È quanto emerso da una recente ricerca condotta da David Crowder e John Reganold della Washington State University, i ricercatori hanno analizzato 44 studi scientifici sull’agricoltura biologica, basati su 55 piante coltivate in 14 paesi in cinque continenti.
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
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venerdì 31 marzo 2017
Un anno dopo, Casapound chiama la Questura risponde
collettivo militant
Cinque giorni dopo la grande e “pericolosa” manifestazione del 25 marzo, stamattina diciassette compagni sono stati arrestati per antifascismo. Diciassette compagni arrestati col solito manuale Cencelli della repressione: Degage, Esc, Acrobax, Alexis e Militant le strutture colpite, ovviamente non a caso. Chi in questi anni si è mosso davvero nella lotta antifascista ne paga le conseguenze materiali, con buona pace dei social chiacchieroni. Due cose però saltano all’occhio anche al meno avvezzo alle cose della politica: diciassette misure cautelari comminate un anno dopo gli eventi costituiscono un vulnus particolare anche in tempi di stretta repressiva come questi. Quale giustificazione legale, quale razionalità giudiziaria si cela dietro a questo accanimento eccessivamente postumo? Ovviamente nessuna, ma al tempo stesso risponde alla logica delle misure cautelari comminate in questi anni. In assenza di prove e con la certezza dell’assoluzione nei processi, i Pubblici ministeri procedono alla vendetta cautelare, facendo scontare preventivamente pene che sanno di non poter provare in sede di giudizio. Una dinamica tipica di questi anni, e che andrebbe smascherata e combattuta non solo dentro le fila del movimento, ma anche da quella “presunta” magistratura “democratica” che si riempie la bocca di legalità e democrazia ma che, al dunque, favorisce abusi giudiziari di questo tipo.
Nord di Roma. 1 Aprile tutti al Lago di Trevignano contro la padrona delle acque ACEA spa.
A titolo di cronaca ricordiamo che è sempre l'Acea a controllare al 100% la CREA, società che gestisce il Servizio Idrico Integrato, nel Comune di Campagnano di Roma.
redazione diffusa CampagnanoR@P
Tutti i residenti di Campagnano conoscono le inadempienze di questa società, dalla mancata puntualità nell'invio delle bollette alle ripetute interruzioni di servizio fino alla totale sospensione per ben 2 anni della possibilità di utilizzare l'acqua per qualsiasi uso umano a causa dell'eccessiva presenza di arsenico e fluoro, nota peraltro da oltre 12 anni. Le sensibili e sollecite amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni hanno messo mano al problema l'ultimo giorno disponibile, poi hanno usato il massimo di tempo concesso dalla legge per mettersi in regola con un impianto di dearsenificazione, per inciso finanziato dalla Regione Lazio, sempre soldi pubblici cioè anche nostri.
Tralasciamo la procedura di selezione dell'impresa che ha vinto l'appalto e la tipologia di impianto scelto, ma ricordiamo che i maggiori costi dovuti alla depurazione ricadranno, da quest'anno, sui residenti di Campagnano
Nel frattempo è cambiata l'Amministrazione Comunale e la concessione trentennale per la gestione del servizio idrico scadrà nel 2021. La domanda è semplice: la nuova e giovane Amministrazione ha intenzione di riportare il servizio idrico in ambito pubblico, ovvero gestione diretta del Comune, rispettando la volontà dei cittadini italiani compresi quelli di Campagnano, oppure rinnoverà la concessione all'unico soggetto societario "affidabile" cioè ACEA per altri lunghi 30, o 300, anni?
redazione diffusa CampagnanoR@P
Tutti i residenti di Campagnano conoscono le inadempienze di questa società, dalla mancata puntualità nell'invio delle bollette alle ripetute interruzioni di servizio fino alla totale sospensione per ben 2 anni della possibilità di utilizzare l'acqua per qualsiasi uso umano a causa dell'eccessiva presenza di arsenico e fluoro, nota peraltro da oltre 12 anni. Le sensibili e sollecite amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni hanno messo mano al problema l'ultimo giorno disponibile, poi hanno usato il massimo di tempo concesso dalla legge per mettersi in regola con un impianto di dearsenificazione, per inciso finanziato dalla Regione Lazio, sempre soldi pubblici cioè anche nostri.
Tralasciamo la procedura di selezione dell'impresa che ha vinto l'appalto e la tipologia di impianto scelto, ma ricordiamo che i maggiori costi dovuti alla depurazione ricadranno, da quest'anno, sui residenti di Campagnano
Nel frattempo è cambiata l'Amministrazione Comunale e la concessione trentennale per la gestione del servizio idrico scadrà nel 2021. La domanda è semplice: la nuova e giovane Amministrazione ha intenzione di riportare il servizio idrico in ambito pubblico, ovvero gestione diretta del Comune, rispettando la volontà dei cittadini italiani compresi quelli di Campagnano, oppure rinnoverà la concessione all'unico soggetto societario "affidabile" cioè ACEA per altri lunghi 30, o 300, anni?
"Contro il TAP non molleremo di un centimetro" Intervista a Gianluca Maggiore, portavoce del Comitato No TAP
global project
Abbiamo intervistato Gianluca Maggiore, portavoce
del Comitato No TAP che dal 2011 lotta in Salento contro la costruzione
del gasdotto che approderà sulle coste pugliesi dall'Azerbaijan,
attraversando Georgia, Turchia e Grecia per approvvigionare l'Europa di
gas ed i cui lavori preliminari sono appena cominciati.
Artisti sottoscrivono appello contro la Tap in Puglia
contropiano
Artisti come Alessandro Mannarino, 99 Posse, Lo Stato Sociale, Assalti Frontali sono tra i primi firmatari dell’appello contro la realizzazione del gasdotto Tap, lanciato e promosso dal So What Festival di Melpignano, in provincia di Lecce. Nelle prime ore hanno già risposto oltre sessanta artisti e band salentini e italiani e il numero è destinato a crescere.
“So What Festival ha scelto di essere NO TAP sin dalla sua prima edizione. Nel 2014 TAP era ancora solo una minaccia: noi abbiamo scelto di schierarci sin da subito perché crediamo che difendere il proprio centimetro di terra sia il primo passo per costruire uno spazio in cui si possono realizzare le libertà di ciascuno. Vogliamo che cultura sia innanzitutto consapevolezza e libertà di scelta, crediamo che gli eventi debbano farsi contenitori di idee e vettori di messaggi“, si legge nell’appello dell’associazione culturale Altatensione che organizza il festival dal 2014.
Bloccati e schedati lavoratori precari in viaggio per una manifestazione a Roma
contropiano usb
Una
serie di fatti accaduti negli ultimi giorni ripropone con forza ed
urgenza il problema della repressione e dell'utilizzo di polizia e
carabinieri nella normale dialettica sociale in Italia. Un problema che è
prima di tutto politico e che implica una valutazione sul livello di
democrazia che si vive nel paese prima ancora che sui singoli eventi.
Ambiente &conomia. Così la BCE finanzia le multinazionali del petrolio.
sbilanciamoci.infoCosì il programma di “quantitative easing” varato dalla Banca centrale europea è andato a finanziare petrolio, auto fuori serie, autostrade, champagne e gioco d’azzardo. La denuncia di Corporate Europe.
