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Nella lista delle nazioni che abbandonano le restrizioni anticovid per tornare alla “normalità” c’è anche il Portogallo. Dopo i Paesi del Nord Europa, come Svezia, Norvegia e Gran Bretagna, dalla prima settimana di ottobre il Governo di Lisbona revocherà la maggior parte delle restrizioni in vigore, con il via libera anche per i locali notturni. “Siamo in grado di passare alla terza e ultima fase” di un “ritorno alla normalità”, ha detto il premier Antonio Costa. Proprio in questi ultimi giorni il Portogallo ha ottenuto la medaglia d’oro delle vaccinazioni, con poco più dell’84% della popolazione vaccinata, superando così Gran Bretagna e Israele. Risultato ottenuto, è il caso di dirlo, senza eccessiva coercizione da parte del Governo. Pronti a riaprire bar, ristoranti, eliminato anche il numero massimo di persone in eventi, matrimoni e ristoranti. Così come il green pass che resterà per i viaggi in aereo, in nave e per gli eventi sportivi, ma sarà abolito per alberghi, palestre, ristoranti, luoghi di cultura ed eventi. La mascherina nei luoghi chiusi resta obbligatoria.
Basta paura dunque, basta campagne del terrore: si può tornare a vivere e convivere con il virus. E mentre l’Europa poco a poco esce da questa bolla di terrore, in Italia si profila uno scenario inquietante: più che di riaperture nel nostro Paese si temono nuove chiusure, nonostante, stando a quanto riportato dal sito del Governo, il 78,54 % della popolazione over 12 abbia completato il ciclo vaccinale. Una percentuale nettamente più alta di quella della Norvegia e della Svezia, rispettivamente con il 67% e con il 63,4% della popolazione vaccinata, che da qualche giorno hanno detto addio a gran parte delle restrizioni.
E proprio Lisbona è stata presa come esempio dal leader della Lega Matteo Salvini, che ha sottolineato l’anomalia rappresentata dall’Italia, uno dei paesi più vaccinati d’Europa, che invece di restituire alla popolazione libertà e normalità acuisce il disagio sociale con vessazioni di ogni tipo. Dalla settimana prossima, inoltre, ci sarà il rincaro delle bollette della corrente e della luce, mentre centinaia di lavoratori rischiano di perdere lo stipendio, se non si vaccineranno. Si sono domandati, nei palazzi della politica, come potranno fronteggiare anche questo gli italiani? Crediamo proprio di no. Il tutto con il placet dell’Europa, evidentemente, così pronta a redarguire l’Italia su vari aspetti della gestione
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