mercoledì 19 febbraio 2014

Lazio. BRACCIANO, STORIE DI ORDINARIA ILLEGALITA’ ISTITUZIONALE


Bracciano, 19 febbraio 2014: Le rivelazioni annunciate dal consigliere comunale Armando Tondinelli hanno superato ogni aspettativa. Nella sala gremita da un numero eccezionale di cittadini, sono state svelate situazioni anche inedite e dato voce a cittadini che hanno reso note alcune delle loro esperienze nei rapporti con l’amministrazione comunale, con la Procura e il Tribunale di Civitavecchia. Tondinelli ha ricordato in primis l’attacco subito personalmente per azione del sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, per farlo decadere dalla carica di consigliere, un’azione giudicata dal TAR illecita e illegittima, segnalata dal TAR alla Procura di Civitavecchia che dovrà pronunciarsi su sindaco, vicesindaco, assessori e su un consigliere della maggioranza (udienza il 27/2/2014).
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Le denunce sono decine, ma i reati, gli indagati e gli imputati quasi sempre gli stessi: amministratori comunali, dirigenti, funzionari e tecnici. Tondinelli ha rilevato che in tutte le vicende il comune non si sia mai costituito parte civile, non abbia mai sollevato sia pure momentaneamente il personale oggetto di indagini, ma anzi venga invece promosso e spesso premiato.
Molte denunce sono sfociate in procedimenti penali, altre però si arenano, si perdono, vengono archiviate, “ma mai quello che ho denunciato è stato smentito dai fatti” ribadisce Tondinelli. Purtroppo la lentezza della giustizia può condizionare la vita di una comunità.
Si è parlato di lottizzazioni, di atti pubblici falsificati, della gestione della discarica di Cupinoro. Un cittadino, Arturo Cimaglia, ha ripercorso in una lunga e dettagliata relazione, corredata di atti e documenti, i soprusi di cui è vittima fin dal 1995, per non aver sottostato alle imposizioni non giustificate sulla sua proprietà, in favore della lottizzazione La Lobbra. Al momento sindaco e assessore all’urbanistica stanno subendo un processo per abuso d’ufficio, mentre l’ex vicesindaco è accusato di tentata concussione.

E’ anche emerso il fatto gravissimo riguardante il registro del protocollo, acquisito da parte della magistratura, prontamente smentito e minimizzato dal sindaco. Dalle testimonianze emerse ieri, sembra che ci siano numerosi atti differenti col medesimo numero di protocollo e data. Si sa con certezza che le indagini stanno verificando l’eventuale presenza di documenti protocollati con date antecedenti alla loro emissione. Se così fosse, il Protocollo informatico del Comune di Bracciano non avrebbe alcuna valenza di garanzia per gli stessi atti che vi transitano. Su questo, un capo area sentito a sommari informazioni dalla Procura (obbligato a rispettare il segreto istruttorio) ha addirittura richiesto l’avvio di un’indagine interna finalizzata a verificare eventuali responsabilità di dipendenti dell’ufficio, che potrebbero essere sentiti come testimoni, affermando testualmente che il loro comportamento costituirebbe reato, sovrapponendosi così all’indagine della magistratura e alla valutazione di quest’ultima su chi abbia commesso il reato.
L’arrivo dell’on.Roberta Angelilli, vice presidente del Parlamento Europeo e già attiva a Bruxelles sul “problema Cupinoro” ha quindi spostato l’attenzione sulla Bracciano Ambiente e sulla discarica. Molte le domande da parte dei cittadini presenti, visto l’interesse che si infittisce da quando il sindaco continua a rifiutare qualsiasi spiegazione al riguardo e nega un consiglio comunale aperto sull’argomento . L’on.Angelilli ricorda che è in corso una procedura d’infrazione da parte della Comunità Europea e che l’Italia su questo è osservato speciale.
Sui conti che non tornano, il consigliere Tondinelli ha esaminato quello relativo al post mortem, la bonifica della discarica dopo la chiusura, spiegando che attualmente risultano meno di 2 milioni rispetto ai 10-12 milioni di euro previsti, anche alla luce dei 4 milioni versati dal sindaco di Ladispoli, uno dei 25 comuni conferitori. Ma, se la Guardia di Finanzia imputa un danno erariale di 4,7 milioni di euro per i ritardi nei pagamenti di questi comuni, va ricordato che il maggior debitore della Bracciano Ambiente SpA (società pubblica partecipata) è proprio il Comune di Bracciano con oltre 2 milioni di euro. I bilanci della Bracciano Ambiente potrebbero trasformarsi in “una vera bomba a orologeria” ha dichiarato Tondinelli: fondi insufficienti per il post mortem da un lato e milioni di euro vantati come crediti che non si incasseranno mai più.
Dott.Armando Tondinelli
Armando.tondinelli@libero.it

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