L’osservatorio di Corporate Europe ha decifrato la lista dei beneficiari dello schema di acquisto dei titoli emessi dalle società da parte della Banca Centrale Europea (BCE). Il risultato sconcerta a meno che non si ritenga che petrolio, auto fuori serie, autostrade, champagne e gioco d’azzardo sono attività ideali per immettervi denaro pubblico.
Nel giugno 2016 la Banca centrale europea ha attivato un altro programma per sostenere l’economia dell’Eurozona. In anni recenti sono state spese forti somme nell’intento di stimolare la crescita – il cosiddetto ‘quantitative easing’ con prestiti convenienti accessibili alle banche, e l’acquisto di titoli sovrani, fra le altre misure. Fin qui le banche sono state le principali beneficiarie. Fu allora che la BCE fece un altro passo; e cominciò a comprare obbligazioni societarie – di fatto offrendo presiti a debole interesse alle grandi imprese, ciò che in sostanza è una sorta di sussidio ad alcuni dei maggiori giocatori nel mercato europeo.
Chi sono i beneficiari? Quali società hanno usufruito del favore delle grandi banche?
Ambiente. Italia: hub del gas o laboratorio di economia verde?
Il governo continua a trattare le rinnovabili come un
“lusso” che non è possibile concedersi. Anche se i sussidi pubblici alle
fonti “ambientalmente dannose” sono costantemente superiori a quelli
erogati a favore di quelle “favorevoli”.
Il 2015, in particolare per il variegato mondo ecologista, è entrato nella storia come un momento di svolta epocale per le politiche ambientali internazionali: con l’accordo tra i capi di Stato di quasi 200 Paesi del mondo, alla COP21 di Parigi, le fonti fossili sono state relegate “dalla parte sbagliata della storia”, rendendo ineludibili ed urgenti tanto la necessità di contenere l’aumento della temperatura del pianeta sotto la soglia critica dei 2 °C, quanto l’improrogabilità di un radicale cambio di strategia energetica, a livello globale.
Ambiente, l’Europa che vogliamo.
Oggi l’80% delle legislazioni nazionali in campo
ambientale sono di derivazione comunitaria. Ma non è un patrimonio
acquisito una volta per tutte. E c’è ancora molto da fare.
Giusta, sostenibile, democratica e inclusiva: è questa “l’Europa che vogliamo”. Sono queste le migliori caratteristiche su cui è stata costruita nella pace (una pace non scontata) l’Unione Europea negli ultimi 60 anni. Sono questi gli obiettivi, quanto mai attuali oggi, che sono stati rilanciati in un appello, sottoscritto per incidere sulla Dichiarazione di Roma venuta alla luce sabato 25 marzo a conclusione delle Celebrazioni del 60° anniversario del Trattato di Roma. Un appello frutto di una forte alleanza su scala europea tra ambientalisti (il WWF), le Confederazioni sindacali (ETUC), la Confederazione Europea per l’aiuto e lo sviluppo internazionali (CONCORD), la Lobby europea delle donne, il Forum dei Giovani europei, Il Movimento Europeo.
La sinistra di oggi chiede solo diritti per il singolo: che fine ha fatto la lotta sociale?
Con i movimenti del '68 sono scomparse dall'agenda le istanze e la critica strutturale al modello del profitto. Ormai i riformisti puntano solo alle libertà del singolo da ottenere "a costo zero". Un programma da partito liberaldemocratico.
La proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948) venne accolta con un certo scetticismo dalle forze che si ispiravano alla tradizione socialista e comunista. Al contrario, oggi, a settant’anni di distanza, l’unica cosa che accomuna le varie “sinistre” occidentali pare essere l’appello ai “diritti soggettivi” (civili, umani). L’idea che un “ampliamento dei diritti” in quanto tale sia un’agenda politica di sinistra è diventata senso comune.
Questa metamorfosi sarà forse un’evoluzione politica ben giustificabile, ma tale giustificazione non sembra che nessuno abbia sentito l’urgenza di fornirla.
Se indugiamo nel prestigioso ossario della Sinistra vi troviamo cose come le critiche marxiane alla concezione dei Diritti dell’Uomo espressa dalle Rivoluzioni americana e francese. Marx obiettava che quei proclami concepivano l’uomo in modo artificiale, astorico e isolato, con interessi indipendenti e conflittuali, sul modello delle moderne relazioni di mercato. Molti dei diritti proclamati, per quanto condivisibili, constavano di rivendicazioni formali astratte e mistificanti. Così, la proclamazione solenne dell’eguaglianza formale tra gli uomini lasciava intoccate, e anzi legittimate, tutte le diseguaglianze economiche e di potere.
Naturalmente può ben darsi che Karl Marx avesse torto dove Laura Boldrini ha ragione. Ma forse non bisognerebbe aver fretta di darlo per acquisito.
* * *
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Robot, il rimpiazzo dell'uomo è preoccupante
http://punto-informatico.it/
Secondo i ricercatori del MIT la sostituzione dei lavoratori con i robot aggraverà il mercato del lavoro. Salari più bassi e perdita d'impiego saranno i primi effetti, a meno che non si ricorra a dei correttivi
Roma - Un nuovo studio elaborato dagli economisti del MIT Daron Acemoglu e Pascual Restrepo intitolato "Robots and Jobs: Evidence from US Labor Markets" pone l'accento su come i robot stiano danneggiando il panorama del mercato del lavoro screditando un po' per volta i lavoratori umani. La disamina su come il panorama sia cambiato negli USA per effetto dell'introduzione dei robot nei luoghi di lavoro si riferisce al lasso temporale compreso tra il 1990 e il 2007. La presenza delle macchine avrebbe causato, nelle aree in cui l'esposizione del fenomeno è stata elevata, una consistente riduzione dell'impiego e dei salari.
"I robot stanno uccidendo i nostri lavori" ha recentemente ribadito Robert D Atkinson, presidente e fondatore della Fondazione per l'Information Technology e l'Innovazione. L'automazione starebbe riducendo in maniera esponenziale i costi relativi alla crescente produzione di prodotti e servizi, penalizzando però l'uomo.
Emancipate yourselves from mental slavery
post originale di R@P51
Bob Marley, nel 1980, con queste 4 parole "Liberatevi dalla schiavitù mentale" (tratte dalla bellissima Redemption Song) ha sintetizzato più di 2.000 anni di storia e di filosofia.
Il pensiero unico è la nostra schiavitù mentale, la consapevolezza e la successiva (passiva) accettazione di un sistema basato sul liberismo globalizzato dove gli unici valori sono il capitale, la merce (scadente), il profitto infinito, il consumismo scellerato, la sfrenata competitività (a perdere) e la conseguente povertà materiale e morale, ormai ingegnerizzata.
Già Platone con il "mito della caverna" ci descriveva come incatenati nel fondo di una caverna dalla quale si vedeva una realtà di sole ombre e quindi una falsa verità e falsa realtà. Dal fallimento del tentativo di uscire "realmente" dalla caverna tentando di realizzare le sue riforme politiche nacque la famosa "Sindrome di Siracusa" seconda la quale uscire dalla caverna è un impresa altamente difficile e improbabile.
