - mi riferisco al fatto che l’Enel, e anche le aziende, in ogni impianto tende a tirare il più possibile e a spendere il meno possibile. Il problema è legato anche alle esternalizzazioni”. Sorrentino rileva che “molte professionalità escono dall’Enel. Anche una delle vittime di Suviana è un ex dipendente Enel. Se le professionalità nel tempo non le ho più perdo la conoscenza degli impianti, ogni impianto idroelettrico ha le sue caratteristiche. Non sono tutti uguali. Queste conoscenze le stiamo perdendo. All’interno c’è sempre meno gente che conosce gli impianti idroelettrici in possesso di Enel. Più conoscenza e più formazione vuol dire anche più sicurezza.”

Nessun commento:

Posta un commento