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L’articolo è stato pubblicato su Cell Discovery, rivista scientifica del gruppo Nature, nella giornata del 26 ottobre, e già ha fatto il giro del web. Il titolo, molto significativo, è: Indagini approfondite hanno rivelato alterazioni fisiopatologiche consistenti dopo la vaccinazione con i vaccini COVID-19.
Si tratta di una ricerca condotta da scienziati cinesi, che hanno osservato alterazioni consistenti dell’emoglobina A1c, livelli sierici di sodio e potassio, profili di coagulazione e funzioni renali in volontari sani dopo la vaccinazione oltre ad alterazioni consistenti nell’espressione genica di molti diversi tipi di cellule immunitarie. Infine: il nostro studio raccomanda ulteriore cautela quando si vaccinano persone con condizioni cliniche preesistenti, tra cui diabete, squilibri elettrolitici, disfunzione renale e disturbi della coagulazione.
Lo studio ha fatto enorme rumore sul web, e sta destando infinite discussioni. Riportiamo qui la valutazione del prof. Marco Cosentino, ordinario di Farmacologia, di cui forse ricorderete il magnifico intervento al Senato in occasione delle audizioni sul green pass in Commissione Affari Costituzionali. Il testo del prof. Cosentino è ripreso dalla sua pagina Facebook.
QUELLO CHE NON HO (di Marco Cosentino)
“Quello che non ho è una camicia bianca / Quello che non ho è un segreto in banca”, così cantava De Andrè precisamente quaranta anni fa. Ora, quarant’anni dopo, qualcosa che ci diciamo tutti i giorni che non abbiamo è una seria valutazione del profilo di sicurezza dei vaccini Covid. Mancanza dovuta indubbiamente alla scelta di affidarsi a metodologie di segnalazione dei sospetti effetti avversi che sono più che discutibili, ma che prima ancora nasce dalla scelta del tutto inconsueta di non rilevare nel corso degli studi autorizzativi alcuni ovvi e basilari parametri generali nei soggetti vaccinati quali quelli che si possono ricavare da un semplice esame del sangue. Esame del sangue che si fa sempre, in qualsiasi studio clinico, e che è stato fatto sicuramente anche in questi. Solo che poi FDA, EMA e qualsiasi altra agenzia regolatoria nazionale – nessuna esclusa – pare si siano scordate di chiederne conto.
E di questa dimenticanza ci siamo detti fin dal marzo scorso, a proposito dei primi dubbi sui disturbi della coagulazione post-vaccino, ribadendo la questione a giugno quando appariva ormai chiaro che dagli studi autorizzativi non avremmo più ottenuto alcuna informazione di qualche utilità.
Arriva ora uno studio, di grande semplicità e immediatezza, che ci dà un’idea alquanto chiara di che cosa ci stiamo perdendo non avendo quei dati. Undici persone. Undici, no undicimila. Solo undici. Vaccinate per di più con un vaccino Covid antigenico, che quindi in linea di principio di spike ne ha in quantità precisa e limitata, non certo come i DNA/vettore o gli RNA. E sottoposte ad alcuni banali prelievi di sangue.
Basta questo per scoprire che post vaccino si hanno alterazioni chiare e precise di alterazioni del metabolismo glucidico, dell’equilibrio elettrolitico, della funzione renale. della funzione coagulativa, nonché una complessa modificazione del profilo immunologico. Concludono gli autori che si tratta di alterazioni del tutto analoghe a quelle che si osservano nel covid, e raccomandano ovviamente prudenza in particolar modo quando si pensa di vaccinare persone con diabete, malattie renali, disturbi elettrolitici e alterazioni della coagulazione. Tutto cose ovvie e di buon senso.
Vien da chiedersi che quadro uscirebbe se disponessimo di analoghi dati ematochimici dalle decine di migliaia di soggetti vaccinati nel corso degli studi autorizzativi condotti dalle aziende produttrici, o se semplicemente ricavassimo in maniera sistematica i dati pre e post di un campione di persone vaccinate nel corso delle attuali campagne a tappeto. Peccato che, almeno in questo secondo caso, sia molto difficile a causa dell’esplicita controindicazione a fare qualsiasi tipo di esame laboratoristico in relazione alla sottoposizione alla vaccinazione.
Qui lo studio completo: https://www.nature.com/articles/s41421-021-00329-3.pdf
E grazie di cuore al caro amico che me lo ha appena segnalato e che non
menziono per non metterlo in difficoltà. Ma aggiungo che questo è solo
l’ennesimo di tanti studi importanti e di valore che la sua attenzione e
capacità di discernimento gli hanno fin qui consentito di selezionare.
E, no: non è medico e nemmeno scienziato. Il che non gli impedisce di
capirne molto ma molto di più di troppi noti rappresentanti di queste
due categorie.
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