Successivamente Max Weber peggiorò, se possibile, questa visione trasformando la caverna di Platone in una gabbia d'acciaio, dalla quale, a differenza della caverna, sembra che sia veramente impossibile fuggire.
Il capitale, ormai mondializzato dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 (data ormai ritenuta quale "fine della storia") ha finito il suo lavoro schiacciando la borghesia, con la sua "coscienza infelice" di Hegheliana memoria, verso il basso e l'ha resa di fatto indistinguibile dal proletariato che privato del suo "muro" è rimasto senza alcuna difesa.
Bob Marley, nel 1980, con queste 4 parole "Liberatevi dalla schiavitù mentale" (tratte dalla bellissima Redemption Song) ha sintetizzato più di 2.000 anni di storia e di filosofia.
Il pensiero unico è la nostra schiavitù mentale, la consapevolezza e la successiva (passiva) accettazione di un sistema basato sul liberismo globalizzato dove gli unici valori sono il capitale, la merce (scadente), il profitto infinito, il consumismo scellerato, la sfrenata competitività (a perdere) e la conseguente povertà materiale e morale, ormai ingegnerizzata.
Già Platone con il "mito della caverna" ci descriveva come incatenati nel fondo di una caverna dalla quale si vedeva una realtà di sole ombre e quindi una falsa verità e falsa realtà. Dal fallimento del tentativo di uscire "realmente" dalla caverna tentando di realizzare le sue riforme politiche nacque la famosa "Sindrome di Siracusa" seconda la quale uscire dalla caverna è un impresa altamente difficile e improbabile.
Successivamente Max Weber peggiorò, se possibile, questa visione trasformando la caverna di Platone in una gabbia d'acciaio, dalla quale, a differenza della caverna, sembra che sia veramente impossibile fuggire.
Il capitale, ormai mondializzato dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 (data ormai ritenuta quale "fine della storia") ha finito il suo lavoro schiacciando la borghesia, con la sua "coscienza infelice" di Hegheliana memoria, verso il basso e l'ha resa di fatto indistinguibile dal proletariato che privato del suo "muro" è rimasto senza alcuna difesa.
Acqua Pubblica. Roma 1 Aprile - Assemblea nazionale del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.
Il 1 aprile si terrà a Roma l'Assemblea nazionale del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.
acquabenecomune.org
A distanza di quasi 6 anni dai
referendum intediamo svolgere un importante momento di confronto in cui
condividere un bilancio del percorso sin qui intrapreso e individuare
possibili prospettive future, aggiornando la nostra strategia e
narrazione al fine di rilanciare la lotta per la preservazione
dell'acqua e per una sua gestione pubblica, partecipativa ed
eco-compatibile.
Gasdotto Tap, democrazia alla canna del gas: il Governo contro sindaci e cittadini.
La Puglia, terra di grandi interessi strategico-economici, è nuovamente al centro dello scontro tra ambiente e lavoro, tra economia e diritti dei cittadini.
|
La Puglia dell’Ilva, della centrale Enel di Cerano, del progetto Tempa Rossa, della Xylella, è da qualche giorno anche il teatro di scontro tra la polizia ed i manifestanti del fronte No-Tap.
La Puglia, che probabilmente è anche la Regione con la società civile più attiva del Paese, scende adesso in campo contro la costruzione del Gasdotto TransAdriatico (conosciuto con l’acronimo di Tap, Trans Adriatic Pipeline), progetto volto alla realizzazione di un nuovo condotto che dalla frontiera greco-turca attraverserà la Grecia e l’Albania, per portare in Italia il gas naturale proveniente dal Mar Caspio. Arrivato sulle coste in provincia di Lecce, infatti, il gas estratto in Azerbaigian sarà collegato alla rete nazionale e garantirà l’approvvigionamento che attualmente dipende dall’Algeria, dalla Libia e dalla Russia.
Le implicazioni geopolitiche ed economiche dell’indipendenza dalle risorse di gas che vengono attraverso il nord Africa sono evidenti (la questione Libia con tutte le conseguenze politiche ne è esempio), ma il concetto è che non tutto ciò che implica scelte strategiche nazionali deve accadere a danno della Puglia.
Luciano Gallino: “Una moneta fiscale per uscire dall'austerità senza spaccare l'euro”.
“È
una strada praticabile per attuare un principio basilare: cominciare su
scala limitata a restituire allo stato il potere sovrano di emettere
denaro, allo scopo di ovviare rapidamente ai disastri che le politiche
di austerità hanno prodotto”. Riproponiamo un testo del grande sociologo
torinese che illustra i vantaggi della proposta economica lanciata nel 2015 su MicroMega da un gruppo di economisti e ora fatta propria anche dai 5 Stelle.
|
Questo libro a più voci osa proporre, nientemeno, che allo scopo di combattere la disoccupazione e la stagnazione produttiva in corso lo stato, massima istituzione politica, si decida a fare in piccolo qualcosa che le banche private fanno da generazioni in misura immensamente più grande: creare denaro dal nulla – adottando però modi, le banche, che non aiutano a combattere né l’una né l’altra. Scegliendo di entrare nella zona euro, lo stato italiano sì è privato di uno dei fondamentali poteri dello stato, quello di creare denaro (che nella nostra lingua chiamiamo moneta quando ci riferiamo a denaro che ha una sua specifica connotazione nazionale, tipo la sterlina, la corona o il franco svizzero). Per gli stati dell’eurozona, in forza del Trattato di Maastricht soltanto la BCE può creare denaro in veste di euro, sia esso formato da banconote, depositi, regolamenti interbancari o altro; a fronte, però, del divieto assoluto, contenuto nell’art. 123 (mi riferisco alla versione consolidata del Trattato) di prestare un solo euro a qualsiasi amministrazione pubblica – a cominciare dagli stati membri. Per quanto attiene alle banche centrali nazionali della zona euro, esse non possono più emettere denaro; nondimeno sono libere di ricevere miliardi in prestito dalla BCE a interessi risibili. Al tempo stesso accade che le banche private abbiano conservato intatto il potere di creare denaro dal nulla erogando crediti o emettendo titoli finanziari negoziabili.
giovedì 30 marzo 2017
Gse, il paradosso dei lavoratori in appalto ad Almaviva.
Con le attuali regole il lavoro ‘in appalto’
è una vera e propria piaga sociale. Le crisi occupazionali si
susseguono una dietro l’altra. Tanta confusione, nessuna soluzione
politica se non una mera gestione dell’emergenza.
Lidia Undiemi Dottore di ricerca in diritto dell'economia
Quanto denunciato dai lavoratori è veramente paradossale. In piena crisi occupazionale generata dai cambi di appalti e dalla logica delle gare al massimo ribasso, uno dei più importanti ministeri affida il servizio ad un’altra impresa mettendo conseguentemente in difficoltà i lavoratori assunti dalla società di cui è socio unico. A rendere ancor più discutibile il trasferimento della commessa la circostanza che l’aggiudicatrice è Almaviva Contact, la società che a dicembre del 2016 ha attuato il più grande licenziamento collettivo degli ultimi quaranta anni (1666 lavoratori).
