mercoledì 5 febbraio 2014

Cgil, scontro Camusso-Landini sulla rappresentanza: "La Fiom si deve allineare ai vertici".

Cgil, scontro Camusso-Landini sulla rappresentanza: "La Fiom si deve allineare  ai vertici"In base all'accordo con Confindustria previste sanzioni per i settori che non si adeguano alle intese. Per Fiom possibile strada per il commissariamento delle categorie che non sono d'accordo con i vertici. Chiesto un referendum tra gli iscritti ma il Collegio statutario ha dato ragione al segretario generale: per approvare l'intesa basta il voto del direttivo.



Braccio di ferro procedurale tra Cgil e Fiom. Lo scontro è sull'accordo tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, che stabilisce le regole della rappresentanza in fabbrica e prevede sanzioni per chi non si adegua alle intese. Una norma che la Fiom considera negativamente perché giudicata come la strada per un commissariamento di fatto delle categorie che non si adeguano alle decisioni della Confederazione.

Il 17 gennaio scorso il direttivo della Cgil si era concluso con un duro scontro. Landini e la Fiom avevano sostenuto che l'accordo sulla rappresentanza avrebbe dovuto essere approvato dal referendum tra gli iscritti. Per Camusso invece era sufficiente l'assenso del direttivo.

Nei giorni scorsi lo scontro è arrivato al Collegio statutario della Cgil. Hanno chiesto pareri sull'argomento sia la segreteria di Camusso, sia esponenti dell'organizzazione di Landini. Secondo quanto è trapelato ieri in Corso d'Italia, il Collegio avrebbe confermato che per approvare l'intesa è valido il voto del direttivo e che quel voto vincola, nei comportamenti, anche le categorie come la Fiom che dissentono sui contenuti dell'accordo sulla rappresentanza. Il sindacato di Landini aveva chiesto che si fermasse il congresso per procedere al referendum sull'argomento. La Fiom chiedeva che a esprimersi fossero solo gli iscritti alle categorie che hanno rapporti con Confindustria, la controparte firmataria dell'intesa. Una richiesta che avrebbe provocato la reazione dei pensionati, che in quel caso sarebbero rimasti tagliati fuori dalla consultazione.

Nelle
ultime ore sono circolate voci sull'intenzione della Camusso di denunciare Landini agli organismi di garanzia per le affermazioni fatte nel direttivo. Circolano anche indiscrezioni sull'intenzione della Fiom di portare in tribunale l'accordo sulla rappresentanza chiedendo ai magistrati di dichiararlo incostituzionale. Sia la Cgil sia la Fiom hanno smentito seccamente la fondatezza di queste indiscrezioni.

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