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Oggi, il governo saudita ha approvato l'adesione all'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO) in qualità di "partner di dialogo". La SCO è un blocco di cooperazione eurasiatica creato nel 2001 da Russia, Cina e diversi ex stati sovietici dell'Asia centrale.
Il blocco regionale oggi comprende India, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Pakistan e Uzbekistan, con l'Iran che entrerà presto a farne parte come membro permanente. Afghanistan, Bielorussia e Mongolia sono paesi osservatori, mentre l'organizzazione ha sei partner di dialogo: Armenia, Azerbaigian, Cambogia, Nepal, Sri Lanka e Turchia.
Il re saudita Salman ha approvato il Memorandum of Understanding (MoU) per aderire alla SCO. Durante la seduta di gabinetto, ha anche autorizzato l'avvio della formazione tecnica e professionale per gli scambi tra il regno e la Cina, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa saudita (Spa).
Alcuni fonti consultate dall’agenzia Reuters hanno rivelato che il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (MbS) ha discusso dell'adesione alla SCO con il presidente cinese Xi Jinping durante la visita di quest'ultimo a Riad voltasi lo scorso dicembre.
Lo status di partner di dialogo sarà un primo passo all'interno dell'organizzazione prima che all'Arabia Saudita venga concessa la piena adesione a medio termine.
Nelle ultime settimane, l'Arabia Saudita ha notevolmente rafforzato i legami con la Cina, allontanandosi ulteriormente dalla sua storica partnership con gli Stati Uniti.
Poche ore prima di entrare a far parte della SCO, MbS ha ringraziato la Cina per il suo ruolo nella mediazione di un accordo di riavvicinamento con Teheran e nel facilitare le "relazioni di buon vicinato" nella regione.
Cina e Arabia Saudita questa settimana hanno anche approfondito la cooperazione energetica, con il gigante petrolifero statale Aramco che ha accettato di acquisire il 10% di Rongsheng Petrochemical Co. per 3,6 miliardi di dollari in un accordo che vedrà il regno fornire 480.000 barili di greggio al giorno al più grande impianto integrato di raffinazione e prodotti chimici della Cina nella provincia di Zhejiang.
Durante il fine settimana, Aramco ha annunciato una joint venture con altre due società cinesi per costruire una raffineria da 300.000 barili al giorno (bpd) e un complesso petrolchimico nel nord-est della Cina.
Con questi accordi aumenteranno i contratti di fornitura di Aramco con la Cina fino a 690.000 barili al giorno.
La crescente partnership di Riad con la Cina ha sollevato allarmi negli Stati Uniti, con la Casa Bianca che ha lanciato avvertimenti sui "tentativi di Pechino di esercitare influenza in tutto il mondo".
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