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Quando la stampa diventa primo testimonial di un Presidente del Consiglio. Se siete alla ricerca di qualcosa che rappresenti a dovere il potere attrattivo di Draghi nei confronti di un certo potere internazionale non potete ignorare il titolo di qualche giorno fa del FinancialTimes “Delinquent Italy turns into model European”.
In casi come questi non è necessaria nemmeno la traduzione per comprendere che tipo di descrizione viene fatta del nostro Paese, anche se il termine “Delinquent” in inglese ha più il cvalore di “Inadempiente”. Uno schiaffo all’Italia, accompagnato però da un elogio al Premier Mario Draghi, il quale ne elogia l’operato anche in termini di credibilità aumentata. A far discutere è soprattutto il termine utilizzato dalla testata britannica ‘Delinquent’, con riferimento alla condizione in cui sarebbe stato lo Stivale (ovviamente prima dell’arrivo dell’ex banchiere della Bce).
La pagina del Financial Times è stata commentata in diretta dal giornalista, esperto di economia, Fabio Dragoni che è intervenuto ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich. Questo il suo commento a “Un giorno speciale”. FabioDragoni: “La definizione di delinquent non mi trova assolutamente d’accordo perché l’Italia non è inadempiente. Innanzitutto se è inadempiente bisognerebbe chiedersi nei confronti di chi? Dal momento che l’Italia è un contributore netto al bilancio dell ‘Unione europea. Quindi perché un’offesa così gratuita nei confronti del nostro Paese”?
Se poi vogliamo fare un po’ di ricerca storica ricordiamo che il regno Unito, tanto amato da questi che ci danno del “Delinquent”, ha fatto bancarotta qiuattro volte nella sua vita: 1822, 1834, 1888-89 e 1932, pur essendo un impero mondiale, fondato anche sul NON pagare i debiti. L’Italia unita, nonostante tutto, non ha mai fatto bancarotta….
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