Libro. Verità e bugie sulla crisi economica.
La recente grande recessione e le politiche poste in essere per tentare di mitigarne gli effetti sono i grandi temi di cui si occupa il libro di Mario Morroni “Nulla è come appare: dialoghi sulle verità sommerse della crisi economica” (Imprimatur Editore, 2016). Il sottotitolo suggerisce la felice scelta narrativa dell’autore che pone a confronto diverse scuole di pensiero in una serie di dialoghi sui temi della crisi economica. Dalla discussione emergono nette le implicazioni di politica economica delle diverse concezioni dei protagonisti. Togliere gli ostacoli alla comprensione delle vicende economiche che colpiscono noi tutti è una delle motivazioni alla base di questi nove dialoghi. Il libro è rivolto a chiunque sia curioso di capire in profondità le diverse opinioni alla base delle varie proposte di politica economica.
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I protagonisti dei dialoghi sono due docenti di economia (Agata e Max), un dottore di ricerca in economia dell’ambiente (Silvano) e una dottoranda in antropologia (Sarah). Agata è docente di economia di stampo keynesiano, Max, anche egli docente di economia e consulente economico, è apertamente neoliberista, mentre Silvano abbraccia posizioni critiche verso la corrente di pensiero rappresentata da Agata ed è in opposizione radicale a quella incarnata da Max. Sarah non ha mai studiato economia e sono proprio le sue domande a stimolare il dibattito che anima i diversi dialoghi, i quali, pur essendo legati da un comune filo conduttore, possono essere letti indipendentemente l’uno dall’altro.
Il mio obiettivo è quello di suggerire una chiave di lettura che aiuti a comprendere i fondamenti dell’impostazione teorica di Max e di analizzare i punti che ritengo più importanti affrontati nei diversi dialoghi. La più evidente differenza tra la visione di Agata e Max è il ruolo che è chiamato a svolgere lo Stato all’interno di un sistema economico: attivo, con funzione anticiclica e correttiva delle distorsioni indotte dal funzionamento del mercato per Agata, decisamente più passivo e limitato a favorire il pieno sviluppo delle strutture di mercato per Max.
Regione Lazio. Legge sulla Rete dei Cammini nel Lazio: a Castel Gandolfo la presentazione.
Tutta l'azione di sviluppo, manutenzione e promozione viene svolto da una commissione, presieduta dall'Assessore al Turismo.
osservatorelaziale.it
CASTEL GANDOLFO (RM) - La Regione Lazio è la prima a dotarsi di uno strumento normativo organico che metta a sistema i Cammini, le Vie storiche ed i Sentieri della regione. Si tratta della necessaria premessa per uno sviluppo duraturo nel tempo di un grande patrimonio ambientale, culturale ed umano con un enorme potenziale turistico. Questo sarà il tema della presentazione della Legge sulla Rete dei Cammini del Lazio (LR 2/2017) che si terrà venerdì 31 marzo alle ore 17.00 presso la Sala Petrolini in via Prati,6 a Castel Gandolfo e a cui è prevista anche l’intervento di Eugenio Patanè, consigliere regionale e primo firmatario del progetto di legge.
Classe Operaia. K-Flex di Roncello. Polizia contro picchetto degli operai, un ferito.
Agenti con caschi e manganelli davanti ai cancelli della K-Flex di Roncello, in Brianza, la multinazionale della gomma plastica che ha deciso di smantellare l'unico stabilimento italiano licenziando 187 lavoratori su 250 e trasferire la produzione in Polonia.
I lavoratori denunciano che la K Flex, è un’azienda sana. Ha una sessantina di stabilimenti in giro per il mondo, dalla Cina alla Russia agli Stati Uniti. Nel 2015 ha fatturato 320 milioni di euro. Ma la famiglia Spinelli, proprietaria della K-Flex fondata nel 1989, vuole ridimensionare drasticamente gli impianti di Roncello, trasferendo le produzioni in Polonia. I lavoratori presidiano la fabbrica ormai da 65 giorni. A febbraio avevano bloccato anche la provinciale all'altezza di Busnego per far sentire le ragioni della loro protesta contro questo ennesimo caso di delocalizzazione produttiva che sta desertificando il sistema industriale nel nostro paese.
mercoledì 29 marzo 2017
ADONIS, ecco il mio nome per la voce di Cosimo Cinieri - Teatro India, 11 aprile, ore 21.00.
.
Info e contatti su: www.inventaeventi.com
COSIMO CINIERI in ADONIS, ecco il mio nome è un viaggio suddiviso in 6 stazioni: Damasco, Andalusia, New York, Beirut, Parigi e Napoli dove si snodano i temi cari al poeta: la rinascita della poesia araba, l’esilio, il dialogo ininterrotto con l’Altro, il disprezzo per la tecnocrazia e la logica del mercato, l’amata Beirut martoriata dalle guerre civili, la poesia e l’utopia di condividere con l’Occidente valori comuni nel rispetto della propria diversità.
.
«Foglio di via dalla città in cui studio», l'incredibile storia di uno studente di Roma3
Marco (il nome è di fantasia) è uno studente di Scienze Politiche dell'Università di Roma3. È nato in Abruzzo, ma vive a Roma da 3 anni. Come la maggior parte degli studenti fuori sede non ha spostato la residenza. Per questo, sabato scorso, mentre si dirigeva al corteo #EuropeForAll, ha ricevuto un foglio di via dalla città in cui vive e studia da tempo . Una storia assurda, che soltanto il delirio securitario intorno alle proteste del 25 e le direttive autoritarie del ministro Minniti potevano rendere possibile. Un caso particolarmente grave, ma non certo isolato: sono oltre 20 le persone che hanno ricevuto un provvedimento simile in via preventiva, cioè prima che potessero scendere in piazza a manifestare. Nella stessa giornata, in più di 1.500 sono stati fermati e sottoposti a controlli, mentre tre autobus interi venivano sequestrati per diverse ore nella questura di Tor Cervara, ufficio stranieri.
Allarme degli ambientalisti: «La tutela dei parchi è a rischio»
Fonte:
il manifestoAutore:
Luca Fazio
Ecologia. A Montecitorio, in un’aula
deserta, è cominciata ieri la discussione sulla riforma della legge
394/91 sui parchi e le aree protette. Con accenti diversi, tra poche
luci e molte ombre, quasi tutte le associazioni lanciano un grido di
allarme: “Si tratta di una legge che rischia di portare l’Italia
indietro di 40 anni e passerà alla storia come la più grave speculazione
mai fatta sulle aree verdi italiane”. Ermete Realacci (Pd), presidente
della Commissione ambiente alla Camera, invece parla di “passo avanti
per l’Italia che guarda al futuro”
Ieri nell’aula di Montecitorio, dopo l’approvazione al senato, si è aperto il dibattito sulla riforma della legge 394/91 sui parchi
italiani e le aree protette (relatore Enrico Borghi del Pd).
