martedì 25 luglio 2023

Alessandro Orsini

Anche Odessa è sotto le bombe. Putin controlla i cieli e devasta l’Ucraina a piacimento.  

 

(Alessandro Orsini – ilfattoquotidiano.it)

Odessa conferma ciò che questa rubrica aveva detto all’inizio della guerra: “Per ogni passo avanti l’Ucraina farà due passi indietro giacché, per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l’Ucraina”. Ho già documentato questa regolarità empirica con dovizia di particolari su queste colonne. Il bombardamento di Odessa è l’ennesima conferma. Il 17 luglio l’Ucraina ha colpito il ponte di Crimea e adesso si ritrova più distrutta di prima. L’Ucraina versa in questa situazione per molte ragioni. Una delle più importanti è culturale e ha a che vedere con i complessi di superiorità dei governi europei. I complessi di superiorità provocano conseguenze nel breve e nel lungo periodo in politica internazionale. Nel breve periodo, causano la sopravvalutazione delle proprie capacità e la sottovalutazione di quelle altrui. Ecco un esempio: “Putin non invaderà l’Ucraina perché la Russia è debolissima e l’Occidente è fortissimo”. E la Russia invase l’Ucraina. Ecco un altro esempio: “La Russia perderà la guerra in pochi giorni perché andrà in bancarotta sotto le sanzioni occidentali”. Però il Fondo monetario internazionale dice che il Pil della Russia crescerà più di quello dell’Inghilterra e della Germania. Ancora un esempio: “I russi perderanno la guerra in pochi giorni perché non hanno voglia di combattere”. E poi i russi hanno vinto, con smodata determinazione, la battaglia di Bakhmut, il corpo a corpo più brutale della guerra. Ecco un ulteriore esempio del complesso di superiorità dell’Europa: “L’esercito russo è tecnologicamente arretrato mentre quello occidentale è avanzatissimo”. Però il blocco occidentale invia armi vetuste all’Ucraina. La superiorità tecnologica dell’Occidente in Ucraina? Non pervenuta.

Nel lungo periodo, i complessi di superiorità distorcono i fatti fino al capovolgimento della realtà. Per esercitare il ragionamento critico contro le manipolazioni dei media dominanti, individuo periodicamente sul mio canale YouTube quella che chiamo “l’idea più cretina sulla guerra in Ucraina”. Questo mese il podio è di Richard Moore, capo dell’MI6, i servizi segreti esteri britannici. La sua frase, enfaticamente rilanciata dal Corriere della Sera, recita così: “Stiamo attenti a non umiliare Putin”. Le parole di Moore sono un esempio di capovolgimento della realtà causato dai complessi di superiorità dell’Inghilterra nei confronti della Russia. Putin rade al suolo Mariupol, Bakhmut, Severodonetsk, Lysychansk, Kherson, Rubizhne? Epperò! Il blocco occidentale smetta di umiliare Putin! Secondo i media dominanti, Putin distrugge perché è umiliato. Il ragionamento critico impone la seguente domanda: “Se chi distrugge è umiliato, quant’è umiliato chi è distrutto?”. Ecco la mia conclusione contro le manipolazioni dei media: i veri umiliati sono gli occidentali che non riescono a proteggere l’Ucraina dal fuoco russo. Un mio professore diceva: “Cerchiamo spesso lontano ciò che dappresso tocchiamo con mano”. Allungate la mano in Ucraina e troverete soltanto distruzioni. Concludo con un dato per ancorare tutti a quel senso di realtà tragicamente smarrito dall’Unione europea: l’Inghilterra ha 225 testate nucleari e la Francia 290: la Russia 6000. Non siamo nel settembre 1939. Siamo nell’era nucleare. Il rischio non è l’umiliazione della Russia, ma l’incenerimento dell’Europa occidentale.

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