giovedì 28 ottobre 2021

Il prezzo della libertà? lo 0,065% del PIL. La Polonia se la cava a buon prezzo

https://scenarieconomici.it/

 

La Corte di Giustizia Europea ha dato la sua tremenda sentenza alla Polonia: fino a quando questa non si piegherà ai suoi voleri, rinunciando a proclamare la superiorità della propria legge costituzionale e quindi cancellando la riforma del proprio CSM, contestata dalla corte stessa, Varsavia dovrà pagare un milione di euro al giorno!

Questo è stato il titolo di numerosi giornali, ed è anche il prezzo che la Polonia deve pagare per la propria libertà di governarsi secondo i propri, legittimi e democratici, principi legali.

Una cifra enorme? Considerando che il PIL polacco previsto per il 2021 è pari a 560 miliardi di euro, secondo la Commissione, si tratta dello 0,065% del PIL. Per fare un raffronto è come se, con un reddito netto di 2000 euro, foste posti nella necessità di pagare una multa per ben 1,3 euro. Se lo consideriamo invece in rapporto alle entrate fiscali dello stato, poco più di 100 miliardi di euro previsti nel 2021, si tratta della bella cifra dello 0,36 %. Sempre prendendo lo stesso reddito netto di 2000 euro siamo a 7,2 euro di multa.

Ho come la vaga impressione che il governo polacco resisterà piuttosto bene alla pressione posta dalla Corte di Giustizia europea. Magari dovrà fare qualche drastico taglio ai consumi di tovaglioli di carta e carta igienica negli uffici pubblici. Tutta roba drammatica, per un paese che  ha subito prima l’invasione nazista e poi il giogo sovietico. Alla fine queste sanzioni rischiano di essere uno strumento di propaganda per il governo Morawiecki, che potrà vantarsi della resistenza a una potenza straniera, quale oggettivamente è ora la UE per la Polonia. Le persone più sagge in Europa stanno spingendo per un accordo che, alla fine, si tradurrà in una forma di riconoscimento della supremazia del diritto nazionale.

Nessun commento:

Posta un commento