martedì 27 aprile 2021

PERQUISIZIONE A CASA DEL GIUDICE CHE HA EMESSO LA SENSAZIONALE SENTENZA DI WEIMAR

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Il server 2020News è sotto attacco massiccio da quando questo articolo è stato pubblicato sul loro sito web. Gli avvocati del corona-ausschuss.de chiedono sul loro canale telegram di condividere queste informazioni: “è importante che si sappia ovunque che tipo di pressione viene ora apertamente esercitata sui giudici tedeschi”.

2020News ha appena saputo che la casa del giudice distrettuale di Weimar Christian Dettmar è stata perquisita oggi. Il suo ufficio, i suoi locali privati e la sua auto sono stati perquisiti. Il cellulare del giudice è stato confiscato dalla polizia. Il giudice aveva preso una decisione clamorosa l’8 aprile 2021, che è stata molto scomoda per la politica del governo per quanto riguarda le misure.

A seguito della richiesta di una madre, il giudice aveva stabilito, in un procedimento per la tutela dei minori ai sensi dell’articolo 1666 del codice civile tedesco (BGB), rif.: 9 F 148/21, che a due scuole di Weimar era stato vietato con effetto immediato di richiedere agli alunni di indossare mascherine di qualsiasi tipo (in particolare mascherine certificate come FFP2), di sottostare alle distanze minime AHA e/o di partecipare ai test rapidi SARS-CoV-2. Allo stesso tempo, aveva stabilito che si doveva mantenere l’istruzione in classe (sentenza in testo integrale che include le relazioni di tre esperti).

Per la prima volta, sono state presentate prove davanti a un tribunale tedesco sulla ragionevolezza scientifica e la necessità delle misure anti-covid prescritte. Gli esperti ascoltati erano l’igienista Prof. Dr. med Ines Kappstein, lo psicologo Prof. Dr. Christof Kuhbandner e la biologa Prof. Dr. rer. biol. hum. Ulrike Kämmerer.

Al termine dell’esame della situazione di fatto e di diritto e dopo aver valutato le opinioni degli esperti, il giudice è giunto alla conclusione, che le misure da lui vietate rappresentavano un pericolo immediato per il benessere mentale, fisico o psicologico del bambino in misura tale che, se questo continuasse a svolgersi senza intervento, si potrebbe quasi certamente prevedere un danno sostanziale.

Ha scritto: “…i bambini non solo sono messi in pericolo nel loro benessere mentale, fisico e spirituale dall’obbligo di indossare mascherine durante le ore di scuola e di mantenere le distanze tra loro e dalle altre persone, ma sono addirittura già danneggiati. Allo stesso tempo, questo viola numerosi diritti dei bambini e dei loro genitori secondo la legge, la costituzione e le convenzioni internazionali. 

 Questo vale in particolare per il diritto al libero sviluppo della personalità e all’integrità fisica dall’articolo 2 della Legge Fondamentale (ndr Grundgesetz=Costituzione) così come per il diritto dall’articolo 6 della Legge Fondamentale all’educazione e alla cura da parte dei genitori (anche per quanto riguarda le misure per l’assistenza sanitaria e gli ‘oggetti’ da trasportare per i bambini)…”.

Il giudice ha accolto la valutazione degli esperti secondo cui le mascherine non sono idonee a difendere dal virus, che il test PCR non può rilevare un’infezione patogena con la certezza necessaria e che una trasmissione asintomatica non ha un ruolo epidemiologico rilevabile per quanto riguarda la SARS-CoV-2. Al contrario, le mascherine avrebbero un impatto negativo sulla salute dei bambini a causa della contaminazione legata ai maneggiamenti. I test nelle classi scolastiche sarebbero inutili, dannosi e anche estremamente problematici in termini di sicurezza dei dati.

La sentenza del giudice convalida la valutazione della madre: “I bambini sono danneggiati fisicamente, psicologicamente e pedagogicamente e i loro diritti sono violati, senza alcun beneficio per i bambini stessi o per terzi”.

Al termine, il giudice ha dichiarato: “100.000 studenti delle scuole elementari devono sopportare tutti gli effetti collaterali di indossare le mascherine per una settimana per prevenire una sola infezione a settimana. Definire questo risultato soltanto sproporzionato sarebbe una descrizione del tutto inadeguata. Piuttosto, è evidente che il legislatore statale che regola questo settore si è allontanato dai fatti in una misura che sembra storica. 

La sentenza, che 2020News aveva analizzato più in dettaglio qui, ha fatto molto scalpore. Solo dal sito web di 2020News è stata scaricata circa due milioni di volte.

In una nota a margine di un procedimento con altre parti, la decisione in questione era stata definita illegale dal tribunale amministrativo di Weimar senza alcuna giustificazione comprensibile.

Poco dopo, in un caso simile, un giudice di Lipsia aveva inflitto a una madre single spese processuali di € 18.654,00 per un valore di causa di € 4.120.000,00 – limitato a € 500.000,00 – che può essere qualificato solo come fittizio, e allo stesso tempo aveva respinto la sua domanda legale. Sembra ovvio che il giudice di Lipsia possa essere stato motivato da considerazioni estranee nella sua determinazione delle spese, che si è discostata così vistosamente dall’effettivo importo in discussione di 4000 euro.

La perquisizione della casa del giudice Dettmar, di cui l’art. 97 I GG garantisce la sua indipendenza – “i giudici sono indipendenti e soggetti solo alla legge” – è stata evidentemente effettuata per ragioni politiche. 

Il giudice Dettmar è rappresentato dall’avvocato difensore di Amburgo Dr. h.c. jur. Gerhard Strate. 

Traduzione a cura di Nogeoingegneria

FONTE  https://2020news.de/hausdurchsuchung-bei-weimarer-sensationsrichter/

Articolo in inglese https://2020news.de/en/house-warrant-executed-on-weimar-judge-for-political-reasons/

Mentre i media mainstream parlano abbondantemente e generalmente in modo denigratorio del verdetto di Weimar, per il momento non c’è stata alcuna notizia ufficiale dell’operazione di perquisizione e sequestro a casa del giudice. 

 

SENSAZIONALE SENTENZA DI WEIMAR: NIENTE MASCHERINE, NIENTE DISTANZIAMENTO SOCIALE, NIENTE PIÙ TEST PER GLI STUDENTI

 

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