L’Ue imbroglia: ok al glifosato della Monsanto, cancerogeno
http://www.libreidee.org
L’Unione Europea aiuterà la Monsanto ad avvelenarci per altri 15 anni con un micidiale diserbante come il glifosato. E’ unrischio concreto, denunciato da “Sustainable Pulse”, network di scienziati e attivisti impegnati sul fronte dell’agricoltura sostenibile e contro gli Ogm, dopo la recente decisione dell’agenzia europea per le sostanze chimiche di non considerare il controverso diserbante come un probabile cancerogeno. Tutto ciò, rileva “Voci dall’Estero”, nonostante diversi studi indipendenti – esaminati anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – abbiano suggerito che si dovrebbe considerarlo tale, quantomeno in via precauzionale. «La Ue ha chiaramente calpestato la propria prassi per la sicurezza alimentare». In più, anche se «la cosa ovviamente non ci sorprende», per “Voci dall’Estero” c’è anche «il sospetto di conflitto di interessi nella commissione incaricata della valutazione», che potrebbe «spianare la strada a un rinnovo di 15 anni dell’autorizzazione».
Seguendo quanto già fatto dall’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare – scrive “Sustainable Pulse” – anche l’Echa, l’agenzia per la chimica, «ha respinto l’evidenza scientifica che mostrava che il controverso diserbante chiamato glifosato potrebbe essere cancerogeno». Si tratta di uno dei diserbanti più diffusi al mondo, che la Iarc (l’agenzia per la ricerca sul cancro, una costola dell’Oms) aveva già classificato come “probabile” causa di tumori. Per arrivare alla sua conclusione, Bruxelles «ha rifiutato lampanti prove scientifiche raccolte in laboratorio sugli animali, ha ignorato gli avvertimenti lanciati da oltre 90 ricercatori indipendenti e si è basata su studi non pubblicati commissionati dagli stessi produttori di glifosato». La denuncia è firmata Greenpeace, la cui direttrice dell’unità europea per la politica alimentare, Franziska Achterberg, protesta: «L’agenzia si è spinta molto in là nel momento in cui ha rifiutato tutte le prove che il glifosato potrebbe causare il cancro: le ha nascoste come la polvere sotto il tappeto».
A Melendugno la polizia carica anche i sindaci
http://contropiano.org
Anche oggi proteste e violenza poliziesca a Melendugno, per imporre con la forza l’espianto degli ulivi e la realizzazione del gasdotto chiamato Tap. Cittadini e attivisti hanno presidato il cancello d'ingresso del cantiere fin dall’alba. Gli agenti hanno prelevato uno alla volta i manifestanti portandoli lontano dal cantiere, tra le proteste degli altri manifestanti. Una persona è stata colta da malore nell'area antistante il cantiere. Jl sindaco di Melendugno, Marco Potì, stava rilasciando un'intervista ad una tv locale quando è stato invitato da funzionari di polizia ad allontanarsi per consentire il transito di camion. Quindi i poliziotti hanno circondato sindaco e alcuni manifestanti, spingendoli di forza fuori dall'area del cantiere.
Sulla lotta riferisce qui Ivano, del movimento No Tap Melendugno. Intervista realizzata da Radio Città Aperta.
30 Marzo Giornata della terra Palestinese
http://contropiano.org
L’USB, insieme alle altre organizzazioni sindacali di classe della FSM- WFTU (Federazione Sindacale Mondiale), ha aderito alla giornata della terra Palestinese, in continuità con la solidarietà internazionalista verso il popolo palestinese le sue associazioni sindacali e l’Organizzazione per liberazione della Palestina.
Il 30 marzo del 76 ricorre il 41° anniversario dell’eccidio perpetrato dall’esercito israeliano. Quel giorno le organizzazioni palestinesi e le istituzioni locali avevano chiamato una grande mobilitazione per protestare contro la decisione israeliana di espropriare 20 dunum (20 ettari) di terra dei villaggi palestinesi di Sakhnin, Arraba, Deir Hanna, Tur'an, Tamra, e Kabul per destinarla ad uso pubblico. Successivamente quella terra rubata fu utilizzata per costruire delle colonie sioniste e dei presidi militari.
Il 30 marzo del 76 ricorre il 41° anniversario dell’eccidio perpetrato dall’esercito israeliano. Quel giorno le organizzazioni palestinesi e le istituzioni locali avevano chiamato una grande mobilitazione per protestare contro la decisione israeliana di espropriare 20 dunum (20 ettari) di terra dei villaggi palestinesi di Sakhnin, Arraba, Deir Hanna, Tur'an, Tamra, e Kabul per destinarla ad uso pubblico. Successivamente quella terra rubata fu utilizzata per costruire delle colonie sioniste e dei presidi militari.
Grecia. La Ue “aiuta” gli aeroporti, perché ora sono privati
http://contropiano.org/
Un sempio concreto di come funziona l'espopriazione del patrimonio pubblico da parte dell'Unione Europea. Quello che prima era vietatissimo – un aiuto pubblico per ammodernare il patrimonio infrastrutturale pubblico – ora è "normale" perché quel patrimonio è diventato privato (e, casualmente, tedesco). Gli aiuti sono sempre pubblici (li mette la Ue, attingendo dai fond versati dai tutti gli stati; quindi anche dalla Grecia!), però vanno a foraggiare imprese dedicate al profitto.
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280 milioni dal Piano Juncker per gli aeroporti che Atene è stata costretta a privatizzare
martedì 28 marzo 2017
Legalizzazione cannabis. Le tensioni in maggioranza di governo
ASCIA
fonte: http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+ossi+si+dicute+commissioni_133572.php
Nuove tensioni in vista nella maggioranza, con gli alfaniani pronti a tornare sulle barricate. Ma lo scontro coinvolgera’ anche altre forze politiche del centrodestra. Da oggi, infatti, tornera’ all’esame delle commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera la controversa proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis.
I muscoli del potere, l’intelligenza dei proletari
collettivo militant
Dovremmo essere abbondantemente vaccinati alle provocazioni e alla repressione poliziesca, allo sciacallaggio mediatico e alla criminalizzazione politica, eppure anche stavolta ne usciamo con più domande che soluzioni. Il mese di terrore organizzato da Polizia e ministero degli Interni rimanda direttamente alle giornate di Genova del 2001. Quel movimento di massa sottovalutò i richiami alla guerra dello Stato, e cascò mani e piedi dentro una trappola che scompaginò quel movimento e ne facilitò la dismissione. Anche sabato scorso lo Stato, come sempre nei momenti topici, non ha giocato più alla democrazia, ma ha imposto uno stato di eccezione che è, d’altronde, la sua caratteristica più intima.
Che ne dite di un calcetto a Poletti?
contropianoAlessandro Avvisato
Ogni volta che sento parlare il ministro Poletti – si occupa del Lavoro, lui che viene dal mondo Coop e sa come sfruttarlo fino all’ultima goccia – mi torna in mente il proverbio in uso tra gli avvocati: “studia, figlio mio, sennò mi diventi giudice”.
