martedì 30 agosto 2022

Ritirare le sanzioni alla Russia. Lo dice addirittura Luttwak, il falco dei falchi USA

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L’Occidente ha sbagliato tutto con la Russia. Bisogna ritirare le sanzioni, che non la danneggiano e che sono controproducenti per l’Europa. E’ il senso della sorprendente raffica di tweet sparata ieri, lunedì 29, da Edward Luttwak, un maître à penser della geopolitica statunitense organico al Governo USA.

Non è l’unico a pensare che la strategia dell’Occidente sia, diciamo, piuttosto miope e col fiato ormai corto. Lo sostengono in questi giorni anche gli articoli di autorevoli testate internazionali secondo i quali è in via di esaurimento la capacità occidentale di offrire appoggio all’Ucraina.

Le armi e gli aiuti di ogni tipo  all’Ucraina sono stati finora, insieme alle sanzioni, il pilastro della politica occidentale. Ma il Wall Street Journal avverte che, a furia di armare l’Ucraina, gli Stati Uniti stanno impoverendo i loro arsenali: gli stock di determinati caricatori sono già ridotti in modo preoccupante.

Secondo il Times, la Gran Bretagna è in una situazione analoga e forse peggiore: sta finendo le armi e con la fine di quest’anno troverà complicato anche offrire altri soldi. L’articolo è a pagamento; qui un riassunto gratis.

Ma la cosa più sorprendente sono i tweet di Luttwak. Non è un esperto qualsiasi di geopolitica. Fa parte del Center for Strategic and International Studies, importantissimo centro di studi e analisi internazionali con sede a Washington, ed è, o è stato, membro del Consiglio di sicurezza USA nonché consulente del Governo.

E’ il falco dei falchi, Luttwak. Vuole la vittoria piena degli Stati Uniti: pardon, dell’Ucraina. Fa l’elenco degli errori solo affinché siano raddrizzati. A prescindere da questo suo punto di vista, i suoi tweet mettono autorevolmente in luce le balle (“le sanzioni sono devastanti per Putin”) finora raccontate da politici, governi, Unione Europea e giornaloni.

Innanzitutto, Luttwak constata che non è possibile piegare la Russia con le sanzioni perché è autosufficiente quanto a cibo ed energia: le sanzioni la inducono solo alla rappresaglia. Ovvero, a tagliare il gas all’Europa e a innescare il rincaro folle dell’energia che sta mandando a gambe all’aria il continente. Meglio ritirare le sanzioni e aiutare di più l’Ucraina, sostiene: anche se Wall Street Journal e Times hanno appena scritto che è sempre più difficile continuare a farlo.


Luttwak sbugiarda anche la teoria secondo la quale le sanzioni finanziarie avrebbero messo KO la Russia. Ne fu artefice Draghi, e se lo tenga per detto: per fare una guerra non serve valuta straniera.


La bordata finale è per l’UE, che sta meditando di sanzionare ulteriormente la Russia attraverso lo stop ai visti turistici per l’ingresso in Europa. Non vede che anche questo spinge i russi a stringersi intorno a Putin?, osserva Luttwak, che di nuovo invoca il ritiro delle sanzioni


Luttwak, il falco dei falchi statunitense, vorrebbe la vittoria dell’Ucraina e la restaurazione di un ordine mondiale sul quale regnano gli Stati Uniti. Non si può pretendere che prenda atto del nascente ordine multipolare. Mostra comunque gli errori di una politica statunitense che causa fra l’altro l’impoverimento dell’Europa e mostra come i leader UE stiano comportandosi da servi compiacenti e sciocchi: compreso Draghi, il cosiddetto migliore. E’ moltissimo, da uno come lui.

GIULIA BURGAZZI

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