martedì 28 marzo 2017

Tap in Puglia, il blocco dei manifestanti sfondato dalla polizia a suon di manganellate



controlacrisi
Due cariche della polizia hanno sgomberato il blocco di manifestanti davanti al cantiere Tap a Melendugno, in Salento. Le cariche hanno provocato contusi, e qualche malore. Le operazioni di espianto degli ulivi sono state momentaneamente sospese, e poi riprese grazie alla scorta della polizia. Tra le persone caricate anche due consiglieri regionali, Mino Borraccino, di Sinistra Italiana, e Tony Trevisi, del Movimento 5 Stelle.
"Quello che e' avvenuto a Melendugno e' inaccettabile. Caricare sindaci, consiglieri regionali, anziani e ragazzini non e' degno di un Paese civile. Il governo ne e' responsabile e ne dovra' rendere conto in Parlamento", afferma Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana.
"Le autorita' di Pubblica Sicurezza responsabili di questo capolavoro lo dovranno spiegare al Paese. Ora si riporti il confronto su un terreno di dialogo", conclude.
Su quanto è avvenuto a Meledugno c'è un post twitter di Alessandro Di Battista: "Chi manifesta contro il tap (siate non
violenti presto il M5S sara' al governo e bloccheremo questa vergogna) ha ragione".

Paolo Ferrero, segretario del Prc esprime "piena solidarietà alle persone che animano il presidio NO TAP vicino Lecce, per impedire l'espianto degli ulivi, pestate stamattina dalla polizia". "E' vergognoso che le forze di polizia - aggiunge Ferrero - pagate con i soldi dei cittadini vengano utilizzate continuamente in questo modo: le forze dell'ordine arrestino i mafiosi, invece di fare le cariche contro chi difende il territorio!".
Con una sentenza pubblicata nei giorni scrosi, la IV Sezione del Consiglio di Stato aveva respinto gli appelli proposti dal Comune di Melendugno e dalla Regione Puglia nei confronti della sentenza del T.a.r. (l'udienza di discussione si era tenuta il 9 marzo) sul TAP - Trans Adriatic Pipeline. Il Consiglio di Stato, infatti, ha ritenuto che la valutazione di impatto ambientale resa dalla Commissione VIA "avesse approfonditamente vagliato tutte le problematiche naturalistiche e che anche la scelta dell'approdo nella porzione di costa compresa tra San Foca e Torre Specchia Ruggeri (all'interno del Comune di Melendugno) fosse stata preceduta da una completa analisi delle possibili alternative (ben undici)". Inoltre e' stato escluso che l'opera dovesse essere assoggettata alla cosiddetta 'Direttiva Seveso'.

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