Non soddisfatto del “successo” ottenuto con altre esibizioni retoriche in pubblico, ieri ha consegnato agli studenti dell'istituto Manfredi Tanari di Bologna un’altra perla della sua saggezza ruspante: "Il rapporto di lavoro è prima di tutto un rapporto di fiducia. È per questo che lo si trova di più giocando a calcetto che mandando in giro dei curriculum".
Ogni volta che sento parlare il ministro Poletti – si occupa del Lavoro, lui che viene dal mondo Coop e sa come sfruttarlo fino all’ultima goccia – mi torna in mente il proverbio in uso tra gli avvocati: “studia, figlio mio, sennò mi diventi giudice”.
Non soddisfatto del “successo” ottenuto con altre esibizioni retoriche in pubblico, ieri ha consegnato agli studenti dell'istituto Manfredi Tanari di Bologna un’altra perla della sua saggezza ruspante: "Il rapporto di lavoro è prima di tutto un rapporto di fiducia. È per questo che lo si trova di più giocando a calcetto che mandando in giro dei curriculum".
Tap in Puglia, il blocco dei manifestanti sfondato dalla polizia a suon di manganellate
Due
cariche della polizia hanno sgomberato il blocco di manifestanti
davanti al cantiere Tap a Melendugno, in Salento. Le cariche hanno
provocato contusi, e qualche malore. Le operazioni di espianto degli
ulivi sono state momentaneamente sospese, e poi riprese grazie alla
scorta della polizia. Tra le persone caricate anche due consiglieri
regionali, Mino Borraccino, di Sinistra Italiana, e Tony Trevisi, del
Movimento 5 Stelle.
"Quello che e' avvenuto a Melendugno e' inaccettabile. Caricare sindaci, consiglieri regionali, anziani e ragazzini non e' degno di un Paese civile. Il governo ne e' responsabile e ne dovra' rendere conto in Parlamento", afferma Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana.
"Quello che e' avvenuto a Melendugno e' inaccettabile. Caricare sindaci, consiglieri regionali, anziani e ragazzini non e' degno di un Paese civile. Il governo ne e' responsabile e ne dovra' rendere conto in Parlamento", afferma Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana.
Sostenibilità. Perché l’agricoltura sostenibile è migliore di quella tradizionale.
L'agricoltura sostenibile ha un minore impatto sul pianeta,
contrasta i cambiamenti climatici ed è conveniente anche dal punto di
vista della redditività.
lifegate.it Lorenzo Brenna
I prodotti coltivati secondo i dettami dell’agricoltura sostenibile e biologica sono
buoni, hanno un impatto positivo sul nostro organismo e sono redditizi
per chi li coltiva. Nonostante ciò le terre coltivate in maniera
biologica rappresentano solo l’un per cento dei campi in tutto il mondo.
È quanto emerso da una recente ricerca condotta da David Crowder e John Reganold della Washington State University, i ricercatori hanno analizzato 44 studi scientifici sull’agricoltura biologica, basati su 55 piante coltivate in 14 paesi in cinque continenti.
È quanto emerso da una recente ricerca condotta da David Crowder e John Reganold della Washington State University, i ricercatori hanno analizzato 44 studi scientifici sull’agricoltura biologica, basati su 55 piante coltivate in 14 paesi in cinque continenti.
Come le privatizzazioni hanno distrutto lo Stato. Roma 30 Marzo ore 15.30 al Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50/A.
Se ne parlerà a Roma, giovedi 30 marzo. Il 7 febbraio 1992 a Maastricht fu firmato il Trattato che fissava le regole politiche e i parametri economici e sociali necessari per l'ingresso dei vari Stati nell’ Unione e nell’istituenda moneta unica.
Forum Diritti Lavoro
Poco
dopo in Italia, il 2 giugno 1992, si teneva una riunione a bordo del
«Britannia», lo yacht della corona inglese, appositamente ancorato
presso le nostre coste e con a bordo nomi illustri del mondo finanziario
inglese: dai rappresentanti della BZW, la ditta di brockeraggio della
Barclay's, a quelli della Baring & Co. e della S.G. Warburg. A fare
gli onori di casa era la regina Elisabetta II d'Inghilterra.
Erano
venuti per ricevere rappresentanti dell'ENI, dell'AGIP, Mario Draghi
del ministero del Tesoro, Riccardo Gallo dell'IRI, Giovanni Bazoli
dell'Ambroveneto, Antonio Pedone della Crediop, alti funzionari della
Banca Commerciale e delle Generali, ed altri della Società Autostrade.
Si
trattava di discutere i preparativi per mettere sul mercato finanziario
internazionale il patrimonio industriale e bancario pubblico del nostro
paese. Draghi avrebbe detto agli ospiti inglesi: "Stiamo per passare dalle parole ai fatti".
Lavoro. Retribuzioni, i lavoratori italiani tra i più poveri d’Europa.
Le retribuzioni dei lavoratori italiani, a tutti i livelli, sono in linea con la media europea ma a differenza della maggior parte della popolazione dei Paesi del continente, i nostri connazionali soffrono per un basso potere di acquisto dovuto al costo della vita. La conferma di quanto molti vedono alla fine del mese emerge dall'ultima indagine Global 50 Remuneration Planning della società di consulenza Willis Towers Watson.
Analizzando la media della retribuzione annuale lorda delle prime 20 economie europee, i manager di medio livello e i nuovi entrati nel mondo professionale italiani si posizionano al 14° posto del ranking, posizione che cambia però se ad essere presa in considerazione è la media relativa al potere d'acquisto: i primi scendono alla 17esima posizione, i secondi alla 15esima. L'alto livello di tassazione del Paese e l'alto costo della vita fanno sì che il "potere d'acquisto" di uno stipendio italiano sia notevolmente inferiore a quello della maggior parte dei Pesi europei compresi Paesi Bassi, Irlanda, Francia, l'Austria, e tutti i paesi scandinavi.
Ambiente & Clima. Terrorismo, il cambiamento climatico è 20mila volte più pericoloso.
Questo post tratta di studi sulla percezione del terrorismo e altri
pericoli imminenti come cancro o cambiamento climatico, e paragona la
percezione alla probabilità statistica che ciò avvenga.
...Solo cambiando il nostro approccio alla comunicazione e riappropriandoci del senso della misura potremo sperare di attraversare l’immenso mare che separa percezione e realtà. Questo è lo stesso vuoto che intercorre tra la post-verità e le verità dei fatti, e che oggi compromette le vite e le coscienze di milioni di persone.
Non si argomenti per convincere,
ma per creare condizioni favorevoli
alla percezione dell’evidenza.
(Nicolás Gómez Dávila)
Nord di Roma. Lago di Bracciano: “Ecoitaliasolidale” e “Difendiamo il nostro Lago”, raccolte prime 300 firme da presentare al parlamento Europeo.
“L’abbassamento del livello del
Lago di Bracciano è costante e gravissimo e mette in serio pericolo il
valore dell’intero ecosistema dello specchio d’acqua laziale".
osservatorelaziale.it Red. Cronaca
BRACCIANO (RM) - “L’abbassamento del livello del Lago di Bracciano è costante e gravissimo e mette in serio pericolo il valore dell’intero ecosistema dello specchio d’acqua laziale. - dichiarano in una nota Vanda Soriente Presidente del Comitato “Difendiamo il nostro Lago” e di Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale - Per questo, - prosegue la nota congiunta - come avevamo preannunciato in questi giorni, il Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale insieme al Comitato “Difendiamo il nostro Lago” hanno già raccolto le prime 300 firme che verranno inoltrate alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo”. “Ribadiamo che risulta grave mettere a rischio il Lago di Bracciano per le captazioni di Acea finalizzata a compensare gli acquedotti laziali prosciugati a causa della siccità e dell’innalzamento delle temperature anche invernali, mentre nulla viene fatto per la manutenzione degli acquedotti sempre più colabrodo come quello di Roma che spreca nella propria rete ben il 44,4% della risorsa idrica”.
lunedì 27 marzo 2017
Nonostante tutto
collettivo militant
Nonostante la Questura di Roma avesse da settimane fomentato un clima terroristico impedendo di fatto qualsiasi partecipazione “extra-militante”; nonostante tutto il campo della sinistra compatibile abbia lavorato per delegittimare le ragioni del corteo contro le politiche criminali della Ue; nonostante l’universo mediatico, senza eccezione alcuna, abbia censurato qualsiasi ragione politica e aizzato ogni peggiore repulsione verso il corteo anti-euroliberista, la manifestazione di ieri si è imposta come principale fatto politico della stagione.
Quel 25 marzo cileno
“Il potere ha molti vantaggi e, tra questi, quello di fare e parlare a proprio piacimento” (Sofocle, Antigone).
Quanto
accaduto il 25 marzo, con l’ammassamento coatto di circa centoventi
manifestanti cui è stato sottratto in modo illegittimo il diritto
democratico, costituzionalmente garantito, a manifestare le proprie
idee, non rappresenta certo una situazione di eccezione o lo smarrimento
temporaneo delle procedure democratiche del Minniti di turno, ma lo
stato di salute effettivo delle democrazie attuali, nelle quali
l’applicazione del modello securitario ha determinato un vuoto di
diritto e la sottrazione di trasparenza delle procedure.Automazione e riduzione dell’orario di lavoro
Fonte: sbilanciamoci.infoAutore: Simone Fana
Le più recenti forme di
organizzazione del lavoro – imposte dalla “sharing” e gig economy –
rendono necessario un ripensamento delle politiche sui tempi di lavoro
La cronaca degli ultimi mesi ha riportato al centro del dibattito pubblico il nesso che lega i processi di innovazione tecnologica e le dinamiche del mercato del lavoro, attualizzando tendenze che stanno modificando alla radice gli assetti produttivi e i modi di produzione capitalistici. Elementi comuni collegano le vertenze dei lavoratori di Almaviva, in seguito al piano di ristrutturazione produttiva e agli esuberi del personale addetto ai call center, le proteste dei tassisti contro il colosso della sharing economy Uber e le rivendicazioni dei lavoratori impiegati nella Grande Distribuzione.
La cronaca degli ultimi mesi ha riportato al centro del dibattito pubblico il nesso che lega i processi di innovazione tecnologica e le dinamiche del mercato del lavoro, attualizzando tendenze che stanno modificando alla radice gli assetti produttivi e i modi di produzione capitalistici. Elementi comuni collegano le vertenze dei lavoratori di Almaviva, in seguito al piano di ristrutturazione produttiva e agli esuberi del personale addetto ai call center, le proteste dei tassisti contro il colosso della sharing economy Uber e le rivendicazioni dei lavoratori impiegati nella Grande Distribuzione.
Il Jobs Act alla resa dei conti
Fonte: sbilanciamoci.infoAutore: Valeria Cirillo
I dati più recenti confermano che la
nuova occupazione creata dal Jobs Act è in buona parte a tempo ridotto,
concentrata in coorti anziane e, soprattutto, in settori a bassa
intensità tecnologica
Gli ultimi dati forniti dalla Rilevazione sulle Forze di Lavoro dell’ISTAT e dall’Osservatorio sul precariato dell’INPS sottolineano alcuni dei caratteri peculiari della “nuova occupazione” degli ultimi due anni. Due anni intensi nel corso dei quali il mercato del lavoro ha conosciuto un’importante riforma ad opera dell’ultimo governo di centro-sinistra a guida di Matteo Renzi.
La riforma del mercato del lavoro, nota a tutti come Jobs Act , ha previsto – fra le altre – l’introduzione di un nuovo contratto di lavoro che modifica l’assetto giuridico del rapporto di lavoro dipendente e ne accresce il livello di flessibilità. Tale contratto porta il nome di “contratto a tutele crescenti” e, a differenza del precedente a tempo indeterminato non prevede il diritto di reintegro del lavoratore nel caso di licenziamento senza giusta causa, tranne che quest’ultimo abbia carattere discriminatorio o sia comunicato verbalmente. In definitiva è venuto meno l’articolo 18. La diffusione del nuovo contratto è stata incentivata dall’approvazione – all’interno della Legge di Stabilità del 2015 – di un piano di esonero contributivo (di massimo tre anni) a favore delle imprese che nel corso del 2015 hanno attivato o trasformato contratti di lavoro a termine in contratti di lavoro a tutele crescenti. Un’esenzione importante pari a 24180 euro (per triennio) a lavoratore per i contratti attivati nel 2015 e pari a 6500 euro risparmiati per i contratti attivati nel corso del 2016 (nel biennio).
Più volte nel corso di questi anni avevamo segnalato il rischio che l’intera manovra stesse generando una bolla occupazionale (si veda qui e qui ), che occorreva emanciparsi dalla “guerra dei numeri” – come ad oggi addirittura lo stesso ADAPT riconosce nel suo report valutativo sul Jobs Act – e, che in definitiva, l’unica occupazione che si stesse generando fosse un’occupazione di bassa qualità in un paese la cui unica strategia “competitiva” è stata quella di perpetrare politiche di moderazione salariale e contenimento del costo del lavoro [1] .
Gli ultimi dati forniti dalla Rilevazione sulle Forze di Lavoro dell’ISTAT e dall’Osservatorio sul precariato dell’INPS sottolineano alcuni dei caratteri peculiari della “nuova occupazione” degli ultimi due anni. Due anni intensi nel corso dei quali il mercato del lavoro ha conosciuto un’importante riforma ad opera dell’ultimo governo di centro-sinistra a guida di Matteo Renzi.
La riforma del mercato del lavoro, nota a tutti come Jobs Act , ha previsto – fra le altre – l’introduzione di un nuovo contratto di lavoro che modifica l’assetto giuridico del rapporto di lavoro dipendente e ne accresce il livello di flessibilità. Tale contratto porta il nome di “contratto a tutele crescenti” e, a differenza del precedente a tempo indeterminato non prevede il diritto di reintegro del lavoratore nel caso di licenziamento senza giusta causa, tranne che quest’ultimo abbia carattere discriminatorio o sia comunicato verbalmente. In definitiva è venuto meno l’articolo 18. La diffusione del nuovo contratto è stata incentivata dall’approvazione – all’interno della Legge di Stabilità del 2015 – di un piano di esonero contributivo (di massimo tre anni) a favore delle imprese che nel corso del 2015 hanno attivato o trasformato contratti di lavoro a termine in contratti di lavoro a tutele crescenti. Un’esenzione importante pari a 24180 euro (per triennio) a lavoratore per i contratti attivati nel 2015 e pari a 6500 euro risparmiati per i contratti attivati nel corso del 2016 (nel biennio).
Più volte nel corso di questi anni avevamo segnalato il rischio che l’intera manovra stesse generando una bolla occupazionale (si veda qui e qui ), che occorreva emanciparsi dalla “guerra dei numeri” – come ad oggi addirittura lo stesso ADAPT riconosce nel suo report valutativo sul Jobs Act – e, che in definitiva, l’unica occupazione che si stesse generando fosse un’occupazione di bassa qualità in un paese la cui unica strategia “competitiva” è stata quella di perpetrare politiche di moderazione salariale e contenimento del costo del lavoro [1] .
BancoPostaImpresa online BPIOL key, Java e Firefox: Ecco come risolvere con Firefox 52 ESR
http://www.marcosbox.org/
Mozilla, a partire da Firefox 52, ha abbandonato il supporto il supporto per NPAPI, che riguarda i plugin per Java, Silverlight e altri plugin simili basati su NPAPI (è rimasto soltanto il supporto per Adobe Flash). Questa modifica, pianificata da tempo, sta però causando problemi a diversi siti internet che fanno ancora uso di plugin esterni per far funzionare alcuni dei loro servizi.
Mozilla, a partire da Firefox 52, ha abbandonato il supporto il supporto per NPAPI, che riguarda i plugin per Java, Silverlight e altri plugin simili basati su NPAPI (è rimasto soltanto il supporto per Adobe Flash). Questa modifica, pianificata da tempo, sta però causando problemi a diversi siti internet che fanno ancora uso di plugin esterni per far funzionare alcuni dei loro servizi.
Uno di questi siti è quello di Poste Italiane dedicato alle imprese ovvero BancoPostaImpresa online che, per poter far funzionare la firma digitale tramite BPIOL key tramite browser, richiede la presenza del plugin Java.
Per risolvere questo problema avete due strade: la prima è quella di modificare un parametro in about:config e abilitare il supporto ai plugin NAPI.
Modificare un file epub (E-book) in 7 passaggi di Augusto Scatolini
PRIMA DOPO
Modificare un E-book con formato epub è relativamente semplice:
1) rinominare il file nomefile.epub in nomefile.zip
2) decomprimere il file nomefile.zip
3) entrare nella cartella OEBPS
domenica 26 marzo 2017
Il fascino del cimitero acattolico di Roma
http://www.ilfattoquotidiano.it/
C’è un angolo di Roma, all’ombra della Piramide Cestia, dove sono passati Shelley, Keats, Wilde e Goethe. Quell’angolo è il Cimitero acattolico per gli stranieri al Testaccio, ed è uno dei luoghi più dolci e romantici del mondo. La poesia è stata ispirata da chi lo ha visitato e da chi è stato qui sepolto: gli stessi Shelley, Keats, ma anche magici scrittori italiani del calibro di Carlo Emilio Gadda e Dario Bellezza.
I cimiteri, nelle culture cattoliche, sono posti lugubri. In contrasto con quanto propagandato dalla religione, il momento della morte è visto come qualcosa di profondamente infelice: non è percepito come l’entrata nel regno dei Cieli per chi è stato giusto. Nelle culture protestanti, invece, il cimitero e la morte sono viste in una luce differente, al punto che i cimiteri anglosassoni sono organizzati con ampi prati verdi fra una tomba e l’altra, dove spesso le famiglie dei morti soggiornano per un pomeriggio, magari per fare un pic-nic. Il cimitero acattolico di Roma è un compromesso, una terra di nessuno e di tutti, anche in questo: non si può mangiare al suo interno, in omaggio al modo in cui i cattolici vedono i luoghi destinati a custodire i morti.
How to Install LibreOffice 5.3 in Ubuntu 16.04, 14.04
http://tipsonubuntu.com/2017/01/31/install-libreoffice-5-3-ubuntu
Although LibreOffice website offers official DEB binaries, the best way to install or upgrade to LibreOffice 5.3 in Ubuntu 16.10, Ubuntu 16.04, Ubuntu 14.04, and Linux Mint 17 & 18 is using the LibreOffice Fresh PPA.
Once the PPA updated with the new packages, follow the steps below to install it:
1. Open terminal (Ctrl+Alt+T) and run command to add the PPA:
Type in your password when it prompts and hit Enter.
2. After that, launch Software Updater (Update Manager) and after checking for updates you’ll see new release of LibreOffice packages available:
Although LibreOffice website offers official DEB binaries, the best way to install or upgrade to LibreOffice 5.3 in Ubuntu 16.10, Ubuntu 16.04, Ubuntu 14.04, and Linux Mint 17 & 18 is using the LibreOffice Fresh PPA.
Once the PPA updated with the new packages, follow the steps below to install it:
1. Open terminal (Ctrl+Alt+T) and run command to add the PPA:
sudo add-apt-repository ppa:libreoffice/ppa
Type in your password when it prompts and hit Enter.
2. After that, launch Software Updater (Update Manager) and after checking for updates you’ll see new release of LibreOffice packages available:
Creare e modificare i documenti con LibreOffice Online (solo per Firefox)
Canapa. FARINA DI CANAPA: PROPRIETA’ E UTILIZZI
La
Farina di Canapa è ricavata dalla macinatura dei semi di Canapa Sativa
ed è ricca di nutrienti benefici per l’ organismo, in particolare di
fibre, sali minerali, vitamine, omega 3 e omega 6, ovvero acidi grassi
essenziali importantissimi per le loro proprietà antiossidanti e utili
per la prevenzione di disturbi vascolari e non solo.
anticoseme.it
Più nello specifico
le fibre aiutano a regolarizzare il transito intestinale e si rivelano
utilissime per contrastare o prevenire la stitichezza, mentre il buon
apporto di vitamine, specialmente di tocoferolo, e sali minerali
incrementa il valore nutrizionale della farina. La proteina della canapa
possiede anche tutti gli 8 amminoacidi essenziali, ma rivela un alto
contenuto soprattutto degli amminoacidi metionina e cisteina, di cui
la maggior parte delle farine sono prive o carenti. Inoltre un’altissima
percentuale del contenuto proteico della canapa è costituita
dall’edestina, una proteina globulare facilmente digeribile. La
digeribilità della farina di canapa è paragonabile, se non addirittura
superiore, a quella di alcuni cereali e legumi come, ad esempio, la
soia; è dunque indicata per tutte quelle persone che non digeriscono
il pane, la pasta o altri prodotti a base di grano duro o tenero. Tra le
tante proteine contenute nella farina di canapa mancano però la gliadina
e la glutenina, responsabili della formazione del glutine.
Di
conseguenza questa farina può essere perfettamente tollerata dai
celiaci o dalle persone sensibili al glutine. Inoltre la farina di
canapa ha un apporto calorico inferiore rispetto alla farina di frumento
più raffinata, in quanto l’energia viene fornita prevalentemente
delle proteine anziché dall’amido.
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